
Un nuovo alleato per l'assalto di Pogacar alla Sanremo?
Lo sloveno della UAE Team Emirates ha accolto con favore la possibilità che Remco Evenepoel apra il proprio calendario alle classiche di primavera
Il passaggio di Remco Evenepoel dalla Soudal Quick-Step alla RedBull-BORA-hansgrohe potrebbe portare qualche novità nel calendario del giovane asso fiammingo. A novembre Evenepoel ha rivelato a Het Laatste Nieuws di avere un Piano A ed un Piano B per la stagione 2026, con una possibile accoppiata Giro d'Italia-Tour de France o una campagna di Classiche prima del Tour.
Pogacar: “Remco correrebbe un'ottima San Remo”
Parlando del proprio calendario ancora in costruzione, lo scorso venerdì Tadej Pogačar ha commentato la possibilità che Evenepoel si ponga nuovi obiettivi, correndo per la prima volta la Milano-San Remo, il Giro delle Fiandre o la Parigi-Roubaix.
“Non abbiamo ancora deciso il mio calendario, ne parleremo al training camp di dicembre con la squadra, ma il prossimo anno desidero certamente tornare alla San Remo e alla Roubaix per provare di nuovo a vincerle” ha detto lo sloveno a CyclingNews. “Penso che Remco potrebbe correre un'ottima Sanremo, così come una buona Roubaix. Penso che riesca a gestirsi molto bene: se venisse alla San Remco sarebbe certamente un altro grande nome da tenere d'occhio. Se decidesse di venire sarebbe ancora una volta difficile vincere”.
Il programma di Evenepoel non sarà annunciato probabilmente prima del 10 dicembre, al media day del training camp della Red Bull. Ciò che è certo è che la presentazione del Giro d'Italia dello scorso lunedì, con la lunga cronometro di 40.2km da Viareggio a Massa che vi avevamo annunciato in anteprima, giocherà un ruolo fondamentale nel definire i prossimi impegni dell'ex iridato di Wallongong, che aveva comunque parlato al Nieuwsblad di voler intraprendere nuove sfide per il 2026. Evenepoel non aveva escluso la possibilità di aggiungere al proprio calendario la Milano-San Remo e il Giro delle Fiandre, cercando però un difficile connubio con le gare nelle Ardenne.
“Abbiamo fatto delle scelte. Sono arrivato in una squadra il cui obbiettivo principale è vincere il Tour de France. Fare gare a tappe come la Volta a Catalunya è necessario per testare i meccanismi. Aspettiamo anche di vedere come sarà il percorso del Giro d'Italia“ aveva detto Evenpoel a novembre. “In base alla decisione che prenderemo, pianificheremo la mia stagione. Il piano è di iniziare relativamente tardi, con il giro dell'Algarve o l'UAE Tour”.
Evenepoel alla Classicissima: una gara alla sua portata
La Milano-San Remo è ormai la bestia nera di Tadej Pogačar, che nei suoi (finora) cinque tentativi di conquistare la Classicissima di Primavera ne ha stravolto le dinamiche, restringendo ancora di più le possibilità degli sprinter di poter conquistare quella che è stata per anni la Monumento d'elezione delle ruote veloci. Solo il grandissimo lavoro di Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck) nell'ultimo km di corsa ha infatti permesso a Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) di vincere l'edizione 2024 di una corsa che non vede velocisti le braccia sul traguardo dal 2016.

Le nuove dinamiche di corsa imposte dal campione del mondo - dai brevi e ripetuti attacchi sul Poggio, fino al tentativo long range dello scorso anno sulla Cipressa - sono indubbiamente nelle corde di Remco Evenepoel: l'esplosività del fiammingo nelle gare di giorno e le salite brevi della San Remo non dovrebbero rendergli impossibile seguire un attacco, per quanto brutale, di Pogačar. Anzi: se la situazione in corsa fosse analoga a quella dello scorso anno, Evenepoel potrebbe essere un prezioso alleato dello sloveno nel tratto pianeggiante verso il Poggio. Senza contare che nessuno più del campione olimpico e del mondo a cronometro potrebbe portare al traguardo un attacco dell'ultimo chilometro una volta superata indenne la discesa dal Poggio, nonché provare a dire la sua in uno sprint ristretto.
Per quanto riguarda il Giro delle Fiandre, la potenziale presenza di Evenepoel nel 2026 potrebbe essere cruciale per il ciclismo belga: i padroni di casa non vincono infatti dal 2017, anno del trionfo di Philippe Gilbert, e un tentativo da parte di quello che è da anni un idolo nazionale sarebbe salutato con grande favore. Pogačar è ancora una volta il termine di paragone: lo sloveno ha già dimostrato nel 2023 e nel 2025 di essere capace di staccare specialisti come Mathieu van der Poel, Wout van Aert e Mads Pedersen sull'Oude Kwaremont, la salita più lunga della corsa, sulla quale forse solo un altro corridore di classifica come Evenepoel può essere capace di tenergli testa. Ancora non è noto se Pogačar difenderà l'anno prossimo il titolo alla Ronde, ma se anche lo sloveno non dovesse esserci, un nome come quello di Remco Evenepoel aggiunto all'equazione della corsa fiamminga non potrà far altro che rendere la corsa ancora più incerta e interessante.
