
Ayuso c'è! Allo spagnolo il primo arrivo in salita del Giro
Prima vittoria in un grande giro per il valenciano, che tra abbuoni e distacco recupera 14" a Primož Roglič: lo sloveno limita i danni e torna in rosa
Il primo, vero scontro tra i big del Giro d'Italia 2025 ha dato ragione a Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG): il ventiduenne spagnolo si è imposto sul traguardo di Tagliacozzo dando una prima scossa alla classifica generale, che dice ora 14" recuperati al rivale Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe), oggi solo quarto in un arrivo molto adatto alle sue caratteristiche. Roglič è comunque la nuova maglia rosa, riconquistato il primato con 4" su Ayuso e 9" su Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), secondo al traguardo per la doppietta emiratina. Terza piazza per un pimpante Egan Bernal (INEOS Grenadiers), che si riconferma un amante degli arrivi abruzzesi. Primo degli italiani Giulio Ciccone (Lidl-Trek), autore del primo attacco decisivo, arrivato assieme a Damiano Caruso e Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) con lo stesso tempo di Del Toro e Roglič.
Il percorso
Frazione di 168km da Castel di Sangro a Marsia con circa 3500m di dislivello. Si parte in salita, verso il GPM di terza categoria di Roccaraso (7km al 6.4%, max 11%), con le asperità di Rivisondoli (2km al 5%) e Forchetta (1.9km al 7.5%, max 12%) ad anticipare i quasi 30km di discesa verso Sulmona, dove è presente uno sprint intermedio. Un fondovalle molto veloce precede di pochi km il successivo GPM di seconda categoria di Monte Urano (4.5km al 9.4%, max 14%). Segue la lunga e pedalabile salita di Vado della Forcella (24.3km al 3.7%, max 9%), GPM di seconda categoria; prima della discesa i corridori troveranno lo sprint intermedio di Ovindoli. Un tratto pianeggiante di circa 15km porterà verso l'ascesa finale, il cui imbocco è preceduto dal Red Bull KM. Il GPM verso Tagliacozzo (11.9km al 5.5%) presenta una prima parte pedalabile di 9.2km al 4.6%, seguita da una rampa di 2.4km al 10.1% (max 13%). Gli ultimi 300m saranno, invece, pianeggianti.
Giro d'Italia 2025, la cronaca della settima tappa
Allunga subito un uomo della VF Group-Bardiani, seguito da un gruppetto di corridori sui quali richiude la RedBull-BORA-hansgrohe a causa della presenza di Jay Vine (UEA Team Emirates). La squadra di Primož Roglič annulla i tentativi successivi con Dani Martinez, fino alla formazione di un gruppetto che potrebbe essere quello definitivo, con Paul Double (Jayco AlUla), Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step), Wout Poels (XDS-Astana) e Filippo Fiorelli (VF Group-Bardani). Mentre già si staccano i velocisti, prova a rientrare sui fuggitivi anche un uomo della Cofidis, che però viene raggiunto da Lorenzo Fortunato (XDS-Astana) e soprattutto da Rafał Majka (UEA Team Emirates), sul quale va immediatamente a richiudere Martinez. Già in vista del GPM di Roccaraso, Diego Ulissi (XDS-Astana) si piazza in testa al gruppo per lanciare la maglia azzurra Fortunato: il bolognese scatta e conquista il GPM, con Ulissi a ruota per andare a togliere punti a Sylvain Moniquet (Cofidis), che passa in terza posizione.
Nel breve tratto di discesa prima di affrontare lo strappo di Rivisondoli si invola Vine: all'inseguimento dell'australiano si getta niente meno che la maglia rosa Mads Pedersen (Lidl-Trek), che però non richiude. In vista dell'Altopiano della Cinque Miglia, su Vine riescono a riportarsi Christian Scaroni (XDS-Astana), Alessandro Tonelli (Polti-VisitMalta), Nicholas Prodhomme (Decathlon AG2R La Mondiale) e Garofoli. La RedBull non ha comunque intenzione di lasciar andare l'uomo della UAE, riprendendo l'inseguimento e arrivando quasi a riportarsi sulla testa della corsa: Vine, probabilmente esortato dai compagni di fuga, si stacca e i quattro di testa riprendono un po' di margine. Riescono comunque ad aggregarsi Double, Manuele Tarozzi (VF Group-Bardani) e per ultimo Gijs Leemreize (PicNic-PostNL), che riprende la ruote dei battistrada sullo strappetto della Forchetta.

