
Bisous, Leo Bisiaux: prima vittoria da pro alla Vuelta a Burgos
Il corridore della Decathlon ha beffato Ciccone, Pellizzari, Del Toro e Fortunato con un contropiede perfetto nell'ultimo chilometro. Si rivede Landa, all'attacco nel corso della tappa. Male Bernal e Hindley
Con un contropiede da manuale Leo Bisiaux conquista la terza tappa della Vuelta a Burgos 2025. Il francese ha aspettato il momento buono e, nell'ultimo chilometro, ha sferrato l'attacco decisivo. Una volta che Ciccone e Del Toro hanno rallentato per preparare la volata, Bisiaux ne ha approfittato infilando i due favoriti. Buona gamba e buon secondo posto comunque per l'abruzzese nonostante la caduta della prima tappa, terzo Pellizzari. Nei primi dieci altri due italiani: Fortunato, quinto e in grado di restare con i migliori in salita, e Aleotti, sesto e vincitore della volata del secondo gruppo. Male invece Bernal e Hindley.
Vuelta a Burgos 2025, la cronaca della terza tappa
Dopo la volata vinta da Moschetti ieri, la terza tappa della Vuelta a Burgos 2025 è terreno di caccia per gli uomini di classifica. I 184 km che separano il Monastero di San Pedro de Cardeña e Valpuesta sono infatti ricchi di difficoltà altimetriche. Dopo un avvio tutto sommato poco impegnativo, ai -120 la prima asperità di giornata: l’Alto de Barcina, terza categoria di 7.1 km al 3.5%. Nuovamente una fase interlocutoria prima di arrivare alle ultime salite. Ai -65 ecco il Puerto d’Ozeka (2.7 km all’8.6%). Subito dopo sarà la volta dell’Alto de Las Campas, non particolarmente duro nei primi tre chilometri ma con gli ultimi mille metri al 7.5%. Infine la salita che deciderà le sorti della corsa: il Puerto de Orduña (8.1 km al 7.4%). Dopo lo scollinamento, sono 20 i chilometri che i corridori dovranno percorrere per raggiungere l’arrivo di Valpuesta.

Il terreno vallonato spinge tante squadre a voler piazzare una pedina in fuga. Alla fine, in seguito a una serie di attacchi e contrattacchi, ce la fanno in sei, dopo 40 chilometri di corsa. Si tratta di Mario Silva (Illes Balears Arabay), Iker Mintegi (Euskaltel-Euskadi), Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma), Gorka Sorarrain (Caja Rural-Seguros RGA) e Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale). In un secondo momento, qualche chilometro più tardi, si aggiunge anche Daniel Cavia (Burgos Burpellet BH). Il primo GPM, il terza categoria di Alto de Barcina, vede Sorarrain transitare per primo davanti a Cavia, Aznar e Mintegi. Il vantaggio intanto è salito oltre i 5’.
Ai piedi della seconda salita, il Puerto d’Ozeka, il vantaggio della fuga è di circa 3’, con il gruppo che tiene nel mirino i battistrada. A lavorare sono le squadre dei favoriti, in particolar modo la UAE Emirates-XRG di Isaac del Toro. Il messicano ha lasciato sul piatto qualche secondo a causa di una caduta nella prima tappa e da oggi dovrà correre in attacco per recuperare il terreno perso. Già a questo punto i velocisti perdono le ruote del gruppo: si staccano Giovanni Lonardi (Team Polti VisitMalta) e Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling). Nel gruppo di testa l’andatura aumenta grazie al lavoro di Aznar. Il corridore dell’Equipo Kern Pharma si avvantaggia con Sorarrain e De Pestel. Aznar paga lo sforzo e si stacca nei pressi dello scollinamento, con Sorarrain che conquista altri punti preziosi per la classifica scalatori. Il vantaggio della fuga è di 2’30”.

Nei chilometri che separano il Puerto d’Ozeka e l’Alto de Las Campas De Pestel e Sorarrain mantengono il vantaggio ottenuto, mentre Silva, Mintegi, Aznar e Cavia si rialzano aspettando il gruppo. Una volta che la strada ricomincia a salire il peloton alza il ritmo, guidato dalla Lidl-Trek e dalla EF Education EasyPost. A 35.9 chilometri dalla fine attacca a sorpresa Mikel Landa (Soudal Quick-Step). Il basco guadagna qualche metro sugli altri uomini di classifica. Paga dazio invece Nairo Quintana (Movistar Team), mentre la UAE Emirates-XRG cerca di rientrare sul basco. Davanti Sorarrain fa tre su tre e conquista altri punti per la classifica scalatori. Il gruppo transita al GPM con un ritardo di 20” su Landa e 1’30” sui primi.
La discesa che porta alle pendici del Puerto de Orduña è breve ma molto tecnica. Landa la affronta con decisione e guadagna sul duo di testa. Tuttavia, il capitano della Soudal Quick-Step non riesce a resistere a lungo in avanscoperta, con il gruppo che annulla il suo attacco a 5.8 km dalla vetta dell’ultima salita. A 27.7 km dal traguardo De Pestel stacca Sorarrain e resta da solo al comando della tappa. Nel frattempo il gruppo si assottiglia sotto l’andatura della Lidl-Trek di Giulio Ciccone. Landa stesso, affaticato dal precedente attacco, perde terreno.

