Wout van Aert e Christophe Laporte dopo la Gand-Wevelgem di domenica © Gent-Wevelgem
Professionisti

Dieci arrivi in parata da ricordare

L'ultimo della serie l'abbiamo visto domenica alla Gand-Wevelgem, ma negli ultimi anni si moltiplicano gli epiloghi "tutti in famiglia". Una carrellata dalle iconiche triplette Gewiss e Mapei degli anni '90 al dominio Jumbo odierno

29.03.2023 21:10

Solitamente il ciclismo è uno sport in cui la strada decide se un atleta è meritevole di vincere una gara ma sempre più spesso negli ultimi anni i tifosi stanno assistendo a prove di forza di squadra coronate da arrivi in parata di due o tre compagni tra abbracci e pacche sulle spalle. L'ultima volta è successo domenica alla Gent-Wevelgem, in Belgio, dove Wout van Aert ha concesso la vittoria al suo fido scudiero Christophe Laporte riconoscendogli un ruolo di grande importanza nel Team Jumbo-Visma e mostrando di credere nello spirito di squadra proprio in vista del Giro delle Fiandre.

Ma i tifosi si saranno divertiti? Con un ciclismo che vede sempre più corridori forti concentrati in pochissime squadre, e col conseguente moltiplicarsi di questo tipo di epiloghi, la domanda che ci si pone è: questo rappresenta un bene per lo spettacolo e per il ciclismo in generale?

Nell'attesa che qualcuno (l'UCI?) pensi eventualmente a cercare una possibile soluzione, magari un salary cap per impedire che tutti i corridori più forti siano concentrati nelle squadre più ricche e non vedere atleti che potrebbero fare i capitani in altri team fare da gregari per il Pogacar o il Vingegaard di turno, ripercorriamo dieci celebri arrivi in parata degli ultimi 30 anni, partendo dalla Freccia Vallone 1994 fino ad arrivare al Giro di Slovenia 2022.

Freccia Vallone 1994

Moreno Argentin, Giorgio Furlan e - un po' staccato - Evgenij Berzin saranno i primi tre all'arrivo della Freccia Vallone 1994 © DeRosa.it

Il 20 aprile 1994 si corse la 58esima edizione della Freccia Vallone, una corsa passata alla storia per il podio totalmente monopolizzato dalla squadra italiana Gewiss-Ballan; a rendere ancora più clamorosa la prova di forza della squadra fu il fatto che i tre corridori avevano staccato gli avversari ancora prima di iniziare il Muro di Huy. Vinse Moreno Argentin scortato da Giorgio Furlan con terzo, leggermente staccato, Evgenij Berzin.

Parigi-Roubaix 1996

Johan Museeuw, Gianluca Bortolami e Andrea Tafi primo, secondo e terzo alla Parigi-Roubaix 1996 © Reuters

Il 14 aprile 1996 si corse la 94esima edizione della Parigi-Roubaix e in questo caso a riempire tutti i gradini del podio fu la squadra italiana Mapei-GB; il direttore sportivo Patrick Lefevere, in collegamento telefonico con il patron Giorgio Squinzi, ricevette e quindi impartì l’ordine di scuderia di far vincere Johan Museeuw davanti a Gianluca Bartolami e Andrea Tafi con quest’ultimo restio a seguire l’ammiraglia che fu ripreso in diretta televisiva dal compagno Bartolami. Resta probabilmente il più iconico arrivo in parata della storia del ciclismo.

Giro d’Italia 2007, tappa 17

Gilberto Simoni e Leonardo Piepoli dominano lo Zoncolan al Giro 2007 © Giro d'Italia

Il 30 marzo 2007 si corse la 17esima tappa del Giro d’Italia con arrivo sul Monte Zoncolan dal versante di Ovaro; la fuga di giornata fu ripresa sull’ultima salita dal terzetto formato dalla coppia Saunier Duval Gilberto Simoni-Leonardo Piepoli e dal sorprendente 22enne Andy Schleck (Team CSC); il lussemburghese alzò bandiera bianca nell'ultimo chilometro consentendo ai due compagni di squadra l’arrivo in parata con il capitano Simoni davanti al gregario Piepoli.

Giro d’Italia 2018, tappa 6

Esteban Chaves vince la tappa, Simon Yates conquista la maglia rosa: Etna 2018 © Giro d'Italia

Il 10 maggio 2018 si corse la sesta tappa del Giro d’Italia che prevedeva il primo arrivo in salita di quell'edizione, sull’Etna, e si assistette alla più classica spartizione tappa-maglia ma questa volta tra due compagni di squadra della Mitchelton-Scott, con Esteban Chaves vincitore di giornata e Simon Yates nuova maglia rosa; il colombiano si era inserito nella fuga del mattino e ai -5 dal traguardo staccò i compagni di avventura mentre ai -2 dal gruppo attaccò il compagno che lo riprese ai 500 metri e giunse con lui al traguardo.