La RedBull-BORA controlla lungo la discesa verso Sulmona: al traguardo volante transita per primo Tonelli su Tarozzi e Garofoli, ma i battistrada non sprintano, per cercare di guadagnare il più possibile sul gruppo. Il loro vantaggio, infatti, oscilla tra il minuto e mezzo e i due minuti all'imbocco della salita verso il Monte Urano, ma lievita in vista dello scollinamento, dove Double sprinta per conquistare il GPM su Tarozzi e Scaroni. Subito dopo i corridori intraprendono la lunga salita di Vado della Forcella: in testa al gruppo sempre la RedBull-BORA, che fa un ritmo controllato, consentendo ai battistrada di far dilatare il proprio vantaggio fino ai 4', raggiunti a 66km dalla conclusione. Al GPM scatta Tarozzi, ma Double lo passa a 70m dallo scollinamento; terzo passa Leemreize. Sull'altopiano successivo i battistrada iniziano a perdere diversi secondi: a 55km dal traguardo in testa al gruppo arriva anche Daan Hoole (Lidl-Trek), segno che Giulio Ciccone vuol provare a fare la tappa.
Tonelli vince anche allo sprint intermedio di Ovindoli precedendo Garofoli e Leemreize. Il vantaggio dei sette fuggitivi, però, è destinato a scendere ancora, perché in testa al gruppo continua il lavoro della Lidl-Trek, che impegna anche la maglia rosa Pedersen nell'inseguimento. Cadono intanto Romain Bardet (PicNic-PostNL) e David Gaudu (Groupama-FDJ), che rimangono attardati: Bardet è sofferente dopo aver battuto il ginocchio sinistro, mentre Gaudu sanguina dalla mano destra. La Lidl-Trek si smaterializza dopo qualche chilometro, lasciando i battistrada a 1'45": le squadre degli uomini di classifica si schierano tutte in testa, occupando tutta la sede stradale. A 30km dal traguardo Bardet riesce a rientrare in gruppo, mentre Gaudu è costretto a impegnare tutta la squadra per rientrare, riaccodandosi a 17km dal traguardo.
I battistrada a tutta riescono comunque a transitare al Red Bull KM (Tarozzi, Tonelli, Leemreize) con 1'17" di vantaggio sul gruppo in rapido avvicinamento: la INEOS Grenadiers prende in testa le prime rampe della salita di Tagliacozzo, sulla quale si stacca subito la maglia rosa Mads Pedersen, mentre in testa rimangono solo Tonelli, Tarozzi, Garofoli e Prodhomme con soli 40" sul gruppo. A 8km dal traguardo passa in testa la Bahrain-Victorious con Pello Bilbao e poi con Afonso Eulalio, che va a riprendere i fuggitivi a 5km dal traguardo. Alla svolta a sinistra per prendere gli ultimi, terribili 2km entrano in azione gli UAE con Majka: il ritmo non è altissimo, ma nessuno scatta fino a 1.3km dal traguardo, quando è Giulio Ciccone (Lidl-Trek) a rompere gli indugi. Chiude Egan Bernal con Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious) e Michael Storer (Tudor) a ruota, mentre Giulio Pellizzari (RedBull-BORA-hansgrohe) ricuce in favore di Roglič. L'accelerazione lascia davanti solo gli uomini di classifica, con la UAE in superiorità numerica a 1km dal traguardo. Thymen Arensman (INEOS-Grenadiers) alza il ritmo per pilotare Bernal, che parte a 800m dal traguardo, con Isaac Del Toro e Ciccone a ruota: il forcing del colombiano apre un buco prima di Tiberi, che viene saltato da Juan Ayuso. Lo spagnolo si accorge di non avere Roglič a ruota e decide di partire in progressione ai -600m: prova a resistere Bernal alla sua ruota, ma Ayuso aumenta il ritmo, staccando tutti a 400m dal traguardo e arrivando in solitaria con 4" sul compagno di squadra Isaac Del Toro, su Egan Bernal e su Primož Roglič, che chiude quarto.