
La moglie di Vingegaard sulla strategia della Visma: "Serve sostegno totale per Jonas"
Trine Marie Hansen ha rilasciato una lunga intervista, in cui ha messo in dubbio la strategia della Visma - Lease a Bike: "Troppe ambizioni"
La moglie di Jonas Vingegaard, Trine Marie Hansen, 39 anni, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano danese Politiken.dk, in cui ha criticato la strategia del team del marito, che avrebbe “troppe ambizioni” e poca attenzione per il suo leader.
Trine Marie Vingegaard Hansen parla dell'obiettivo del marito di vincere il Tour de France: «Per il team non dovrebbero esserci altri obiettivi in parallelo»

La moglie di Jonas Vingegaard, con cui è convolato a nozze nel 2023 e ha avuto due bambini, Frida e Hugo Vingegaard Hansen, ha spiegato le sue preoccupazioni a Politiken, esprimendosi apertamente sul percorso di preparazione del marito in vista del Tour de France e sollevando dubbi sul fatto che il danese sia davvero l’unico leader designato dalla Visma - Lease a Bike. “Spero che riceva il pieno supporto del team, senza che ci siano altri obiettivi in parallelo”, ha dichiarato Trine Marie Hansen. "Solo così può davvero avere una chance concreta di vincere. Se ti concentri anche su vittorie di tappa per altri corridori, allora togli risorse e attenzioni a Jonas. Basta guardare a Tadej Pogačar: quando partecipa a una corsa, nessuno mette in discussione la sua leadership. Ognuno sa qual è il suo ruolo, ed è fondamentale.”
Hansen, che è anche la manager di Jonas Vingegaard, ha inoltre criticato la quantità di ritiri in altura programmati dal team. Questi ritiri costringono lei e i bambini a spostarsi spesso per poter rimanere vicini a Vingegaard, che secondo la moglie è sottoposto a un eccessivo stress fisico e mentale. "Per rendere al massimo, Jonas ha bisogno di ricaricare le energie. È vero che il team punta tutto sulla vittoria al Tour e organizza lunghe sessioni in altura per prepararlo al meglio. Ma per lui non è rigenerante stare tre settimane lontano, isolato con la squadra. Preferirebbe essere a casa, in Danimarca, con noi”, ha spiegato la manager. “Se non può stare lì, allora serve comunque un luogo dove possiamo essere insieme e sentirci liberi. Lui non è come molti altri corridori: ha bisogno del contatto con la famiglia per ritrovare se stesso.”
Niermann sulle parole di Hansen: «C'è piena sintonia con Jonas e la sua famiglia»
Parlando con i giornalisti dopo la seconda tappa del Tour de France, a Boulogne-sur-Mer, il direttore sportivo di Visma - Lease a Bike, Grischa Niermann, ha commentato l'intervista di Hansen: “Bisognerebbe chiedere direttamente a lei, naturalmente, ma credo che sia stato tutto un po’ ingigantito. Abbiamo un ottimo rapporto di lavoro con Jonas, ma anche con Trine. Ogni decisione viene condivisa. Ad esempio, lo scorso inverno abbiamo deciso insieme che Jonas non avrebbe partecipato al ritiro in altura a febbraio e sarebbe rimasto con la famiglia.”
Riguardo ai sacrifici di Vingegaard, Niermann ha aggiunto: “Sappiamo tutti che servono dei sacrifici e Jonas lo sa meglio di chiunque altro. Si è allenato molto lontano da casa, ma è anche per questo che oggi è in questa forma. Per me, alcune cose sono state prese fuori contesto. Non sono preoccupato. Il rapporto con Jonas e la sua famiglia è solido. La preparazione che ha fatto lo ha portato al livello in cui si trova ora.”
Vingegaard sui commenti della moglie: «Trine mi sostiene al 100%, vuole solo il meglio per me»
Jonas Vingegaard, al termine della seconda tappa, ha dichiarato ai microfoni di TV2 Sport che sua moglie lo sostiene "al 100% e farà di tutto per aiutarmi a rendere al meglio. Vuole solo il meglio per me”.
Il 28enne danese ha ammesso di non aver letto direttamente l’intervista di Hansen, ma ha comunque deciso di commentare alcune frasi che gli sono state riferite, come quella secondo cui sarebbe troppo spesso lontano da casa: “Certo, durante l’anno ci sono molti camp e ritiri in quota, quindi la vita familiare ne risente. Ma continuo a correre e non ho ancora avuto un burnout”.