Il duello tra Tadej Pogacar e Wout Van Aert alla Milano-Sanremo 2022
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Milano-Sanremo 2023, quote e pronostici

Il vento a favore che soffierà nella parte decisiva della Classicissima potrebbe essere il fattore decisivo di una corsa che ha in Pogacar e Van Aert i due principali favoriti. Tanti outsider, come sempre nella classica più imprevedibile di tutte.

Poche corse, forse nessuna, sono difficili da pronosticare come la Milano-Sanremo. E poche frasi, forse nessuna, sono più banali di quella che ho appena scritto per iniziare un articolo di analisi sulla Classicissima edizione 2023, ma non ho trovato nulla di meglio, quindi ce la faremo andare benone. 294 km da Abbiategrasso a Sanremo, di cui almeno 265 di spasmodica noia, nell’attesa che la corsa si accenda. Potrebbe accadere sulla Cipressa (la salita di Costarainero, per i precisini), oppure nei tre chilometri in salita del Poggio, o ancora in quelli in discesa, ma anche le ultime centinaia di metri, all’interno di Sanremo, potrebbero risultare decisive per incoronare il successore di Matej Mohoric nell’albo d’oro della PrimaVera.

Non perdo tempo nell’analisi di un percorso sempre identico a sé stesso negli ultimi anni e lo sfrutto per descrivere il fattore esterno che più influirà sulla corsa: il vento. In una giornata che sarà soleggiata e mite durante le sei ore abbondanti di corsa, i corridori troveranno un debole vento contrario nel tratto lombardo, mentre dalla fine della discesa del Turchino all’arrivo soffierà alle spalle della corsa un vento anche abbastanza sostenuto, che dall’ingresso nella provincia di Imperia in poi diventerà ancor più favorevole, da Est-NordEst, con raffiche tra i 20 i 30 km/h. La seconda metà della corsa, dunque, sarà veloce e, nelle fase conclusive, chi dovesse lanciarsi all’attacco dovrebbe trovare in Eolo un prezioso alleato.

Un’ottima notizia un po’ per tutti (la corsa, infatti, filerà via più veloce), ma soprattutto per Tadej Pogacar. L’anno scorso, il fuoriclasse sloveno tentò invano svariati attacchi sul Poggio, dopo aver reso la corsa molto dura sulla Cipressa grazie alla sua squadra. Van Aert non gli lasciò mai spazio e ad approfittarne fu il suo connazionale Mohoric, che si avvantaggiò affrontando come un pazzo la discesa della collina a nordest di Sanremo. Quest’anno, vista quell’esperienza e le condizioni del vento, l’alfiere della UAE Emirates potrebbe decidere di muoversi già dalla Cipressa, anche da solo, come suggerito in settimana da un certo Vincenzo Nibali. È lo sviluppo più probabile? No, ma non è improbabile come poteva essere nelle ultime edizioni. Il successo di un’azione del genere è tutt’altro che scontato, anche per un fenomeno come Pogacar, che potrebbe comunque decidere di attendere il Poggio e di giocarsi meglio le proprie carte rispetto all’anno scorso.

Come 365 giorni fa, il suo avversario principale sarà Wout Van Aert, mai così coperto come (non) lo abbiamo visto alla Tirreno-Adriatico. Caduta di Tortoreto a parte, il belga ha vissuto una settimana tutto sommato tranquilla, in cui gli è bastato disintegrare il gruppo sullo strappo più duro della tappa di Osimo per dare un saggio della sua straordinaria forza. Assistito come sempre da una squadra molto forte (anche se saranno da verificare le condizioni di Laporte, fermato nei giorni scorsi da un malanno di stagione), il vincitore dell’edizione 2020 potrà correre sulla ruota di Pogacar, seguendolo in ogni suo movimento. Lo farà davvero? Sulla Cipressa, il capitano della Jumbo-Visma potrebbe decidere di lasciar andare Pogacar per cucinarlo un po’, mettendo al lavoro Tratnik, Van Hooijdonk, Valter e compagnia, per poi muoversi in prima persona sul Poggio o comunque nel finale. L’opzione sprint ristretto potrebbe essere gradita, anche se non la migliore, visti anche alcuni precedenti più o meno recenti. Sia Wout che Tadej vengono offerti più o meno a 6 da tutti i bookmaker, quota che non offre chissà quanto valore e che potrà tranquillamente essere accesa, pressocché invariata, anche a corsa iniziata.

