
Tour de l'Ain, un Prodhomme sul traguardo di Lélex: 5° successo in stagione per Nicolas
Il franco-britannico Tom Donnenwirth aveva conquistato il suo primo successo da professionista nella tappa inaugurale
La ricchissima settimana di ciclismo in Europa propone anche la 37ª edizione del Tour de l'Ain. Dopo il successo di Tom Donnenwirth all'esordio, la breve corsa a tappe francese è proseguita nel segno dei padroni di casa: Nicolas Prodhomme riprende confidenza con la vittoria a Lélex, regolando facilmente Cian Uijtdebroeks, con il quale era scattato sul Col de Menthières. Il 27enne francese è anche il nuovo leader della corsa.
Donnenwirth si sblocca al Tour de l'Ain
Come di consueto, la frazione inaugurale del Tour de l'Ain è la meno dura del trittico: i 163 km da Felleins a Lagnieu scorrono senza troppe pretese, anche se il Col de Portes (2ª categoria, 14,5 km al 5,4% medio) potrebbe complicare i piani di quei corridori particolarmente adatti alle volate ristrette. Tuttavia, i 26 chilometri che mancano dal traguardo concederanno ai ritardatari l'opportunità di rientrare.
Subito dopo il via, si avvantaggiano tre corridori: il belga Kenny Molly (Van Rysel Roubaix), l'eritreo Yoel Habteab (Bike Aid) e il tedesco Julian Borresch, in corsa sotto le insegne della Nazionale Under-23. Il terzetto di testa accumula un vantaggio massimo di 2'30" circa sul gruppo, pilotato a turno da TotalEnergies e Visma-Lease a Bike, che accelereranno il passo in vista del Portes, chiudendo sulla fuga ai -34 dall'arrivo.
Il ritmo imposto dall'olandese Wilco Kelderman (Visma-Lease a Bike) prepara il terreno all'attacco del belga Cian Uijtdebroeks (Visma), su cui si riportano il britannico Ben Tulett (Visma) e il francese Nicholas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale). I gialloneri provano a turno a staccare Prodhomme, ma senza successo. Pur avendo scollinato con circa mezzo minuto di margine sui primi inseguitori, i tre di testa proseguiranno senza troppa convinzione fino ai -16 da Lagnieu.
L'assalto generoso ma vano del tedesco Oliver Mattheis (Bike Aid), all'attacco per una decina di chilometri prima di arrendersi al ritorno del gruppo ai -2, è l'unico diversivo in vista dell'annunciato sprint per pochi eletti. La Groupama-FDJ prende il comando delle operazioni negli ultimi 1000 metri: il treno formato dai francesi Clément Braz Afonso (Groupama-FDJ) e David Gaudu (Groupama) e dall'italiano Lorenzo Germani (Groupama) scorta fino ai 200 metri il franco-britannico Tom Donnenwirth (Groupama). Alle loro spalle, l'italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale) cerca inutilmente di farsi spazio tra le maglie dei Groupama, che scortano Donnenwirth fino al suo primo successo in massima serie davanti a Gaudu, Vendrame, Germani e al belga Steff Cras (TotalEnergies).

Il 27enne originario dell'Alvernia è anche il primo leader della corsa con lo stesso tempo di Gaudu, Vendrame e degli altri 26 corridori che facevano parte del primo gruppo.
La cronaca della 2ª tappa del Tour de l'Ain
La tre giorni nella regione dell'Ain prosegue con il primo test in quota: i 153,1 km da Saint-Vulbas a Lélex/Mont-Jura si sviluppano quasi per intero sul massiccio del Giura. Dopo un breve tratto pianeggiante, la carovana affronta in successione la Côte d'Ambronay (3ª categoria, poco meno di 5 km al 5,3% medio) e il Col de Montgriffon, un GPM di 2ª categoria che misura 8,3 km (pendenza media intorno al 5% con un tratto al 7%). La strada continua a salire costantemente per una trentina di chilometri finché non si affronta una discesa che anticipa le ultime due salite di giornata: la Côte de Giron (2ª categoria, 8 km che salgono al 5,9%) e il temuto Col de Menthières, un 1ª categoria di 9,1 km che salgono costantemente al 7% nella prima parte. Doppiato l'ultimo GPM, mancheranno 22,2 km al traguardo, il cui profilo ricalca il copione della tappa.
