Israel-Premier Tech a rischio esclusione da tutte le classiche italiane di fine stagione ©Jay Perreault via IG
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Premier Tech verso Alpecin, la ex Israel avrà licenza svizzera nel 2026

Il team di Sylvan Adams cambierà nome e nazionalità, mentre Premier Tech è pronta a unirsi alla Alpecin per sostituire Deceuninck dal 2026

Il nome Israel-Premier Tech scomparirà dal gruppo nel 2026, ma la squadra continuerà a esistere con una nuova identità e, con ogni probabilità, con una licenza svizzera. A riferirlo è Ciro Scognamiglio de La Gazzetta dello Sport, che ha confermato le voci già circolate nelle scorse settimane sul futuro del team di Sylvan Adams.

Si chiude così una fase complessa nella storia della formazione israeliana, nata undici anni fa come Israel Cycling Academy con l’obiettivo di sviluppare talenti da paesi non tradizionali del ciclismo. Negli ultimi anni, la squadra aveva conquistato visibilità e risultati — inclusa una vittoria di tappa al Tour de France — ma anche dovuto affrontare una crescente pressione legata alla sua identità politica e alle tensioni internazionali.

La decisione di cambiare nome e simboli era stata annunciata a inizio ottobre, con un comunicato in cui la squadra sottolineava la necessità di “andare oltre l’attuale identità israeliana” per garantire un futuro sportivo sostenibile. Nella stessa nota, Adams aveva reso noto il proprio passo indietro dal ruolo operativo per concentrarsi sul suo nuovo incarico di presidente del World Jewish Congress.

Premier Tech lascia e guarda verso Alpecin

La svolta nel progetto ha però avuto effetti immediati sul fronte delle sponsorizzazioni. Prima Factor, fornitore delle biciclette, aveva comunicato che non avrebbe proseguito la collaborazione senza un cambio di nome e bandiera. Poi, a novembre, è arrivato l’annuncio di Premier Tech, che ha messo fine alla partnership dopo quattro anni di co-titolarità, spiegando la decisione con “una revisione delle proprie priorità” e con il “profondo cambiamento dell’identità della squadra”.

Secondo quanto riportato dal giornalista della Gazzetta dello Sport, Premier Tech non abbandonerà però il ciclismo: le fonti interne indicano come opzione più probabile un passaggio alla Alpecin, la squadra di Mathieu van der Poel e Jasper Philipsen. Il team belga, gestito dai fratelli Philip e Christoph Roodhooft, perderà infatti nel 2026 lo sponsor Deceuninck e si troverebbe alla ricerca di un nuovo partner principale.

Mathieu van der Poel con la divisa commemorativa per i 60 anni del primo podio del nonno Poulidor ©Kalas Sportswear via IG
Mathieu van der Poel con la divisa commemorativa per i 60 anni del primo podio del nonno Poulidor ©Kalas Sportswear via IG

 

L’accordo con Premier Tech, se confermato, garantirebbe continuità e una solida presenza nordamericana all’interno del progetto.

Il futuro della squadra: licenza svizzera e nuovo nome

Nel frattempo, la struttura sportiva guidata da Kjell Carlström lavora per mantenere la posizione nel WorldTour per il triennio 2026-2028. In una comunicazione interna trapelata a inizio novembre, il manager finlandese ha assicurato corridori e staff che “la preparazione per la nuova stagione prosegue regolarmente” e che “sono in corso colloqui con diversi potenziali partner e sponsor”.

L’obiettivo è quello di presentare il nuovo nome e la nuova identità del team entro la fine dell’anno, insieme ai dettagli sulla futura licenza, che secondo le informazioni raccolte dovrebbe essere registrata in Svizzera.

Nonostante il periodo turbolento e la perdita di due sponsor chiave, la squadra si dice fiduciosa di poter proseguire nel solco del progetto originario — “sviluppare talenti da tutto il mondo” — lasciandosi alle spalle un nome e un simbolo divenuti ormai insostenibili nel contesto sportivo internazionale.

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