
Le squadre più vincenti del 2025: la UAE Emirates-XRG sfiora la tripla cifra
Alle spalle dei bianconeri Soudal Quick-Step (rilanciata da Magnier) e Lidl-Trek. PicNic PostNL e Intermarché-Wanty le peggiori tra le World Tour. Free Palestine e Uno-X Mobility primeggiano tra le Professional. Solution Tech migliore delle italiane
Ora che la stagione agonistica è davvero terminata, possiamo stendere il bilancio complessivo delle 18 squadre del World Tour e delle Professional, prendendo in esame l'indicatore più credibile: le vittorie. Per il secondo anno consecutivo, la UAE Emirates-XRG occupa il trono della classifica a squadre, con un totale di 97 vittorie.
La UAE Emirates-XRG ha sfiorato le 100 vittorie stagionali
Il traguardo delle 100 vittorie non è stato raggiunto, ma la fuoriserie del ciclismo internazionale ha migliorato sensibilmente il conto dei successi di un anno fa, quando il totalizzatore si fermò a 81. Oltre ad aver cancellato il precedente record della HTC-Highroad - che collezionò 85 centri nel 2009 - la formazione diretta da Mauro Gianetti ha brindato con 21 dei 29 corridori che ne fanno parte. Il più prolifico di tutti, naturalmente, è stato Tadej Pogačar che - pur avendo corso meno di un anno fa - ha chiuso la stagione con 20 successi (18 dei quali in maglia bianconera). Alle sue spalle l'emergente Isaac del Toro (18 vittorie), João Almeida (10) e il ribelle Juan Ayuso, che ha comunque portato in dote 8 vittorie nonostante le tensioni con la dirigenza del team e la risoluzione anticipata del contratto.

Il gran finale di stagione di Paul Magnier (5 vittorie di tappa al Tour of Guangxi, 4 centri alla CRO Race e all'Okolo Slovenska) hanno rilanciato di prepotenza il conto delle vittorie in casa Soudal Quick-Step, seconda forza del World Tour con 54 primi posti. A ruota del velocista francese c'è l'ex campione europeo Tim Merlier, uno dei pluridecorati del 2025 con 16 successi all'attivo. Sebbene sia entrato in scena soltanto in primavera, Remco Evenepoel ha comunque archiviato 8 vittorie (due delle quali sotto le insegne della Nazionale belga).
Il guizzo d'autunno del Wolfpack ha relegato la Lidl-Trek (46 vittorie) sull'ultimo gradino del podio. Anche in questo caso, il bottino è stato in buona parte assicurato dai velocisti: Mads Pedersen (14 centri) meglio di Jonathan Milan, che si è fermato a quota 9. Alle spalle dei giallorossi troviamo la Visma-Lease a Bike che, dopo un inizio di stagione piuttosto tribolato, ha ripreso quota fino a chiudere con 40 vittorie complessive. L'uomo più in vista è stato senza alcun dubbio Matthew Brennan che, dopo aver corso all'inizio dell'anno con la squadra di sviluppo, è stato promosso in prima squadra, collezionando in tutto 12 vittorie (che salgono a 14 con le gare di livello .2), una in più di Olav Kooij. Al di là dei numeri, però, il team olandese può comunque mettere sul piatto i trionfi nei Grandi Giri con Jonas Vingegaard (6 successi, inclusa la classifica generale della Vuelta di Spagna) e Simon Yates (2 vittorie: una tappa al Tour de France e il Giro d'Italia).
Dopo aver chiuso il 2024 in apnea, la XDS-Astana si è decisamente riscattata, guadagnandosi con pieno merito la riconferma nella massima serie del ciclismo internazionale. I numeri parlano decisamente a favore del team sino-kazako, che ha raccolto in tutto 32 successi, molti dei quali nelle corse di retroguardia del calendario asiatico. Tuttavia, non sono mancati i risultati di peso nelle gare del World Tour, archiviati da Lorenzo Fortunato al Giro di Romandia e da Christian Scaroni nella corsa rosa. A proposito di italiani: Matteo Malucelli è stato il più prolifico di tutti con 8 vittorie, seguito proprio dal corridore bresciano, che ha archiviato 5 primi posti.

Un'altra squadra in decisa risalita è la INEOS Grenadiers: pur non avendo in squadra un uomo da grandi corse a tappe, la formazione guidata da Dave Brailsford si è congedata dal 2025 con 28 vittorie. I cronomen sono stati la locomotiva dei granatieri: 4 vittorie per Samuel Watson (che si è scoperto specialista dei prologhi), 3 a testa per Filippo Ganna e Joshua Tarling, imitati da Thymen Arensman (per lui una doppietta al Tour de France) ed Egan Bernal. Appena più indietro la rediviva Decathlon AG2R La Mondiale - 26 vittorie con 12 corridori diversi, il migliore dei quali è stato Nicholas Prodhomme (6 brindisi nel 2025 - e la Red Bull-BORA-Hansgrohe, che ha forse raccolto meno di quanto preventivato (23 affermazioni).
A dimostrazione che i numeri non dicono sempre tutta la verità, vale la pena di riflettere sul bilancio stagionale della Alpecin-Deceuninck: le 18 vittorie complessive (una in meno della Jayco-AlUla, che ha trionfato con 10 corridori diversi) potrebbero sembrare poche, ma sono quasi tutte di peso. In cima alla lista c'è naturalmente la doppietta di Mathieu van der Poel alla Milano-Sanremo e alla Parigi-Roubaix, ma la collezione include anche i successi di giornata in tutti e tre i Grandi Giri per merito di Jasper Philipsen, Kaden Groves e del figlio e nipote d'arte olandese. La doppia cifra è stata altresì raggiunta dalla Groupama-FDJ (15 centri) e della EF EasyPost (10 vittorie), quest'ultima rimasta a digiuno nell'ultimo quadrimestre della stagione dopo il guizzo di Ben Healy al Tour de France datato 10 luglio.

