Una bella immagine di William Junior Lecerf © William Junior Lecerf
Mondo Continental

La guerra Lotto-Quick Step è totale, e Lecerf ne sa qualcosa

Quarto appuntamento con la rubrica Mondo Continental. In questa puntata: le novità dal ciclomercato italiano, il giovane belga William Junior Lecerf e la Terengganu Polygon, formazione di riferimento del ciclismo asiatico

01.03.2023 19:25

Diverse novità di ciclomercato hanno riguardato formazioni Continental nell’ultima settimana: la D’Amico-UM Tools sarà in gruppo anche nel 2023 con un roster di dodici corridori, equamente divisi tra confermati e nuovi. Rimangono in squadra Andrea Ghislanzoni, Matteo Laloni, Lorenzo Pellegrini, Simone Roganti, Nathan Sbabo e Mattia Viel, mentre le novità sono rappresentate da Alessandro Motti, proveniente dalla Carnovali-Rime, Angelo Colaiemma, Gabriele Cosma Rausa, Federico Di Mauro, Giannicola Di Nella e Riccardo Palumbo, tutti all’esordio nella categoria.

Anche altri due corridori italiani, entrambi provenienti dalla categoria Pro, hanno trovato una casa per il 2023: si tratta di Leonardo Marchiori, rimasto appiedato dal ridimensionamento della Drone Hopper, che ha firmato con la Work Service-Vitalcare-Dynatek, e di Edward Ravasi, che dopo sei stagioni da professionista, riparte dal Team Hrinkow Advarics, ambiziosa Continental austriaca. Salto in avanti, invece, per il promettente Alec Segaert, che lascia la Lotto Dstny Development per passare in prima squadra; la formazione belga ha deciso di anticipare questo salto, inizialmente previsto per luglio 2024.

Le Continental tra i big

Una delle due vittorie di Ethan Vernon al Tour du Rwanda 2023 © Soudal-Quick Step Devo Team

Nell’ultima settimana le Continental si sono messe in luce nelle corse a tappe, mentre hanno fatto più fatica nelle prove di un giorno.

I risultati migliori sono arrivati al Tour du Rwanda: oltre alla locale May Stars erano presenti al via le formazioni di sviluppo di Soudal-Quick Step ed EF Education, la tedesca Bike Aid, la cinese China Glory, l’estone Tartu2024 e la malese Terengganu Polygon, più alcuni corridori di compagini di terza divisione in gara con le loro nazionali. La squadra che ha raccolto di più è stata la Soudal-Quick Step Devo, che ha centrato il podio finale grazie al terzo posto di William Junior Lecerf, autore di una splendida prova che gli ha permesso anche di raccogliere quattro top ten di tappa e di indossare la maglia di leader per due giorni. I belgi hanno conquistato anche due vittorie di tappa con Ethan Vernon, ma il britannico è un corridore del ramo WorldTour mandato in prestito al team di sviluppo per la corsa africana.

Bilancio positivo anche per la Bike Aid, che piazza l’eritreo Dawit Yemane al settimo posto, mentre il ruandese Eric Muhoza ha vinto la speciale graduatoria riservata ai corridori di casa, nonostante un problema meccanico nell’ultima tappa lo abbia fatto precipitare dal sesto al quattordicesimo posto in classifica generale. Ultima tappa fatale anche per le ambizioni di classifica della Terengganu Polygon: sia Anatoly Budyak che Metkel Eyob erano in corsa per il successo finale, ma hanno vissuto un difficile ultimo giorno di gara, scivolando fuori dalla top ten e chiudendo rispettivamente all’undicesimo e al dodicesimo posto in classifica. Sia Budyak, nella terza frazione, che Eyob, nella quinta, hanno chiuso sul podio di giornata, ma non sono riusciti a conquistare quella vittoria parziale, che è sfuggita anche al loro compagno di squadra Jeroen Meijers, terzo nella seconda tappa.