Tour de France 2020 tappa 18

Tour 2020, Richard Carapaz officia, Michal Kwiatkowski si prende la vittoria a La Roche-sur-Foron © Velon

Il 17 settembre 2020 si corse la 18esima tappa del Tour de France con arrivo a La Roche-sur-Foron: partì inizialmente una fuga di trentadue uomini di cui facevano parte la maglia a pois Richard Carapaz e il compagno Michal Kwiatkowski della INEOS Grenadiers, i due staccarono Nicolas Edet e Pello Bilbao, ultimi a resistere, prima dell’ultima salita e arrivarono abbracciati sul traguardo con il polacco che tornò alla vittoria dopo due anni (l’ultima sua vittoria era stata la classifica generale del Giro di Polonia 2018), un premio che di fatto la squadra volle riconoscergli per ringraziarlo del grande lavoro di gregariato nel corso delle stagioni.

Giro dei Paesi Baschi 2021, tappa 5

Giorno di festa per Josef Cerny e Mikkel Honoré al Giro dei Paesi Baschi 2021 © Deceuninck-Quick Step - Getty Images

Il 9 aprile 2021 si corse la quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi che vide la Deceuninck-Quick Step sugli scudi: il percorso era adatto ai velocisti resistenti con soli tre brevi GPM lontani dal traguardo ma il gruppo sbagliò i calcoli e Mikkel Honoré arrivò abbracciato al compagno Josef Cerny (e davanti a lui si prese il successo di tappa) mentre Daryl Impey, quarto a 28”, regolò il gruppo dei migliori.

Parigi-Nizza 2022, tappa 1

Wout van Aert, il vincitore Christophe Laporte e Primoz Roglic: inizio di Parigi-Nizza 2022 col botto per la Jumbo-Visma © A.S.O.

Il 6 marzo 2022 la Parigi-Nizza iniziò con una tappa che mostrò al mondo intero un’incredibile prova di forza della Jumbo-Visma; sulla seconda salita di giornata, la Cotè de Breuil-Bois-Robert, lo slovacco Primoz Roglic, il francese Christophe Laporte e il belga Wout van Aert staccarono tutto il gruppo involandosi verso il traguardo e qui i due capitani della squadra decisero di far vincere il loro compagno che diventò anche il primo leader della corsa.

E3 Harelbeke 2022

Wout van Aert e Christophe Laporte: anche nelle classiche fiamminghe c'è modo di festeggiare insieme in casa Jumbo-Visma © E3 Harelbeke

Il 25 marzo 2022 si corse la 64esima edizione della E3 Harelbeke e si assistette al secondo show in neanche un mese da parte della Jumbo-Visma con protagonisti sempre Laporte e Van Aert, ma questa volta con un epilogo differente; quando mancavano 43 km al traguardo, il belga diede una sgasata sul Paterberg e solamente il compagno Christophe riuscì a restargli a ruota; a quel punto fu una cronometro di coppia fino all’arrivo, dove ad alzare le braccia al cielo fu il belga.

Giro del Delfinato 2022, tappa 8

Primoz Roglic e Jonas Vingegaard, al Delfinato 2022 prove generali di affiatamento in vista di un memorabile Tour © A.S.O.

Il 12 giugno 2022 si corse l’ottava e ultima tappa del Giro del Delfinato che vide l’ennesima prova di strapotere fisico e tattico della Jumbo-Visma; diversi gli interpreti e il contesto ma il risultato fu simile ai freschi precedenti. Sull’ultima salita di giornata prima Steven Kruijswijk e poi Jonas Vingegaard distrussero il gruppo e quando mancavano pochi chilometri all’arrivo con il danese restò solamente il suo capitano Primoz Roglic con Ben O’Connor della AG2R Citroën ultimo ad arrendersi. Sul traguardo lo sloveno ormai padrone della generale concesse al suo ultimo uomo di passare per primo sotto la linea di arrivo.

Giro di Slovenia 2022, tappa 4

Per Rafal Majka e Tadej Pogacar fuori programma a morra cinese in Slovenia... © Tour de Slovenie

Il 18 giugno 2022 si corse la quarta tappa del Giro di Slovenia con arrivo a Velika Planina e qui si assistette al dominio della UAE Emirates con Rafa Majka e Tadej Pogacar che staccarono nel finale i rivali per poi giocarsi la vittoria a morra cinese con il polacco che si prese la vittoria grazie alla carta che agguantò il sasso dello sloveno per poi tagliare il traguardo mano nella mano.

Criterium du Dauphiné 2023 - Analisi del percorso
Ogni piccolo Fiandre è una piccola gioia (anche se mancano i big)