I possibili terzi incomodi tendono a ∞. Il primo a venire in mente è Mathieu Van der Poel, anche se il campione del mondo del ciclocross non ha certo mostrato la versione migliore di sé alla Tirreno Adriatico. La Milano-Sanremo, poi, non è certo la classica che più si addice al corridore della Alpecin-Deceuninck, non sempre attento a sufficienza nella cura del posizionamento in gruppo nelle edizioni precedenti e privato di un terreno davvero favorevole in cui sprigionare tutti i watt di cui Madre Natura lo ha dotato. È forse un po’ ardito come concetto, ma chi potrebbe sfruttare a proprio vantaggio l’ingombrante presenza di Van der Poel in squadra è Soren Kragh Andersen: negli ultimi anni, il danese si è dimostrato a proprio agio sulle strade del Ponente ligure, tanto da centrare un settimo e un nono posto nelle ultime due edizioni; l’anno scorso, poi, l’attacco più efficace sul Poggio portò proprio la sua firma; non mi aspetto che la squadra gli chieda chissà che lavoro per MVDP o per Philipsen, anzi sono quasi certo che l’essere, almeno sulla carta, l’alternativa a Van der Poel possa consentirgli di avere più libertà rispetto agli anni scorsi, dal Poggio in poi. Anche se battuto in caso di sprint, a 33 (Sisal) SKA merita una giocata, mentre non c’è valore nella quota 12 proposta per la vittoria di Van der Poel.

La lavagna di Bet365 per la Milano-Sanremo 2023

Tra i primi outsider, i bookmaker offrono: il campione uscente Matej Mohoric, in ottima condizione nelle prime uscite stagionali, ma condannato a prendersi dei rischi nella discesa del Poggio per fare la differenza; Caleb Ewan, primo velocista in ordine di preferenza per i quotisti e battuto in due occasioni, da Nibali nel 2018 e da Stuyven due stagioni fa; il campione del mondo 2019 Mads Pedersen, tra i più pericolosi in caso di arrivo di gruppo, a patto che non si addormenti prima; Julian Alaphilippe, apparentemente in ripresa nella settimana di corsa alla Tirreno e capace di fare la differenza per davvero nei pochi tratti in doppia cifra del Poggio; Filippo Ganna, la cui quota, complice anche il forfait di Pidcock, è in caduta libera: partita da 60, si è più che dimezzata negli ultimi giorni. I pretendenti alla vittoria sono davvero tanti ed elencarli tutti in questo contesto ha poco senso. Tra le sorpresissime potrebbero meritare una moneta di incoraggiamento i due EF-Easypost Magnus Cort (36 Eurobet), tra i più in vista nelle prime corse della stagione, e Alberto Bettiol (121 Eurobet), costretto a saltare la Tirreno a causa della caduta alla Strade Bianche, ma in quella massa indefinita di corridori che potrebbero approfittare dell’altrui marcamento e del vento a favore.

Non riesco a immaginarlo vincitore, ma Biniam Girmay, dodicesimo un anno fa, ha ottime possibilità di piazzarsi nei 10: quota 1.9 Eurobet. Un altro che potrebbe cogliere un buon piazzamento è Alex Aranburu: due volte settimo e tredicesimo nel 2022, il basco condividerà i gradi di capitano in casa Movistar con Gaviria e Garcia Cortina; il suo inizio di stagione è stato più che buono, a 2.5 (sempre Eurobet) nella top ten e a 1.72 nel testa a testa con Turgis (secondo l’anno scorso, ma praticamente scomparso da allora) va provato.
 

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Marco Francia
Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.