Esperienza soddisfacente anche per la EF Education-NIPPO Development, con il sudafricano Marc Oliver Pritzen, che, pur non riuscendo ad essere competitivo nella generale, ha dato battaglia ogni giorno, aggiudicandosi la classifica dei GPM. Poca gloria per le altre Continental in gara, anche se, paradossalmente, la Global6, formazione neozelandese che non ha ancora esordito nel 2023, ha potuto festeggiare un successo di tappa: il sudafricano Callum Ormiston, in gara con la propria nazionale, ha vinto in solitaria la quinta frazione.

Le Continental hanno lanciato bei segnali anche in Spagna, dove si è disputato O Gran Camiño. Al via della corsa a tappe galiziana c’erano sei formazioni di terza divisione: la britannica Trinity Racing, le portoghesi AP Hotels & Resorts/Tavira/SC Farense, Efapel, Rádio Popular-Paredes-Boavista e Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua, oltre ovviamente alla spagnola Electro Hiper Europa. Il miglior esponente del ciclismo Continental è stato Lukas Nerurkar (Trinity Racing), che raggiunto una sorprendente sesta posizione finale, grazie alla quale ha vinto la classifica riservata ai giovani. I risultati del britannico, nei primi dieci in entrambi gli arrivi in salita, sono ancora più sorprendenti se consideriamo che si tratta di un ragazzo di soli diciannove anni. Ha fatto bene anche il suo compagno di squadra Max Walker, settimo nella crono finale e quindicesimo in classifica finale, mentre il miglior corridore delle Continental iberiche è stato, come alla Volta ao Algarve, Joaquim Silva (Efapel), che è riuscito a chiudere la corsa al nono posto.

I risultati della CIC U Nantes Atlantique e della St.Michel-Mavic-Auber 93, le due Continental impegnate nelle corse francesi del weekend, sono stati meno esaltanti. La prima ha fatto meglio alla Faun-Ardèche Classic, grazie al ventiquattresimo posto di Jordan Jegat, mentre la seconda si è presa una piccola rivincita alla Faun Drôme Classic, con il venticinquesimo posto di Nicolas Debeaumarché. In realtà Francesco Busatto ha fatto meglio del venticinquenne della St.Michel-Mavic-Auber 93, ma il giovane veneto della Circus-ReUz, vivaio della Intermarché-Circus-Wanty, ha potuto disputare la gara con la maglia della squadra WorldTour. Nonostante fosse prevista al via delle due prove, la Nice Métropole Côte d’Azur non ha partecipato a causa di un ritardo in un pagamento all’UCI necessario per partecipare alle gare ProSeries. Questo inconveniente costringerà la formazione francese a saltare anche il Trofeo Laigueglia e il GP Denain. Il problema è stato comunque risolto e la squadra sarà autorizzata a correre gare di questo livello dal 3 aprile.

Nessuna formazione di terza divisione è stata invitata alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, mentre ben sette hanno partecipato ad un’altra corsa belga, Le Samyn: alle locali Materiel-Velo.com e Tarteletto-Isorex si sono aggiunte la britannica AT85, la francese Go Sport-Roubaix Lille Métropole, la danese Leopard TOGT e le canadesi Ecoflo Chronos e XSpeed United. La Leopard TOGT è stata la Continental più efficace, con Andreas Stokbro decimo al traguardo e Tim Torn Teutenberg ventiseiesimo. Nel mezzo si è piazzato Samuel Leroux (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), mentre per le altre cinque compagini non c’è stata gloria.

La formazione danese ha raccolto ottimi risultati anche dalla prima prova della Coppa delle Nazioni di ciclismo su pista: Tobias Hansen ha vinto l’Omnium e ha fatto parte del quartetto danese che si è aggiudicato l’Inseguimento a Squadre insieme al compagno di squadra Robin Skivild, a Carl-Frederik Bévort (Uno-X Dare Development) e Rasmus Pedersen (CIC U Nantes Atlantique). Hanno portato a casa successi anche la Rad-Net Oßwald, con Roger Kluge e Theo Reinhardt che si sono confermati padroni della Madison due settimane dopo aver vinto il titolo europeo della specialità, e il Team Bridgestone, grazie al vincitore dell’Eliminazione Eiya Hashimoto.