La fuga decolla poco dopo la partenza: ne fanno parte il francese Thomas Champion (St. Michel-Preference Home-Auber93), il finlandese Jaakko Hänninen (Nice Métropole-Côte d'Azur), l'italiano Gianluca Brambilla (Q36.5), il monegasco Antoine Berlin (Bike Aid) e lo spagnolo Sergio Samitier (Cofidis). Il quintetto accumula un vantaggio massimo di circa 3' sul gruppo, pilotato come il giorno prima dai Visma-Lease a Bike.
Il quintetto di testa viaggia compatto fino alle prime rampe del Giron, dove si staccano in successione Berlin, Hänninen e Champion. Anche alle spalle dei primi, la situazione è piuttosto movimentata: se la resa di Donnenwirth - oltretutto vittima di una caduta in discesa - era annunciata, pochi avrebbero potuto scommettere sul rovescio di Gaudu, anch'egli vittima del passo sostenuto dei Visma. Che hanno nel frattempo ridotto il margine su Brambilla e Samitier, cui restano 1'30" sulle prime rampe del Menthières.
Così com'era accaduto il giorno prima, Kelderman scandisce il passo per metà salita prima di lasciare il testimone al suo capitano, Cian Uijtdebroeks, che entrerà in azione ai -26 dal traguardo in compagnia di Prodhomme. Il belga e il francese semineranno il primo gruppo inseguitore - formato in un primo tempo dal francese Geoffrey Bouchard (Decathlon), dall'irlandese Jamie Meehan (Cofidis), dall'olandese Tijmen Graat (Visma) e da Tulett - per poi raggiungere e staccare sul tratto più duro Brambilla, l'ultimo dei superstiti della fuga.
La partita per la vittoria e la maglia gialla sarà dunque tra Prodhomme e Uijtdebroeks, che scollineranno con un margine superiore al minuto su chi rincorre. La collaborazione tra i due battistrada prosegue senza cedimenti fino all'ingresso a Lélex, dove il vantaggio è ormai prossimo ai 2'. Il capitano della Visma prova a scongiurare la volata a due con uno scatto effimero ai -4. Prodhomme non si scompone e, pur continuando a collaborare, si risparmia per il finale. Sprint senza storia: il francese attende gli ultimi 200 metri per distanziare il belga, conquistando così il suo 5° successo dell'anno e della carriera. 3° posto per Meehan (a 53") davanti a Tulett e al francese Louis Rouland (Arkéa-B&B Hotels). 8° Brambilla - con lo stesso tempo dell'irlandese - 10° Vendrame, a 2'03" da Prodhomme.
Il nuovo leader della corsa si presenterà al via dell'ultima tappa con 2" di scarto su Uijtdebroeks e 53" sugli uomini che facevano parte del primo gruppo inseguitore.
L'epilogo a Belley
Il 37° Tour de l'Ain si concluderà venerdì con la Plateau d'Hauteville-Belley. Non inganni il modesto chilometraggio (appena 130 km): dopo le scalate al Col de Richemond (3ª categoria, 6 km al 5,1% medio) e al Col de la Biche (1ª categoria, poco più di 6 km con una pendenza media del 9%, particolarmente esigenti nella prima parte, in cui si sale costantemente in doppia cifra), la carovana si arrampicherà sul gigante della corsa, il Col du Grand Colombier (hors categorie, 15,3 km al 7,9% con punte al 12%). Più discesa che pianura negli ultimi 41 chilometri di corsa, ma la strada ricomincia a salire proprio in vista dell'arrivo.
Diretta su Discovery+ e su Eurosport 1 - per gli abbonati a DAZN, Prime Video Channels e TIMVision - a partire dalle 16.30, in coda al Giro di Polonia.