Jasper Philipsen conquista la terza tappa della Tirreno-Adriatico © Tirreno-Adriatico
Professionisti

La Jumbo-Visma spaventa, poi ci pensa Philipsen

Finale caotico nella terza tappa della Tirreno-Adriatico: gli uomini di Wout Van Aert aprono un ventaglio nel finale, ma il gruppo rientra e in volata trionfa Philipsen su Bauhaus e Girmay. Moschetti e Consonni in top 5, Ganna è ancora leader

08.03.2023 16:26

Jasper Philipsen mette fine alla crisi della Alpecin-Deceuninck. Prima della corsa dei due mari la formazione belga era l'unica squadra World Tour a non aver ancora conquistato un podio in stagione. Ci ha pensato il velocista di Ham, che ieri ha chiuso 2° e oggi ha ottenuto la prima vittoria stagionale sul traguardo di Foligno davanti a Phil Bauhaus e Biniam Girmay.

Terzo giorno di corsa della Tirreno-Adriatico con in programma un'altra tappa superiore ai 200 chilometri, la Follonica-Foligno. I corridori si sono lasciati alle spalle la costa tirrenica raggiungendo l'entroterra umbra su un percorso prevalentemente pianeggiante ma con due gran premi della montagna nella prima parte: il Passo del Lume Spento (12.5 chilometri al 4.2%) e la salita di La Foce (5.3 chilometri al 4.5%). A dare vita alla fuga di oggi sono state EOLO-Kometa e Team Corratec, protagoniste anche nella fuga di ieri, che oggi hanno mandato due corridori a testa: Davide Bais e Mattia Bais (EOLO-Kometa), Alessandro Iacchi e Stefano Gandin (Team Corratec), che indossava la maglia di miglior scalatore. Il gruppo ha dato il suo beneplacito arrivando ad accusare un distacco massimo superiore ai 6'.

Sulla prima salita la coppia della EOLO-Kometa è riuscita a distanziare Iacchi e Gandin, che ha dovuto cedere la maglia di miglior scalatore a Davide Bais, transitato in cima ad entrambi i GPM in programma. La fuga di giornata si è esaurita dopo circa 140 chilometri, con Gandin e Iacchi ripresi ai -100 e i due fratelli Bais ai -70.

Negli ultimi 40 chilometri un forte vento laterale ha messo in guardia i corridori. Inizialmente nessuna formazione ha provato ad aprire un ventaglio, ma la situazione è cambiata a 11 chilometri dal termine quando Jumbo-Visma e INEOS Grenadiers hanno portato via un gruppo di circa venti atleti con all'interno anche Filippo Ganna e Primoz Roglic. I corridori al comando non sono però riusciti a trovare un grande accordo e il gruppo principale con tutti i velocisti di rilievo è rientrato preparandosi alla volata. A lanciare lo sprint è stato Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck), che ha imposto una grande velocità e ha messo il gruppo in fila indiana prima di lasciare spazio a Jasper Philipsen. Il belga ha concretizzato il lavoro della sua squadra conquistando la sua prima vittoria stagionale davanti a Phil Bauhaus (Bahrain-Victorious) e Biniam Girmay (Intermarché-Circus-Wanty). Completano la top 10 Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), Simone Consonni (Cofidis), Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Edward Theuns (Trek-Segafredo), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), Fabio Jakobsen (Soudal-Quick Step) e Jordi Meeus (BORA-hansgrohe).

Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) conserva la maglia di leader davanti a Lennard Kämna (BORA-hansgrohe) a 28", Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) a 31", Brandon McNulty (UAE Team Emirates) a 34", Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) a 39", João Almeida (UAE Team Emirates) e Andreas Leknessund (Team DSM) a 41", Casper Pedersen (Soudal-Quick Step) a 47", Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) e Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan Team) a 48". Jasper Philipsen indossa la maglia a punti, mentre Davide Bais quella di miglior scalatore. Maglia di miglior giovane sempre sulle spalle di Magnus Sheffield.

Criterium du Dauphiné 2023 - Analisi del percorso
Parigi-Nizza, in un tempo da lupi il raggio di sole è il sorriso di Pogacar