Il corridore della settimana: William Junior Lecerf

William Junior Lecerf © Soudal-Quick Step Devo Team

William Junior Lecerf è stato uno dei grandi protagonisti del recente Tour du Rwanda, con quattro top ten di tappa e il terzo posto in una classifica generale che ha anche guidato per due giorni. Il risultato finale ha sicuramente il sapore della beffa per il ventenne, che è arrivato ad un solo secondo dal colpo grosso e ha finito per perdere anche la classifica riservata ai giovani, ma rappresenta anche un eccellente biglietto da visita per un ragazzo all’esordio in una corsa professionistica.

Molto attivo nel ciclocross nelle categorie giovanili, Lecerf scelse di abbandonare totalmente la specialità alla fine del biennio da junior, nonostante avesse ottenuto diverse vittorie.

Nel 2019 disputò diverse gare importanti come il Giro della Lunigiana e la Classique des Alpes e fu convocato in nazionale per disputare il Tour du Pays de Vaud, gara valida per la Coppa delle Nazioni Junior. Il suo secondo anno tra gli juniores, invece, fu rovinato dalla pandemia covid, che tagliò bruscamente il calendario, impedendo al belga di giocarsi al meglio le sue chance in vista del salto fra gli under 23.

Per il primo anno nella nuova categoria, Lecerf scelse di provare l’avventura all’estero, firmando con il CC Étupes: il CT della nazionale Carlo Bomans gli suggerì di andare in una squadra francese per poter disputare corse più adatte alle sue caratteristiche di scalatore e lui seguì il consiglio, sfruttando anche il fatto che non avrebbe avuto problemi con la lingua. Nel calendario nazionale transalpino ottenne un paio di podi, ma non riuscì a trovare la vittoria, mentre in nazionale conquistò la convocazione per l’Orlen Nations GP e per la Corsa della Pace, gare valide per la Coppa delle Nazioni under 23.

 Il 2022 è stato l’anno della svolta il corridore belga: ha firmato per una squadra importante come la Lotto Soudal Under 23 e ha ottenuto buoni risultati come il settimo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi U23 e il diciottesimo alla Corsa della Pace (vinta dal suo compagno di squadra Van Eetvelt). La corsa che lo ha rivelato come uno dei corridori più interessanti del panorama giovanile è stata il Giro d’Italia Giovani Under 23, in cui è stato sesto e terzo nelle due tappe più dure e ha chiuso al quarto posto in classifica generale. In seguito è stato convocato dalla sua nazionale per disputare il Tour de l’Avenir, in cui ha corso in appoggio a Cian Uijtdebroeks, poi vincitore della corsa. Dal 1° settembre l’UCI lo ha registrato nella Leopard, ma Lecerf non ha disputato alcuna gara UCI con la formazione lussemburghese e da quest’anno corre per la Soudal-Quick Step Devo.

Può sembrare strano che un corridore che è arrivato quarto in una corsa importante come il Giro d’Italia Under 23 si ritrovi a cambiare squadra durante la stagione per un motivo diverso dal salto tra i professionisti e, effettivamente, ciò che è accaduto a Lecerf ha dell’incredibile. Alla vigilia del Tour de l’Avenir è stato di fatto licenziato dalla Lotto Soudal Under 23, che ha preteso anche la restituzione di quasi tutto l’equipaggiamento. Il giovane belga si è ritrovato in possesso di una sola bici da allenamento con la corsa più importante dell’anno alle porte.

Il motivo di questa burrascosa separazione è stato la firma del contratto per il 2023 con la Soudal-Quick Step Devo, vivaio della formazione WorldTour diretta da Patrick Lefevere, che in vista di questa stagione aveva già scippato ai rivali lo sponsor Soudal. Il team manager della Lotto Kurt Van De Wouwer ha parlato di una grande mancanza di rispetto da parte del giovane corridore, che non avrebbe risposto alle chiamate della squadra che voleva negoziare un nuovo contratto.

