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Tour of the Alps 2024 - Analisi del percorso

In programma un percorso leggermente più variegato e per certi versi meno esigente: due sole tappe di alta montagna sono precedute da 3 giornate per uomini esplosivi

15.04.2024 13:17

La filosofia di fondo dell'ex Giro del Trentino è ormai chiara: 5 giornate tutte mediamente impegnative in cui mettere alla prova gli scalatori, ma senza stressarli troppo in vista dei veri obiettivi di ciascuno. Ecco che anche il Tour of the Alps 2024, che si correrà dal 15 al 19 aprile, presenta 5 frazioni di lunghezza ridotta ma infarcite di salite. Mancato di un soffio anche l'altro storico obiettivo di annullare i trasferimenti, visto che dal Tirolo si torna direttamente in Alto Adige per ripartirvi al quarto giorno. Proprio questo spostamento segna anche una specie di spartiacque nella corsa che è nettamente divisa tra 3 giornate di media montagna e le ultime due probabilmente decisive.

 

Le tappe nel dettaglio

Lunedì 15 aprile - 1a tappa: Egna - Cortina sulla Strada del Vino (133.3 km)

Altimetria 1a tappa

La prima tappa sarà subito molto esigente, anche se probabilmente non consente azioni troppo avventate e sembra suggerire che un gruppetto di big si giochi il successo. Dopo 27 km inizia la lunga salita verso Andalo, di 15.5 km al 5.3%, con un primo troncone di 7.5 km al 6.8%. Dopo il GPM la strada sale ancora per oltre 1 km poi inizia a scendere transitando da Fai della Paganella. La salita è seria, ma ben lontana dal traguardo; il punto decisivo si trova invece nel circuito finale di 26.5 km ed è la dura salita di Penone, in tutto di 4.3 km al 9.4%, ma aperta da 1 km abbondante al 14% di media. La successiva discesa di quasi 5 km che porta a Cortaccia è tecnica e termina a 12 km dal traguardo; questi ultimi sono completamente pianeggianti e potrebbero sfavorire azioni solitarie, ma in ogni caso non sono tantissimi e non dovrebbero consentire molti rientri.

 

Martedì 16 aprile - 2a tappa: Salorno - Stans (190.7 km)

Altimetria 2a tappa

È la tappa più lunga di questa edizione, ma quella forse meno impegnativa da un punto di vista altimetrico. In ogni caso nel finale offre poco respiro e non deve essere sottovalutate. I primi km tendono tutti a salire per rimontare la Valle dell'Isarco fino al Passo del Brennero (ufficialmente 13.4 km al 3.2%). A Matrei si abbandona la statale e il percorso diventa vallonata. Un primo strappo impegnativo (quasi 2 km al 7%) arriva uscendo da Aldrans; poi si scende in valle prima della dura ascesa conclusiva di Gnadenwald, 4.5 km al 7.6% con i primi 3 km al 9.2% di media, dunque una salita con pendenze importanti ma non tremenda posta a 15 km dal traguardo. È la tappa che più di tutte sembra destinata ad una volata ristretta ed è aperta ad un più ampio ventaglio di corridori.

 

Mercoledì 17 aprile - 3a tappa: Schwaz - Schwaz (124.8 km)

Altimetria 3a tappa

Tappa brevissima tutta tirolese completamente priva di veramente montagne, ma molto mosso e dal finale intensissimo. Già il primo tratto in linea di quasi 90 km è piuttosto ondulato ma sono soprattutto i due passaggi sulle salite conclusive a rendere questa frazione una giornata veramente importante in cui non ci si può nascondere nonostante il dislivello complessivo relativamente ridotto. Prima si sale il Weerberg, la più irregolare delle due, di complessivi 3.2 km al 9.9%, ma con punte fino al 20% nella parte centrale; più costante, ma comunque tostissima, è quella del Pillberg, di 3.2 km al 10.3%. Il doppio passaggio fa sì che si affrontino in successione 4 ascese brevi ma ripidissime che possono creare molta confusione: ci sono appena 7 km di pianura tra le due coppie e soltanto 1 km dal termine dell'ultima discesa al traguardo.

 

Giovedì 18 aprile - 4a tappa: Laives - Borgo Valsugana (141.3 km)

Altimetria 4a tappa

La 4a tappa è la frazione regina, probabilmente una delle più toste mai viste al Tour of the Alps per durezza delle salite e concentrazione delle stesse. Sono pianeggianti i primi 7 km poi si sale subito al Passo di San Lugano, ascesa di circa 16 km al 5.3% che creerà scompiglio fin dalla partenza. Dopo la discesa a Molina di Fiemme si percorre un tratto più semplice (ma comunque non pianeggiante fino a Sover dove inizia la rampa di Sveseri (circa 3 km al 9%) preludio alla vera e propria salita del Passo del Redebus (circa 4.5 km al 9% con punte fino al 15%). Al termine della discesa di 15 km la strada torna subito a salire e in breve tempo inizia anche ufficialmente la prima ascesa a Vetriolo, fermandosi al valico di Compet (stesso versante del Giro d'Italia 2022) dopo 10.2 km all'8.3%. La discesa però non viene portata a termine e prima di giungere di Levico si svolta a sinistra per risalire tramite la strada vecchia fino a Vetriolo Terme con 9.4 all'8.7%, gli ultimi 2.5 km sono però di falsopiano, mentre i primi 4 km hanno una media dell'11.5%. È sicuramente la salita più dura di questi 5 giorni e termina a 37 km dal traguardo, non pochi ma non sufficienti a rendere questa salita troppo distante, anche perché la discesa è lunga quasi 15 km. Se ancora ci fossero delle carte da giocare questo avverrà poco più avanti: dopo soli 6 km di fondovalle (ondulato) la strada inizia a salire prima verso Roncegno, poi in modo più sensibile fino a Col San Marco (4.5 km al 7.6%) che si supera a soli 9 km dal traguardo, quasi tutti in discesa.

 

Venerdì 19 aprile - 5a tappa: Levico Terme - Levico Terme (118.6 km)

Altimetria 5a tappa

L'ultima tappa sarà anche la più breve. Tuttavia, pur essendo molto più semplice della precedente, torna in montagna con una doppia ascesa ravvicinata a Palù del Fersina a ridosso del traguardo dove si può tentare un ultimo assalto per il successo finale. I primi km si svolgono su un circuito intorno ai laghi di Caldonazzo e Levico, con la facile asperità della Sella di Vignola (circa 2 km al 4.5%) da ripetere due volte. Al secondo passaggio da Pergine Valsugana inizia la prima ascesa a Palù del Fersina di 12.5 km al 6.2%: sono duri soprattutto i primi 4 km al 7.8%. Dopo 12 km di discesa si risale senza soluzione di quantità per poi tornare a valle. A Zivignago si taglia subito per la Sella di Vignola (stavolta solo 600 metri di salita), poi - dopo una breve discesa - inizia l'ultimo strappo verso Tenna, circa 2 km con una media intorno al 7%, ma punte fino al 15%; lo scollinamento avviene ad appena 5.6 km dal traguardo.

Sono ufficiali le sedi di tappa del Tour de Romandie 2024
Ricordando Michele, sabato a Genova una mattinata con la Fondazione Scarponi
Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.