
4 Jours de Dunkerque, Stewart tira la volata a... Zingle
Il francese della Visma-Lease a Bike batte Lund Andresen ad Amiens
Axel e Jake: una coppia perfetta per un telefilm degli anni Settanta, in stile Starsky and Hutch. Questa volta, però, la coppia è nata per un piccolo, grande malinteso: il primo è un emergente corridore francese che corre sotto le insegne della Visma-Lease a Bike; il secondo, invece, è l'ultimo uomo a disposizione di Pascal Ackermann e degli altri velocisti di casa Free Palestine. Non era scritto nel copione che Stewart tirasse la volata a Zingle. E invece, il roccioso britannico ha vestito i panni del pesce pilota per l'ex Cofidis, che ha sfruttato il lavoro del rivale per vincere allo sprint la tappa inaugurale della 4 Jours de Dunkerque, classico appuntamento di mezza primavera che si sovrappone alle prime tappe del Giro d'Italia. Zingle ha preceduto sul traguardo di Amiens il danese Lund Andresen e il norvegese Fredheim, vestendo anche la prima maglia gialla di leader.
La cronaca della 1ª tappa della Quattro Giorni di Dunkerque
La 69ª edizione della 4 Jours de Dunkerque-Grand Prix des Hauts de France si apre con l'intrigante Sainte-Chaterine-Amiens: 177,3 km ondulati ma non per questo ostili ai velocisti di professione. Il menu prevede in apertura il GPM di Mont Saint-Eloi (1200 metri al 4,5% medio), seguito da altre quattro salite, tutte concentrate nella parte centrale della corsa: Ligny-sur-Canche, altri 1200 metri al 5,3%; Boubers-sur-Canche, poco più di un chilometro appena sopra il 5%; Monchel-sur-Canche (1400 metri con una pendenza media del 5,4%) e Auxy-le-Château, 1 km che sale al 4,7%. Doppiata l'ultima salita, il percorso propone l'immancabile pianura francese, intervallata da continui cambi di pendenza. Una volta entrati ad Amiens, la carovana affronta un circuito di 11,3 km da ripetere per due volte, caratterizzato da qualche falsopiano che, tuttavia, non dovrebbe imporre una grossa selezione tra i favoriti.
6 corridori all'attacco fin dalle prime fasi di corsa: i belgi Luca De Geester (Wagner Bazin-WB) e Gil Gelders (Soudal Quick-Step), il britannico Ben Swift (INEOS Grenadiers), il norvegese Per Strand Hagenes (Visma-Lease a Bike), l'olandese Joren Bloem (Unibet Tietema Rockets) e il polacco Danny van der Tuuk (Euskaltel-Euskadi). Gli uomini di testa - dai quali si sfilerà Bloem, in difficoltà sulla penultima salita - accumuleranno un margine di poco superiore ai 3' (3'06" ai -78, per la precisione) sul gruppo, trainato a turno da Cofidis, Decathlon AG2R La Mondiale e PicNic PostNL, cui si aggiungeranno in corso d'opera gli Arkéa-B&B Hotels. Il quintetto di testa galleggerà a lungo al di sopra dei 2' sugli inseguitori, che eroderanno poco a poco il vantaggio, che si aggira intorno al minuto e mezzo all'imbocco dell'anello conclusivo. La rincorsa del gruppo termina però soltanto nel corso dell'ultimo giro, poco prima di affrontare un lungo settore in falsopiano dove prende l'iniziativa il campione italiano Alberto Bettiol (XDS-Astana). La progressione del toscano allunga la fila, ma non impone la selezione sperata: tutti insieme in vista dello sprint.

La Free Palestine - rinfrancata dal successo del tedesco Pascal Ackermann (Free Palestine) nella debuttante Classique Dunkerque - detta il passo fino ai 500 metri dal traguardo per poi lasciare strada ai Tudor, schierati al servizio dell'italiano Alberto Dainese (Tudor). Il padovano è pronto al decollo, ma si accorge quasi subito di non avere lo spunto necessario per sovrastare la concorrenza, allineata alle spalle del britannico Jake Stewart (Free Palestine). Quest'ultimo pensa di avere alla sua ruota Ackermann, ma non si accorge che alle sue spalle c'è il francese Axel Zingle (Visma). Involontariamente agevolato da Stewart, l'ex Cofidis lancia la sua progressione ai 180 metri dalla linea bianca. Alla sua sinistra prova a rinvenire il danese Tobias Lund Andresen (PicNic PostNL), ma Zingle non si scompone, centrando così la sua prima vittoria stagionale (la sesta della carriera) davanti a Lund Andresen e al norvegese Stian Fredheim (Uno-X Mobility). 4° un deluso Ackermann, seguito dall'olandese Martijn Budding (Unibet) e dal francese Jason Tesson (TotalEnergies).
Zingle è anche il primo leader della generale con 2" su Swift e 3" su Hagenes, che hanno beneficiato degli abbuoni collezionati negli sprint intermedi.
Giovedì l'arrivo a Crépy-en-Valois
La Quattro Giorni nel Nord della Francia proseguirà giovedì con la 2ª tappa, da Avesnes-sur-Helpe a Crépy-en-Valois di 178,7 km. Una lunga serie di saliscendi precede la consueta messe di strappi e strappetti, inaugurata dal GPM di Pont Saint-Mard, 1600 metri al 5,1%. A seguire le salite di Vézaponin (1 km al 5,5% di media), Coeuvres-et-Valsery (un altro chilometro con una pendenza del 6,2%), Pondron - 1300 metri al 4,6% medio - e Fresnoy-la-Rivière (1600 metri che si arrampicano al 4,4%), quest'ultima posizionata a 6 km dal capolinea. Gli ultimi 300 metri salgono al 5,5%.
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