Dal canto suo il padre di Lecerf ha raccontato una versione diversa, secondo cui il figlio non aveva ricevuto notizie dalla Lotto per lungo tempo e avvertiva una mancanza di fiducia nei suoi confronti, mentre Lefevere e la Quick Step si erano mostrati molto più interessati e decisi ad assicurarsi le sue prestazioni. Ovviamente solo i diretti interessati sanno quale sia la verità, ma una certezza c’è: visto l’inizio di stagione del ventenne belga, si capisce bene perché entrambe le squadre volessero a tutti i costi un talento che sembra avere davanti a sé un futuro molto luminoso.

La squadra della settimana: Terengganu Polygon

La Terengganu Polygon in azione © Terengganu Polygon

Nel 1996 con la creazione del Tour de Langkawi, la Malesia è diventata uno dei paesi di riferimento del ciclismo in Asia e, anche se in ventisei edizioni nessun corridore locale ha mai lottato per la vittoria (il miglior piazzamento è tuttora il diciannovesimo posto ottenuto da Muhammad Adiq Husaine Othman), si può dire che il movimento nazionale è cresciuto molto. Nel 2005, per la prima volta una formazione malese, la Proton T-Bikes, si è affiliata all’UCI come Continental, mentre due anni dopo è nata la Letua, che ha potuto contare nel 2009 addirittura sull’apporto di Jaan Kirsipuu e che, nello stesso anno, è diventata la prima squadra locale a vincere una tappa al Tour de Langkawi, grazie all’indonesiano Samai Samai.

Nel 2010 lo sprinter Anuar Manan, che all’epoca correva con i coreani della Geumsan Ginseng Asia, diventò il primo malese ad aggiudicarsi una frazione della principale corsa di casa. Nel 2011 la Letua, che avrebbe chiuso a fine stagione, centrò un podio finale (poi sparito dagli almanacchi, dato che il colombiano Libardo Niño concluse la corsa al secondo posto, ma fu in seguito squalificato per doping e i suoi risultati vennero cancellati) e fece la sua comparsa in gruppo una compagine destinata a scrivere la storia del ciclismo asiatico: la Terengganu.

Sponsorizzata dall’omonimo sultanato, la squadra si è affermata sia al Tour de Langkawi, arrivando al successo finale nel 2018 con il russo Artem Ovechkin e portando il corridore locale Mohd Harrif Saleh a vincere ben tre tappe tra il 2019 e il 2020, sia a livello internazionale, con diverse vittorie tra resto dell’Asia, Africa ed Europa. Nelle ultime quattro stagioni, inoltre, ha vinto per tre volte la classifica a squadre dell’UCI Asia Tour. Negli ultimi due anni, nel mese di gennaio, è stato possibile vedere in diretta streaming su Facebook la presentazione ufficiale della formazione malese, che, in questo modo, ha incrementato ulteriormente l’aspetto della comunicazione, già trattato con grande cura prima dell’arrivo di Polygon come co-sponsor.

Il roster 2023 è composto da sedici corridori, sette dei quali sono stranieri. Il corridore più noto, in squadra dal 2019, è l’algerino Youcef Reguigui, che in carriera ha vinto ventisette corse UCI, tra cui spiccano la classifica del Tour de Langkawi 2015 e la prova in linea degli African Games 2019. Il trentatreenne ha corso tra i professionisti dal 2013 al 2017, arrivando anche al WorldTour con la Dimension Data. Nel 2012 vinse anche una corsa in Italia, una tappa del Toscana Terra di Ciclismo, prova valida per la Coppa delle Nazioni Under 23.

