Davide Formolo via IG
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"Sembrava niente…" Formolo k.o. per 6 settimane per una tazza di tè

Un banale incidente domestico costa caro a Davide Formolo: un taglio causato da una tazza di tè gli ha provocato un infortunio al tendine. Rientro tra un mese e mezzo

Abbiamo scritto a volontà sulla necessità di aumentare la sicurezza per i corridori nelle corse, necessità tanto impellente quanto quella di proteggere i ciclisti ad ogni livello quando sia allenano su strada, che siano professionisti, amatori o che utilizzino la bici come mezzo di trasporto. Tuttavia può capitare che non siano i rischi della strada a minare l'incolumità dei ciclisti, ma quelli che possono trovarsi tra le mura domestiche: di solito i pericoli che producono sono molto minori (ma anche lì può accadere il tragico, come accadde al povero Xavier Tondo) eppure basta poco per compromettere settimane di preparazione. Katie Archibald per un'improvvida scivolata in casa propria dovette saltare le Olimpiadi di Parigi lo scorso anno; oggi però la iella si è occupata di Davide Formolo, che dovrà rimanere ai box per circa sei settimane dopo un curioso incidente domestico: una tazza di tè caduta sul piede.

"All’inizio non sembrava nulla, ma poi…"

A raccontare l’episodio è stato lo stesso corridore della Movistar, che su Instagram ha spiegato come tutto sia iniziato da un taglio apparentemente insignificante. “La vita è strana. Fai 30.000 chilometri all’anno con camion che ti sfiorano il manubrio di due centimetri, ti butti giù da discese umide che non conosci come un kamikaze… poi ti cade una tazza di tè sul piede e nasce questo piccolo taglio, ha scritto. All’inizio non sembrava nulla, ma poi ho visto che non riuscivo a sollevare l’alluce: quindi niente da fare, sei settimane fermo.

La storia IG con cui Davide Formolo ha comunicato il suo stop
La storia IG con cui Davide Formolo ha comunicato il suo stop

Il problema, diventato più serio col passare delle ore, riguarda un tendine, motivo per cui Formolo dovrà interrompere sia gli allenamenti in bici sia la preparazione su strada. Una tegola che arriva mentre la Movistar sta per iniziare il consueto training camp in Spagna.

Una stagione incolore

Il 2025 dell’italiano era già stato complicato: 60 giorni di corsa, un 14° posto alla Strade Bianche, il Giro d’Italia completato e qualche piazzamento tra le semi-classiche di inizio stagione e quelle autunnali (quattro top ten in tutto), senza però ritrovare il livello dei suoi anni migliori con BORA-hansgrohe e UAE Emirates. Per il trentatreenne veronese, che ha terminato il secondo dei suoi tre anni di contratto in Movistar, il trend non sembra particolarmente positivo, e la sua presenza in corsa è stata spesso trasparente, rispetto a come ci aveva abituati in anni passati.

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