Tappa e maglia per Søren Wærenskjold a Sharaan ©AlUla Tour
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Wærenskjold colpisce ancora ed è il nuovo leader dell'AlUla Tour

Tappa e maglia per il norvegese in una volata in salita a Shaaran, nella stessa corsa dove aveva vinto per la prima volta l'anno scorso. Latour ripreso nel finale, Mulubrhan ed Eekhoff battuti

31.01.2024 13:52

Domani sarà un anno esatto dalla prima vittoria da professionista di Søren Wærenskjold, che ha deciso di festeggiare con un giorno di anticipo con il settimo successo della carriera, anche questa volta all'AlUla Tour, nell'arrivo alla riserva naturale di Sharaan.

Il norvegese classe 2000 ha già fatto vedere in più occasioni di essere uno dei motori più promettenti del mondo, sia per le cronometro che le corse in linea da velocisti resistenti o da finisseur potenti, con un grande potenziale anche per le classiche. Ma tra le altre cose, il corridore della Uno-X Mobility sta mostrando una certa inclinazione verso le corse nel deserto, e in particolare per questi arrivi in leggera salita che tagliano fuori dalla contesa i velocisti puri.

Nulla di fatto nei ventagli

Nella fuga iniziale di cinque ci sono Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), Unai Zubeldia (Euskaltel-Euskadi), Yuma Koishi (JCL Team Ukyo), Arttasson Pansaard (Roojai Online Insurance) e Ali Al Shaikhamed per la nazionale locale. Un tentativo che non resiste per molto tempo, perché il pericolo ventagli diventa reale già nella prima metà di corsa. A 120 dall'arrivo il gruppo si rompe in più tronconi, con la maglia verde del leader Casper van Uden che rimane nella prima parte del plotone, insieme al favorito Simon Yates.

I ventagli nella prima metà di tappa ©AlUla Tour

Dalle poche immagini di questa fase si riesce a vedere che tra i nomi più importanti che si sono inizialmente fatti cogliere di sorpresa c'è anche Rafał Majka (UAE Team Emirates, dorsale 11), mentre anche Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility, maglia bianca), probabilmente il favorito di giornata, si deve impegnare per chiudere il buco, mentre davanti Soudal Quick-Step, Team dsm-firmenich PostNL e Jayco AlUla cercano di insistere per qualche chilometro.

Dopo una ventina di chilometri i due gruppi si ricompattano, e dunque il primo impatto con il vento nel deserto si risolve in un nulla di fatto. Le principali squadre rimangono a controllare, ma senza più calcare la mano, non essendoci più le condizioni per aprire un altro ventaglio. 

Nel frattempo si era sganciata un'altra fuga a cinque, con Enekoitz Azparren (Euskaltel Euskadi), Andreas Miltiadis (Terengganu Cycling Team), Polychronis Tzortzakis
Tegsh-bayar Batsaikhan (Roojai Online Insurance) e Atsushi Oka (JCL Team Ukyo), ma nemmeno loro andranno troppo lontano. Nel frattempo Davide Formolo, capitano designato della Movistar per la classifica generale, perde parecchio tempo per una foratura ma riesce a rientrare con l'aiuto dei compagni, mentre in gruppo ormai si attende solo il finale.

Latour ci prova, la Uno-X lo stoppa

Le pendenze della salita a Sharaan sulla carta non inviterebbero a pensare a una grandissima selezione, ma il ritmo imposto dagli uomini del Team Cofidis in favore di Bryan Coquard taglia quasi subito fuori tutti i velocisti più pesanti, con Dylan Groenewegen che alza bandiera bianca a poco più di tre chilometri dal traguardo, come già avevano fatto anche Arvid De Kleijn e Gleb Syritsa.

Ai -2.5, sfruttando un attimo di rallentamento, Majka prova a tirare il collo a tutti in visti del tratto più duro della salita. Alla mossa del polacco fanno seguito gli allunghi di Matteo Sobrero, Carlos Canal e Finn Fisher-Black, ma solo a milleseicento metri dal traguardo Pierre Latour riesce a fare la differenza e andarsene da solo.

Il francese della TotalEnergies prosegue fin dentro l'ultimo chilometro, che spiana leggermente, e per un attimo sembra essere in grado di portare a termine l'azione. Nel finale però la Uno-X si porta davanti con due uomini a tirare la volta di Søren Wærenskjold, mentre Nils Eekhoff prova a pilotare Van Uden per il Team Dsm.

Latour viene ripreso nel pieno di una volata senza storia, con il norvegese che si impone nettamente su un arrivo molto simile a quello dove aveva ottenuto la sua prima vittoria lo scorso anno. Alle sue spalle si piazzano Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team) e lo stesso Eekhoff, con Van Uden solo quinto e costretto a cedere la maglia a Wærenskjold per la somma dei piazzamenti. Il migliore italiano è Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team), undicesimo davanti a Sobrero.

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