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Ecco le date della Coppa del Mondo di ciclismo su pista: svelati i calendari 2026-2028

L’UCI rilancia la Coppa del Mondo di ciclismo su pista: tre tappe per ogni edizione tra 2026 e 2028, con sedi in Australia, Asia, Europa e Canada

Dopo anni di incertezze e di ridimensionamenti, la Coppa del Mondo di ciclismo su pista è pronta a tornare protagonista del calendario internazionale. L’Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha infatti annunciato i calendari delle edizioni 2026, 2027 e 2028 della UCI Track World Cup, che prenderà ufficialmente il posto della Nations Cup. Si tratta di un passaggio importante, pensato per dare nuovo slancio a una competizione che negli ultimi anni aveva vissuto momenti di forte difficoltà, arrivando nel 2025 a disputare una sola tappa, quella di Konya, in Turchia.

Il quartetto azzurro maschile in azione alla Nations Cup di Konya ©Niccolò Galli via IG
Il quartetto azzurro maschile in azione alla Nations Cup di Konya ©Niccolò Galli via IG

Tre prove nelle tre prossime edizione

La nuova formula prevede tre prove per ciascuna edizione, distribuite su più continenti e, nelle intenzioni, con una programmazione in grado di bilanciare le esigenze degli specialisti della pista e quelle dei polivalenti, spesso divisi tra attività su strada e appuntamenti olimpici. La Coppa del Mondo comprenderà tutte le discipline olimpiche, a cui si aggiungerà la popolarissima “eliminazione”, introdotta di recente con successo nei Mondiali e già capace di conquistare il pubblico.

Il calendario del 2026 si aprirà dal 6 all’8 marzo a Perth, in Australia, per poi spostarsi a Hong Kong dal 17 al 19 aprile e chiudersi subito dopo, dal 24 al 26 aprile, a Nilai in Malesia. Nel 2027 il debutto toccherà invece a Milton, in Canada (2-4 aprile), a cui seguiranno Hong Kong (23-25 aprile) e una terza tappa in Cina, ancora da definire, dal 30 aprile al 2 maggio. Nel 2028, anno olimpico a Los Angeles, la Coppa del Mondo avrà un ruolo chiave nella preparazione delle nazionali: si partirà dal 4 al 6 febbraio in Australia (sede da confermare), quindi appuntamento a Saint-Quentin-en-Yvelines in Francia (10-12 marzo) e poi il gran finale in Cina (7-9 aprile).

Copertura televisiva e streaming garantita

Un altro aspetto rilevante riguarda la copertura mediatica: grazie all’accordo con Warner Bros. Discovery Sports, le tappe della Coppa del Mondo godranno di una visibilità molto più ampia rispetto alla Nations Cup, che nelle ultime stagioni era stata trasmessa spesso solo in differita o in sintesi. Oltre alla diffusione televisiva, sarà garantita la diretta streaming sul canale YouTube dell’UCI, salvo restrizioni geografiche, e la copertura sui social ufficiali.

Il ritorno della Coppa del Mondo rappresenta dunque un banco di prova fondamentale per l’UCI. Da un lato, c’è la volontà di restituire prestigio a una manifestazione che in passato aveva contribuito a far conoscere la pista a un pubblico più vasto; dall’altro, resta la sfida di inserirla in un calendario internazionale già affollato, senza sovrapposizioni penalizzanti con l’attività su strada.

L’edizione 2026, con tre tappe concentrate in due mesi, sarà un test cruciale per misurare l’appeal della nuova formula, l’interesse delle federazioni e la risposta del pubblico. Se il rilancio avrà successo, la Coppa del Mondo potrebbe davvero tornare a essere una vetrina importante per la pista in vista delle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

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