Jan Christen ottiene la prima vittoria da professionista sul traguardo di Magliano de'Marsi © Il Giro d’Abruzzo via IG
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Listen, listen: in Abruzzo è sbocciato Jan Christen!

Nella seconda tappa del Giro d'Abruzzo il diciannovenne della UAE attacca senza sosta finché arriva solo al traguardo. Bene anche Carboni, Pesenti e Pozzovivo. Domani tappa decisiva

10.04.2024 15:20

In casa UAE non smettono di nascere nuove promesse: se a gennaio Isaac Del Toro aveva brillato impressionando tutti al suo esordio tra i professionisti, oggi tocca a Jan Christen, 19 anni, figlio e fratello d'arte (entrambi i genitori erano ex-corridori, il fratello Fabio corre con la Q36.5), elvetico nato al confine con la Germania e cresciuto senza risparmiarsi nulla tra strada, pista, mtb e cross, consacrarsi tra i professionisti con la sua prima vittoria, nella seconda tappa del Giro d'Abruzzo 2024. Non che il ragazzo non avesse già dimostrato di avere gambe e numeri da professionista, intendiamoci: già da tempo si era messo in mostra, non solo con la vittoria nella penultima tappa del Giro Next Gen lo scorso anno, o le convocazioni per le classiche di autunno al fianco di Tadej Pogačar, ma anche con le recenti prestazioni che gli erano valse il secondo posto alla Milano-Torino e il quinto al Trofeo Laigueglia.

“Il mio obiettivo era arrivare ad ottenere una vittoria da professionista prima dei 20 anni.”- ha detto dopo l'arrivo -" La squadra ha fatto corsa dura sull'ultima salita e la ringrazio molto. I piani della squadra non cambiano: oggi ho vinto io, ma domani saremo tutti per Adam Yates"

Giro d'Abruzzo 2024, la cronaca della seconda tappa

La gara partiva da Alanno per arrivare a Magliano de' Marsi dopo 162 km. Il percorso prevedeva l'ascesa al Monte Urano (4.5 km al 9.4%, max 14%) su cui era posto un Gpm, e subito dopo quella più pedalabile di Forca Caruso (10 km al 4.2%, max 9%). Attraversata Piana del Fucino, si svoltava poi verso Celano per l'ultima salita del Valico di Fonte Capo La Maina, che terminava a circa 12 km dal traguardo.

Ad avvantaggiarsi dopo una ventina di chilometri è stato un gruppo con Abram Stockman (TDT-Unibet), Alessandro Tonelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Diego Bracalente (MBH Bank Colpack Ballan), già in fuga ieri. Dopo pochi chilometri è rientrato su di loro Andrea Guerra (Zalf Euromobil Fior), leader della classifica degli scalatori, che ha rafforzato il suo primato transitando per primo anche sul Gpm di Monte Urano. Nell'attaccare la salita i quattro fuggitivi hanno toccato il loro vantaggio massimo, di poco superiore ai 4'. A tenere a portata la fuga sono state soprattutto Astana Qazaqstan e UAE Emirates, che avevano già dichiarato di voler dar fuoco alla corsa sull'ultima salita: nei piani dei primi c'era un attacco del capitano Alexey Lutsenko, mentre i secondi si proponevano di attaccare a oltranza come già era accaduto ieri.

La fuga di giornata © Il Giro d’Abruzzo via IG
La fuga di giornata © Il Giro d’Abruzzo via IG

Il margine degli attaccanti della prima ora si è pian piano sgretolato fino a scendere a ridosso dei 2' ai -50 km e a 30" ai -25, quando iniziava la salita del Valico di Fonte Capo La Maina. Qui l'accordo tra i fuggitivi è finito e Alessandro Tonelli se ne è andato in solitaria, inseguito da Stockman. Il gruppo si è fortemente selezionato, ancora sotto l'impulso deciso della UAE e in parte dell'Astana: anche Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), il vincitore di ieri che oggi vestiva la maglia azzurra di leader della corsa, ha dovuto rialzarsi, e come lui il secondo di ieri, Matteo Malucelli (JCL Ukyo).

Christen attacca senza sosta, alla fine ha la meglio

Dopo che anche Tonelli è stato ripreso prima della breve discesa che interrompeva la salita, è la UAE ha smesso di tirare perché Jan Christen ha lanciato il primo attacco: hanno cercato di inseguirlo Lutsenko con Adam Yates e Pavel Sivakov (UAE Emirates) subito a ruota, seguiti da Paul Double (Polti-Kometa), George Bennet e Matthew Riccitello (Free Palestine), Giovanni Carboni e Thomas Pesenti (JCL Ukyo), Sébastien Reichenbach e Yannis Voisard (Tudor), e Domenico Pozzovivo (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè). Ripreso Christen, è ripartito in contropiede Pavel Sivakov (UAE), che però non è nuovamente riuscito a fare la differenza. Ai -15 così è ripartito Christen, ma il kazako ha chiuso nuovamente anche su di lui. Sul falsopiano finale ha attaccato anche Voisard e poi nuovamente Christen inseguito da Double. Nessuno però ha potuto prendere il largo, così ai -6.5 Christen se ne andato in discesa senza che nessuno chiudesse su di lui: al termine della discesa aveva 8" di vantaggio, visto che i suoi compagni stoppavano ogni tentativo di contrattacco. Ai -3 km dall'arrivo l'elvetico aveva ancora 10" di vantaggio, diventati 18" ai -2: il diciannovenne ha così colto la sua prima vittoria da professionista con 16" di vantaggio. Dietro di lui Lutsenko ha vinto la volata del gruppo inseguitore su Thomas Pesenti. Sesto si è piazzato Domenico Pozzovivo e nono Giovanni Carboni.

Domani tappa decisiva a Prati di Tivo, la UAE sarà tutta per Yates

Domani l'arrivo in salita di Prati di Tivo (la partenza sarà da Pratola Peligna, i metri di dislivello 3200) deciderà probabilmente la classifica generale: Jan Christen indosserà la maglia di leader con 20" sul kazako e 22" su Pesenti. Nonostante il risultato di oggi, lui stesso ha detto a fine corsa che il capitano sarà senza dubbio Adam Yates, che oggi si è mosso con il chiaro intento di favorire la vittoria del giovane gregario.

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