L'attacco di Richard Carapaz sul San Valentino ©EF Pro Cycling
Giro d'Italia

Carapaz sconvolge il Giro d'Italia: "Ho lavorato molto per tornare qui"

Il capitano della EF guadagna su tutti i rivali: "Ci proveremo fino a Roma". Ottimo Pellizzari: "Ho tirato fuori la rabbia." Del Toro resta in Rosa: "Giornata buona ma non sufficiente, sapevamo delle difficoltà di Ayuso"

27.05.2025 17:49

Le dichiarazioni dei protagonisti dopo la sedicesima tappa del Giro d'Italia, il primo arrivo in salita e la prima giornata di alta montagna della terza settimana. A vincere è stato Christian Scaroni, arrivato in coppia con il compagno di squadra Lorenzo Fortunato per la prima vittoria italiana e della XDS-Astana in questa edizione. Per la prima volta dal 2016 ci sono tre italiani ai primi tre posti di un ordine d'arrivo di tappa, con un ottimo Giulio Pellizzari alle loro spalle.

Il giovane scalatore della Red Bull-BORA-hansgrohe è riuscito a staccare nel finale Richard Carapaz, che ha comunque guadagnato su tutti i rivali diretti per la maglia rosa, rimasta comunque sulle spalle di Isaac Del Toro.

Richard Carapaz: “Abbiamo dimostrato di essere forti”

“Sapevo che sarebbe stata una tappa chiave, ho lavorato molto per questo e oggi ho dimostrato perché ho faticato per tornare ad essere qui ancora una volta. Negli ultimi anni non ho avuto salute e fortuna per essere a questo livello, anche oggi sono caduto. La motivazione è stata questa, rialzarsi dopo ogni caduta e riprovarci ogni volta, siamo qui per dare battaglia e non ci arrenderemo. Oggi abbiamo dimostrato di essere più forti e vogliamo provarci fino a Roma.”

Christian Scaroni: “Il nostro segreto è il gruppo”

“Credo di non aver ancora realizzato, l'ho sognato tante volte e pertanto mi sembra ancora di vivere nel sogno, specialmente per come è arrivata. Non succede tutti i giorni di celebrare una vittoria arrivando in due della stessa squadra: con Fortunato ne avevamo parlato, lui avrebbe consolidato la maglia e mi avrebbe lasciato la tappa. All'ultimo chilometro ero morto, gambe zero, ma per fortuna avevamo un discreto vantaggio sul terzo e lui è stato un uomo di parola. Questa vittoria è per tutta la squadra. Il problema alle Strade Bianche non ci voleva, ho perso tantissimo tempo nel preparare il Giro d'Italia, infatti ci sono entrato senza una grandissima condizione. Negli ultimi cinque giorni, dalla tappa di Vicenza, ho iniziato a ritrovare le sensazioni che avevo nei primissimi mesi di stagione. Il segreto di questa squadra è il gruppo, essendo tanti italiani abbiamo creato un gruppo stupendo, oggi lo abbiamo dimostrato.”

 Giulio Pellizzari: “Dispiace per Primož, ora cambiamo mentalità”

“Era un po' di tempo che aspettavo questo momento, ho tirato fuori tutta la rabbia che ho accumulato negli ultimi giorni. Mi dispiace che Primož sia andato a casa, spero di riuscire a vederlo dopo la tappa. Continuiamo il Giro, cambiamo mentalità con tutta la squadra e vediamo cosa succede nei prossimi giorni. Domani penso che sia una tappa più adatta alla fuga, ma andare in fuga in partenza non servirebbe a niente. Vediamo le ultime due tappe, che mi piacciono molto.”

Isaac Del Toro: “Ayuso non aveva buone sensazioni, io ho fatto il meglio”

“Oggi è stata veramente dura, ma non mi aspettavo niente di meno. Ho avuto una buona giornata ma non sufficiente per rimanere con quelli davanti. La squadra è stata sempre con me e mi hanno dato la loro esperienza per evitare errori. Con le gambe che avevo oggi ho fatto il meglio, sempre si può fare di più ma oggi sono contento, vediamo i prossimi giorni. Oggi Juan non ha avuto buone sensazioni dall'inizio della tappa, lo sapevamo già prima che avesse difficoltà, volevamo aspettare e vedere come andava il suo corpo, ma è stata una brutta giornata per lui. Lo conosciamo bene, tornerà come lo abbiamo visto prima o anche meglio, tutti abbiamo giorni difficili. Domani ci aspettiamo altri attacchi e vogliamo fare una buona tappa, se la gamba sarà migliore sarò davanti.”

Egan Bernal: “Continuo a crederci”

“La generale è cambiata abbastanza con una sola giornata di alta montagna, e ne rimangono altre tre. Domani c'è il Mortirolo, dopodomani una tappa in cui comunque non ci si può riposare e poi rimangono due giorni durissimi. Continuo a crederci, l'idea è continuare ad attaccare e a provarci. Non mi sono mai arreso in cinque anni, non lo farò ora in un giorno.

Egan Bernal è salito al sesto posto in classifica ©INEOS Grenadiers
Egan Bernal è salito al sesto posto in classifica ©INEOS Grenadiers

Pello Bilbao: “Ho avuto problemi muscolari, Caruso e Tiberi solidi”

“Un peccato, a volte quando hai le gambe non arriva l'occasione, e quando ho avuto l'opportunità d'oro di vincere una tappa non ho avuto le gambe. Ho avuto problemi muscolari, già sulla penultima salita ho sofferto molto e non riuscivo a pedalare bene con la gamba destra. Ho avvisato l'ammiraglia che non ero in condizione per giocarmi la tappa, mi hanno comunque spronato e ci ho provato, ma non si poteva fare di più. In qualche modo Caruso e Tiberi si sono salvati, è stata una delle tappe più importanti finora e probabilmente quella che ha fatto più differenze in classifica. Li ho visti abbastanza solidi, spero si siano salvati.”

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