Il ritmo è troppo alto anche per Jordan Labrosse (Decathlon AG2R La Mondiale), maglia bianca e secondo in classifica generale. Il francese si stacca quando mancano 4.8 km alla fine della salita e 26.8 al traguardo. Anche la maglia viola, Roger Adrià (Red Bull-BORA-Hansgrohe), va in difficoltà: il catalano cede a 4.0 km dal GPM e 26 dall’arrivo.
A 25.8 km dalla fine attacca Giulio Ciccone, seguito da Giulio Pellizzari (Red Bull-BORA-Hansgorhe) e Leo Bisiaux (Decathlon AG2R La Mondiale). Pellizzari dopo poche decine di metri al ritmo di Bisiaux è costretto a tirare i remi in barca. Nel frattempo il francese rientra su De Pestel. Il belga usa le ultime energie a disposizione per aiutare il compagno di squadra e capitano. A 25.0 km dal termine finisce l’azione di De Pestel, con Bisiaux e Ciccone che restano in due. Alle loro spalle Del Toro trova la collaborazione del solo Johannes Kulset (Uno-X Mobility), mentre si è già staccato Jai Hindley (Red Bull-BORA-Hansgrohe).

Lorenzo Fortunato (XDS-Astana) sfrutta un rallentamento di Del Toro e Kulset, attacca e rientra su Ciccone e Bisiaux ai -23.5. Più indietro c’è Pellizzari, mentre Del Toro è a una decina di secondi nel gruppo con Andrew August (INEOS Grenadiers) e Kulset. Staccati di un’altra decina di secondi Peter Øxenberg e Egan Bernal (INEOS Grenadiers), José Felix Parrà (Equipo Kern Pharma) e Torstein Træn (Bahrain Victorious).
Dopo lo scollinamento Pellizzari rientra sulla testa della corsa, mentre Del Toro stacca Kulset e August per provare a raggiungere i quattro al comando in discesa. Missione compiuta quando mancano 20 chilometri di gara. August e Kulset si trovano a circa 20” dai cinque di testa a 17.4 km dalla fine. A meno di sorprese saranno Del Toro, Pellizzari, Ciccone, Bisiaux e Fortunato a giocarsi la vittoria di tappa. Alle loro spalle August e Kulset vengono ripresi da un gruppo numeroso di corridori che avevano perso terreno in salita: tra loro c’è anche Bernal. Il distacco è di 42” ai -13.

I cinque al comando trovano l’accordo per collaborare, mentre nel gruppo inseguitore Giovanni Aleotti (Red Bull-BORA-Hansgrohe) cerca di rompere il più possibile i cambi per avvantaggiare Pellizzari. A cinque chilometri dalla fine il distacco è di 35”. Da dietro prova a partire Andrew August, con Aleotti che prende immediatamente la sua ruota. Gli ultimi mille metri si aprono con Fortunato al comando, mentre Pellizzari e Ciccone cercano di saltare qualche cambio per risparmiare energie in vista dello sprint. Il rallentamento favorisce i corridori all’inseguimento, che recuperano 10” in un amen. Del Toro si riporta quindi al comando per evitare il rientro da dietro. Quando il messicano si sposta dalla testa del gruppetto Ciccone non rileva il testimone e Bisiaux parte in contropiede. Il francese con una mossa tatticamente impeccabile e una grande gamba guadagna qualche secondo a 500 metri dalla fine e meritatamente vince per la prima volta in carriera. Ciccone, beffato, è secondo. Terzo invece Pellizzari, davanti a Del Toro e Fortunato. Aleotti vince la volata dei battuti e fa sesto.
Bisiaux è anche il nuovo leader della classifica generale, scalzando Adrià, in difficoltà oggi. Il francese guida inoltre la classifica a punti e la classifica riservata ai giovani. Il suo vantaggio in classifica generale è di 22" su Pellizzari e di 26" su Del Toro e Fortunato.