Trionfo di Joseph Blackmore alla Liegi-Bastogne-Liegi U23
Il britannico conquista la Doyenne riservata agli under 23, decisivo un attacco sulla Côte de Bolland. Sul podio spazio per Orins (2°) e Nordhagen (3°)
Un'altra vittoria di peso in bacheca per Joseph Blackmore. Il britannico ha conquistato la Liegi-Bastogne-Liegi U23 grazie a un attacco in solitaria a otto chilometri dall'arrivo che gli ha permesso di distanziare Robin Orins, 2° sul traguardo, e Jørgen Nordhagen, 3°.
Liegi-Bastogne-Liegi U23, la cronaca della gara
Rispetto al 2023, il percorso di questa edizione è stato modificato nella parte finale. Il chilometraggio è rimasto pressoché identico - 170 chilometri -, così come le sedi di partenza e arrivo - Bastogne e Blegny. Dopo 60 chilometri pianeggianti la corsa prevedeva una sequenza impegnativa con Côte de Mont-le-Soie (1.8 chilometri al 6.7%), Côte de Wanne (3.7 chilometri al 4.7%), Côte de Stockeu (1000 metri al 13%) e Côte de la Haute-Levée (3.3 chilometri al 6.1%), prima del tratto decisivo con Côte de la Vecquée (3.2 chilometri al 5.8%), Côte de la Redoute (1.5 chilometri al 9.3%) e Côte de Nessonvaux (3.3 chilometri al 4.1%). L'ultima asperità di giornata, la Côte de Bolland (3.3 chilometri al 6.1%), era fissata a 8 chilometri dal termine e rappresentava la rampa di lancio verso il traguardo di Blegny.
La fuga della prima ora ha visto protagonisti quattro corridori: Mees Vlot (Development Team dsm-firmenich PostNL), Victor Vaneeckhoutte (Lotto Dstny Development Team), Anders Vos Sørensen (Team ColoQuick) e Mikal Grimstad Uglehus (Uno-X Mobility Development Team). Il quartetto ha tenuto testa al gruppo lungo le prime salite di giornata, transitando sulla Côte de la Haute-Levée con 2' di vantaggio su un terzetto inseguitore formato da Tim Rex (Wanty-ReUz-Technord), Alvaro Garcia Gimenez (Free Palestine) e Jørgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development), uno dei favoriti di giornata.
Sulla Côte de la Vecquée, Vaneeckhoutte ha distanziato i compagni di fuga e si è involato verso la Côte de la Redoute con un margine di 1'20" sul gruppo principale, tornato compatto. Il ricongiungimento è avvenuto proprio sulla Redoute, dove Vaneeckhoutte è stato ripreso da un drappello di dieci atleti: Huub Artz (Wanty-ReUz-Technord), Joseph Blackmore e Jesse Maris (Free Palestine), Brieuc Rolland (Groupama-FDJ Continental), Emiel Verstrynge (Alpecin-Deceuninck Development Team), Kamiel Eeman e Robin Orins (Lotto Dstny Development Team), Jørgen Nordhagen, Tijmen Graat e Tomos Pattinson (Team Visma | Lease a Bike Development). Sono stati questi dieci corridori a giocarsi la Doyenne.
Nordhagen ha attaccato sulla Côte de Nessonvaux ed è riuscito a guadagnare una dozzina di secondi sui rivali, salvo essere ripreso dopo una manciata di chilometri. A quel punto ci ha provato il suo compagno di squadra, Graat, in compagnia di Rolland, ma anche la loro azione non ha fatto la differenza. L'attacco decisivo è stato quello di Blackmore: partito sulla Côte de Bolland, il britannico ha messo tra sé e gli inseguitori un margine rassicurante. Blackmore è passato alla flamme rouge con un vantaggio di pochi secondi su Orins, che era uscito in contrattacco dal gruppo; un vantaggio che gli è bastato per conquistare la corsa davanti a Orins. Terzo gradino del podio per Nordhagen, autore di una gara sempre all'attacco.