Sei formazioni sono rimaste sotto la soglia di guardia della doppia cifra: 9 vittorie a testa per Arkéa-B&B Hotels (che non ha peraltro raccolto alcunché nel World Tour), Cofidis e Movistar, queste ultime a segno in due occasioni nelle gare di massima serie; 8 centri per la Bahrain Victorious (che ha piazzato gli unici tre acuti nel World Tour con lo stesso corridore, l'emergente Lenny Martinez), 4 allori sia per la PicNic PostNL e per la Intermarché-Wanty, ma il team di matrice olandese ha comunque fatto meglio dei dirimpettai belgi, che non sono riusciti a timbrare alcuna vittoria nella massima divisione del ciclismo mondiale. D'altro canto, la PicNic è la World Tour a digiuno da più tempo: l'ultima vittoria risale addirittura al 19 giugno, quando Oscar Onley conquistò la 5ª tappa del Giro di Svizzera.
Un breve confronto con il 2024
Se mettiamo a confronto le cifre di quest'anno con i riscontri di fine 2024, la XDS-Astana e la Soudal Quick-Step sono le due squadre che si sono migliorate di più: entrambe hanno infatti registrato un saldo positivo di vittorie pari a 20 (per la precisione: 32 successi per il team sino-kazako contro i 12 registrati alla fine della passata stagione, 54 per il Wolfpack, che aveva chiuso il 2024 a quota 34). A seguire la UAE Emirates-XRG (97 vittorie nel 2025, 81 nel 2024 per un saldo pari a +16), la INEOS Grenadiers - che ha raddoppiato i successi ottenuti un anno fa (28 a 14) - e la Visma-Lease a Bike (+8: 40 vittorie quest'anno, 32 nel precedente anno solare).
Di contro, la PicNic PostNL è la formazione che ha registrato il differenziale peggiore da un anno all'altro: il contatore registra un pesante -18 (4 vittorie a fine 2025, 22 nel bisesto). Alle sue spalle si piazzano EF Easy Post (-14: 10 primi posti nel 2025, 24 nella passata stagione) e Intermarché-Wanty (-9: 4 centri quest'anno, 13 nel 2024).
Free Palestine e Uno-X Mobility le migliori tra le Professional
Per una volta, i numeri non mentono: le due Professional che hanno vinto di più - la Free Palestine (il nome scelto dalla nostra redazione per alludere alla Israel Premier-Tech) e la Uno-X Mobility - sono infine riuscite a intascare la promozione nel WT. Entrambe hanno archiviato 26 vittorie, ma il team diretto da Thor Hushovd ha complessivamente fatto meglio nelle gare più importanti del calendario, in cui ha centrato 3 vittorie contro le due del team israeliano. Comunque sia, entrambe hanno vinto meno di un anno fa, quando la Free Palestine arrivò a quota 29, mentre gli scandinavi si fermarono a 26.

L'atteso derby svizzero tra Tudor e Q36.5 si è sostanzialmente chiuso con un pareggio: 15 successi per gli uomini di Fabian Cancellara (due dei quali nel World Tour), 14 per la formazione guidata da Douglas Ryder. Annotazione a margine: benché Tom Pidcock abbia iscritto a bilancio 5 vittorie (le stesse ottenute da Matteo Moschetti), il successo più prestigioso della Q36.5 porta la firma di Rory Townsend, capace di beffare i velocisti alla Classica di Amburgo dopo una lunghissima fuga. Contatore in doppia cifra anche per la TotalEnergies (13 vittorie) e la Lotto (in netto regresso rispetto al 2024: 12 vittorie totali, -13 sulla passata stagione). Ad onor del vero, anche la Burgos Burpellet-BH è arrivata a quota 12, ma il conto scende a 8 se consideriamo solo le corse professionistiche.
La scelta di partecipare soprattutto le corse asiatiche ha fatto bene alla Solution Tech-Vini Fantini. In attesa di capire se la formazione toscana rientrerà tra le migliori 30 del ranking UCI e potrà pertanto concorrere all'assegnazione degli inviti per i Grandi Giri, i numeri sono decisamente favorevoli: 12 vittorie, a cui bisogna aggiungere altri 11 primi posti nelle gare di livello .2. Benché l'Asia sia stata intima amica degli uomini di Serge Parsani, non può certo passare in subordine il bel numero dell'ucraino Kyrylo Tsarenko al Giro di Slovenia.
Molto più gramo, infine, il rendimento delle altre due Professional italiane: tralasciando le corse minori, infatti, la Polti VisitMalta ha chiuso con tre vittorie (due delle quali ottenute da Aidan Buttigieg ai campionati nazionali maltesi), mentre la VF Group-Bardiani CSF-Faizanè è riuscita a vincere soltanto una corsa: il Giro della Provincia metropolitana di Reggio Calabria, nel quale si è imposto Luca Colnaghi. In ogni caso, sempre meglio di chi è rimasto a secco: le belghe Wagner Bazin-WB e Flanders-Baloise e la statunitense Novo Nordisk sono rimaste al palo (anche se la prima ha comunque fatto risultato in una gara di livello 2.2).