Anche un altro corridore ha corso in passato tra i professionisti: si tratta del neerlandese Jeroen Meijers, che ha vestito la maglia della Roompot-Nederlandse Loterij nel biennio 2017-2018. In seguito ha provato, con ottimi risultati, l’avventura in Cina, prima di arrivare alla Terengganu nel 2021. Non ha mai corso tra i professionisti, ma Anatoliy Budyak è senz’altro uno dei leader della squadra: nel 2021 ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo, mentre lo scorso anno si è guadagnato i titoli dei giornali per essere stato il primo ucraino a vincere una corsa, una tappa del Tour du Rwanda, dopo lo scoppio della guerra tra il suo paese e la Russia. Il messaggio di pace che lanciò nelle interviste è purtroppo rimasto inascoltato.

L’eritreo Metkel Eyob è stato stagista nel WorldTour, alla Dimension Data, sia nel 2016 che nel 2017, ma non è mai riuscito a guadagnarsi un contratto da professionista. Dal 2018 corre con la Terengganu e si è distinto per una grande regolarità di risultati, anche se le vittorie sono state poche. Un altro dei corridori importanti è il mongolo Jambaljamts Sainbayar, vincitore di cinque corse negli ultimi due anni. Il ventiseienne si è fatto conoscere al grande pubblico con una bella fuga nella prova in linea dei Campionati del Mondo 2021. Un suo approdo fra i professionisti farebbe la storia, visto che nessun suo connazionale è mai arrivato ai massimi livelli.

Completano la lista degli stranieri due corridori arrivati nell’ultima sessione di ciclomercato: l’irlandese Jesse Ewart e l’indonesiano Aiman Cahyadi. Ewart, 28 anni, ha corso fino ai primi mesi del 2021 come australiano e proviene dalla Bike Aid. Conosce bene il ciclismo malese, avendo corso dal 2018 al 2021 con il Team Sapura. Anche Cahyadi, 29 anni, ha corso in passato con il Team Sapura. Campione nazionale indonesiano in carica, lo scorso anno ha corso con la MULA, formazione del suo paese.

I corridori malesi del roster sono nove e il più famoso è sicuramente Mohd Harrif Saleh. Il trentaquattrenne si è guadagnato lo status di leggenda locale, con le tre vittorie di tappa al Tour de Langkawi. Velocista puro, è in squadra sin dalla fondazione e nel 2022 ha dimostrato di essere ancora in grande forma, con tre successi all’attivo. Come Saleh anche Mohd Shahrul Mat Amin e Nur Amirul Fakhruddin Mazuki sono in squadra dal 2011: il primo, trentatré anni, ha vinto i titoli nazionali 2011 e 2013 e una frazione del Tour de Taiwan 2013; il secondo, trentuno anni, si è laureato campione malese nel 2015 e nel 2019.

In squadra dal 2018, il ventottenne Irwandie Lakasek ha raccolto tanti piazzamenti, ma è ancora a caccia del primo successo UCI. Non ha ancora vinto nemmeno il ventitreenne Wan Abdul Rahman Hamdan, alla Terengganu dal 2020, che ha dimostrato di voler invertire subito la tendenza e ha già ottenuto due top five nella prima parte del 2023. Muhammad Nur Aiman Mohd Zariff si è, invece, imposto nella prova in linea dei South East Asian Games dello scorso anno; il venticinquenne si è fatto valere anche al Tour de Langkawi, dove ha conquistato la classifica dei GPM. Completano il roster tre corridori arrivati in squadra quest’anno: Zuladri Amin Zulkurnain è un cavallo di ritorno (aveva già corso con la Terengganu nel 2018 e nel 2019), mentre i giovani Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim e Zhe Yie Kee sono all’esordio nella categoria Continental.

In questi giorni la squadra avrebbe dovuto prendere parte al Jelajah Malaysia, ma la corsa è stata rinviata a maggio. Secondo il calendario di gare annunciato ad inizio stagione, la Terengganu dovrebbe ripartire dal Tour de Taiwan, a metà marzo, ma è probabile che, grazie alla presenza in squadra di Reguigui, il rientro avvenga al Tour d’Algérie, che inizierà fra meno di una settimana.

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