Il particolare della bicicletta Factor con cui Jake Stewart ha vinto la quinta tappa al Critérium du Dauphiné © Getty Images
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Le nuove regole tecniche dell’UCI per il 2026: cosa cambia nel ciclismo professionistico

Dal 2026, nuove regole UCI su ruote, manubri, forcelle e caschi: più sicurezza e uniformità, meno libertà per design estremi e soluzioni troppo aerodinamiche

Il Comitato Direttivo dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI), riunito ad Arzon, in Francia, ha approvato il calendario del WorldTour maschile e femminile del 2026, di cui abbiamo già scritto, e introdotto una serie di novità regolamentari destinate a influire sia sullo svolgimento delle gare che sull’equipaggiamento tecnico

A partire dal 2026 infatti, entreranno in vigore nuove specifiche per le biciclette da strada, per allinearsi ai progressi tecnologici senza trascurare sicurezza e uniformità. Le modifiche, già previste da tempo, sono ora ufficiali.

Cosa cambia dal 2026:

Altezza massima del cerchio

Per le gare con partenza in linea, verrà introdotto un limite massimo di 65 mm per l’altezza del cerchio. La misura punta a uniformare le caratteristiche aerodinamiche delle ruote, per porre un limite alla velocità di punta e alla rigidità del mezzo. 

Larghezza minima del manubrio

Il manubrio dovrà avere una larghezza minima di 400 mm (misurata da esterno a esterno) e ci dovranno essere almeno 320 mm tra le leve dei freni.
Questa regola ha sollevato alcune critiche: l’UCI la giustifica in nome della sicurezza, ma secondo voci autorevoli, come l’ex direttore sportivo Beppe Martinelli, il limite potrebbe penalizzare i corridori più minuti e coloro che hanno fatto del manubrio stretto un vantaggio tecnico. Secondo Martinelli, le cadute sono più spesso dovute a strade pericolose o all’aumento delle velocità, più che alla larghezza del manubrio. 

Larghezza interna della forcella

Vengono introdotti nuovi limiti anche per la larghezza interna delle forcelle: 115 mm all’anteriore e 145 mm al posteriore. Anche in questo caso, l’intento è quello di rendere più coerente e omogenea la configurazione tecnica dei mezzi, oltre a riducendo l’ingombro e i potenziali rischi in caso di contatto. Non vedremo dunque una corsa ad allargare la forcella, come nella nuova Factor proposta al Delfinato dalla Free Palestine, con cui Jake Stewart ha vinto la tappa di Mâcon.

Nuove regole sui caschi:

Nelle corse in linea saranno vietati i caschi troppo aerodinamici o fuori standard. Resteranno invece ammessi nelle prove contro il tempo. Alcuni osservatori hanno accolto positivamente questa scelta, giudicandola non solo coerente con le esigenze tecniche, ma anche più gradevole dal punto di vista estetico.

Il casco utilizzato dal Team Visma | Lease a Bike nella cronometro della Tirreno-Adriatico 2024 © Team Visma | Lease a Bike
Il casco utilizzato dal Team Visma | Lease a Bike nella cronometro della Tirreno-Adriatico 2024 © Team Visma | Lease a Bike

L’UCI ha annunciato che entro fine giugno verrà pubblicata una dichiarazione specifica sulla sicurezza, in collaborazione con l’ente SafeR. Nel frattempo, si continuerà a monitorare l’impatto delle innovazioni tecniche: altri elementi di design all’avanguardia, come le bici con forcelle molto ampie simili a quelle da pista (come la Factor usata da Jake Stewart), potrebbero in futuro essere oggetto di valutazioni più approfondite o anche di limitazioni, anche se per ora non sono state prese decisioni definitive.

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