
Inesauribile Paul Magnier, Tiller e gli Alpecin battuti alla Dwars door het Hageland
Il francese della Soudal Quick-Step ha la meglio sul norvegese nell'arrivo alla Cittadella di Diest. Del Grosso terzo davanti a Hermans, Philipsen si spegne nel finale ed è nono. Wiebes vince la corsa femminile
Che siano 999 o 1001, la Soudal Quick-Step riprende subito a vincere con il suo nuovo prodigio per le classiche. Paul Magnier trionfa in una bellissima edizione della Dwars door het Hageland, spesso e volentieri la corsa più elettrizzante dell'estate belga.
Il ventunenne francese era alla prima partecipazione, ma nel finale è stato assoluto protagonista insieme a uno specialista di questa gara come Rasmus Tiller, con cui ha fiaccato Jasper Philipsen e tutta la Alpecin-Deceuninck. Sul muro finale alla Citadel di Diest poi il classe 2004 è stato incontenibile, prendendosi di forza la seconda vittoria in una settimana, dopo quella del 7 giugno alla Heistse Pijl. Dopo due settimane di Giro d'Italia, il suo Grande Giro, Magnier sembra più forte che mai.
Dwars door het Hageland 2025, la cronaca della gara
Decima edizione per la classica fiamminga, con partenza da Aarschoot e arrivo a Diest dopo 180 chilometri e un circuito ricco di settori di sterrato. Dal 2021 esiste anche una versione femminile, che inspiegabilmente però non ha avuto nessun tipo di copertura live. La vittoria è andata a Lorena Wiebes, arrivata a quota 103 successi in carriera. La campionessa europea del Team SD Worx-Protime ha battuto in volata Fleur Moors (Lidl-Trek): la classe 2005 ha iniziato la stagione su strada appena una settimana fa ed è già salita due volte sul podio, dopo aver vinto la Dwars door de Westhoek. Millie Couzens (Fenix-Deceuninck) ha completato il podio.

La corsa maschile si accende negli ultimi settanta chilometri, dopo che la fuga iniziale di Kevin Vermaerke (Team Picnic PostNL), Jelle Johannik (Unibet Tietema Rockets) e Victor Vercouillie (Team Flanders-Baloise) non era andata a buon fine. I protagonisti sono gli Alpecin-Deceuninck, che schierano una formazione di grandi specialisti per una corsa di questo tipo. Davanti ci sono Quinten Hermans, Jasper Philipsen e Timo Kielich, raggiunti anche da Tibor Del Grosso in un gruppetto di undici.
Con loro anche Luca Van Boven (Intermarché-Wanty), Paul Magnier (Soudal Quick-Step), Mike Teunissen (XDS-Astana Team), Alexis Renard (Cofidis), Alex Colman (Team Flanders Baloise), David Haverdings (Baloise Glowi Lions) e Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), vincitore nel 2021 e nel 2023. Riescono a rientrare anche Jelte Krijnsen (Team Jayco AlUla) e Hugo Hofstetter (Free Palestine), entrambi fuoriusciti dal secondo gruppo, di cui non fa più parte Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike), tagliato fuori da una caduta.
Renard, Krijnsen e Hofstetter perdono contatto dal gruppo di testa a causa di forature, una costante in una corsa con terreno così irregolare, mentre Kielich si stacca ma riesce a tornare davanti ad aiutare i compagni. Ai -40 ci sono ancora quattro Alpecin su dieci davanti, con 25" su un gruppetto inseguitore, composto da Huub Artz (Intermarché-Wanty), Tosh Van der Sande (Team Visma Lease a Bike), Milan Menten (Lotto), Erik Resell (Uno-X Mobility) e Jens Reynders (Wagner Bazin WB).
Kielich si stacca nuovamente ai -30, in uscita dal settore di Demerdijk Zichem, la gravel zone più lunga del percorso. Il belga viene riassorbito dal secondo gruppetto, di cui non fa più parte Van der Sande a causa di una foratura.
Le schermaglie in testa alla corsa iniziano all'ultimo giro, a partire dallo sterrato di Prinsenbos. Ci provano prima Del Grosso e poi Hermans, con Haverdings che gli prende la ruota ma scivola in curva, rallentando anche Magnier. Entrambi riescono a rientrare, mentre Van Boven perde tutte le chance a causa di una foratura.
Davanti si scatena Tiller, che riesce a distanziare sia Del Grosso che Hermans. Con il norvegese però ci sono Magnier e soprattutto Philipsen, che sceglie di non tirare e sperare nel rientro dei compagni. Una situazione che spazientisce non poco Tiller, costretto a chiudere un buco su Magnier dopo una discussione accesa con il belga.
La mancanza di collaborazione permette al secondo gruppetto di riavvicinarsi, e sull'ultimo passaggio sullo strappo di Grasbos ci sono poche decine di metri a dividerli. Teunissen forza per chiudere il buco, portandosi dietro Hermans e Del Grosso, che a loro volta non avevano mai collaborato, forti del compagno davanti. Philipsen però si spegne completamente, all'improvviso, perdendo le ruote di Tiller e Magnier.
I due Alpecin si trovano così a inseguire disperatamente, e Del Grosso riesce a chiudere il buco nel tratto in asfalto che precede l'ultimo ostacolo, l'arrivo alla cittadella di Diest. Anche Hermans torna davanti, ma i due compagni di squadra sono arrivati di rincorsa e sono i meno brillanti dei quattro. Ha ancora tantissimo da dare Paul Magnier, che sul tratto più duro fa la differenza e si invola verso la vittoria. Il francese si impone per la prima volta in carriera in una classica di livello 1.Pro, esprimendo tutta la sua potenza in un arrivo spettacolare.
Tiller si deve accontentare del secondo posto, salendo per la terza volta sul podio nelle ultime cinque edizioni, in cui il decimo posto è stato il peggior piazzamento. Del Grosso chiude terzo davanti a Hermans, mentre Philipsen scivola indietro fino alla nona posizione.