Professionisti

Le squadre 2022: Lotto Soudal

24.02.2022 23:15

Caleb Ewan promette le vittorie, il mitico Philippe Gilbert si avvia al fine carriera, e intorno a loro fioriscono giovani interessanti. Il punto sarà fare abbastanza risultati per restare nel World Tour


Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 squadre World Tour 2022, è il momento della Lotto Soudal. Fondata nel 1985 da Walter Godefroot e Patrick Lefevere, è sempre stata al centro dell'universo ciclistico e nel palmares vanta una miriade di successi importanti, tra cui quelli conquistati da Philippe Gilbert nel suo leggendario 2011. Nel World Tour dall'anno zero, cioè proprio il 2011, la compagine gestita dal general manager John Lelangue è chiamata ad una grande annata per salvare il posto al piano di sopra e non retrocedere tra le professional, dopo un 2021 deludente sotto (quasi) ogni punto di vista. Dal 2023, inoltre, il secondo sponsor Soudal lascerà la formazione e si unirà al team di Lefevere, la Quick-Step, ma il TM ha fatto sapere di non essere preoccupato e che una nuova partnership verrà annunciata entro fine stagione.

La base è naturalmente belga e la squadra presta grande attenzione ai prospetti fiamminghi da lanciare tra i professionisti, facendoli crescere, a volte, nel proprio vivaio, la Lotto Soudal U23. Nella scorsa stagione sono stati proprio i giovani e arrembanti belgi a mettersi in mostra, procurando le gioie maggiori alla squadra, tradita in parte dai capitani. Caleb Ewan, il velocista designato che puntava alla tripletta nei grandi giri, dopo aver messo in cascina due tappe al Giro, è caduto nella terza frazione del Tour ed è stato costretto al ritiro, lasciando la formazione senza una guida. Brent Van Moer, già messosi in luce tra Delfinato, dove ottenne vittoria di tappa e maglia gialla provvisoria, e Ronde Van Limburg, corsa in cui era al comando in solitaria fino alla flamme rouge prima di perderla in maniera rocambolesca sbagliando strada all'interno dell'ultimo chilometro, ha sfiorato il colpo di mano nella sesta frazione, con la più classica delle sue azioni: fuga dalla partenza e strenua resistenza al ritmo del gruppo, rientrato su di lui a poche centinaia di metri dal traguardo. Altre gioie da segnalare provenienti da Benelux Tour, sempre Ewan, e Giro di Svizzera, stavolta con Andreas Kron.

Nel 2021, tuttavia, a fare scalpore non sono state le vittorie, ma due piazzamenti in classiche di prestigio: il secondo posto di Ewan alla Milano-Sanremo, giunta per mezzo di una prestazione maiuscola, e soprattutto la seconda piazza di Florian Vermeersch al termine della Parigi-Roubaix più dura degli ultimi vent'anni, vissuta tutta all'avanscoperta dal giovanissimo fiammingo ex-ciclocrossista.

IL MERCATO


In questo inverno la Lotto Soudal non ha cercato tanto colpi mirabolanti quanto di lavorare sui propri atleti per farli esprimere al loro meglio. L'inizio di stagione, segnato da ben cinque successi provenienti da quattro corridori diversi, conferma e certifica il lavoro svolto da organico e staff nei mesi di stacco, facendo presupporre un ritorno in grande stile del team fiammingo. Gli innesti sono stati sei, equilibrati da altrettante cessioni, quasi tutte pesanti; Stefano Oldani si è trasferito in Alpecin (e andrà tenuto d'occhio), John Degenkolb cercherà la rinascita alla DSM, Tosh Van Der Sande è passato alla Jumbo, Kobe Goossens e Gerben Thijssen si sono accasati alla Intermarché. Infine il polacco Tomasz Marczynski ha appeso la bici al chiodo.
Chi è arrivato: Cédric Beullens dalla Sport Vlaanderen, discreto passista veloce, Michael Schwarzmann e Rüdiger Selig (ex Bora-Hansgrohe), i quali si uniranno al treno dello sprinter Ewan e l'australiano Jarrad Drizners, anch'egli dotato di un buono spunto veloce, giunto dalla squadra giovanile Hagens Berman gestita da Axel Merckx, figlio di Eddy. Ultimi nell'ordine, ma primi per importanza, Victor Campenaerts (dalla Qhubeka), tornato all'ovile dopo la recente metamorfosi da cronoman puro a uomo da classiche, e Arnaud De Lie, proveniente dal Development Team e già vincitore in questo 2022 del Trofeo Palma. De Lie, classe 2002, per caratteristiche ricorda il suo connazionale Jasper Philipsen: velocissimo in volata e in grado di resistere sui muri fiamminghi e le coté ardennesi.

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Cédric Beullens (Bel, 1996)
Victor Campenaerts (Bel, 1991)
Filippo Conca (Ita, 1998)
Steff Cras (Bel, 1996)
Jasper De Buyst (Bel, 1993)
Thomas De Gendt (Bel, 1986)
Arnaud De Lie (Bel, 2002)
Jarrad Drizners (Aus, 1999)
Caleb Ewan (Aus, 1994)
Frederik Frison (Bel, 1992)
Philippe Gilbert (Bel, 1982)
Sébastien Grignard (Bel, 1999)
Matthew Holmes (Gbr, 1993)
Roger Kluge (Ger, 1986)
Andreas Kron (Dan, 1998)
Kamil Malecki (Pol, 1996)
Sylvain Moniquet (Bel, 1999)
Michael Schwarzmann (Ger, 1991)
Rüdiger Selig (Ger, 1989)
Harry Sweeny (Aus, 1998)
Maxim Van Gils (Bel, 1999)
Brent Van Moer (Bel, 1998)
Harm Vanhoucke (Bel, 1997)
Florian Vermeersch (Bel, 1999)
Viktor Verschaeve (Bel, 1998)
Viktor Vervloesem (Bel, 2000)
Tim Wellens (Bel, 1991)
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L'ANALISI


Harm Vanhoucke


CORSE A TAPPE: Non di certo il piatto forte dei belgi, i quali, però, sono leggermente cresciuti sotto questo aspetto mettendo già a referto un primo successo. Il punto di riferimento potrebbe diventare quel Maxim Van Gils, indirizzato come punta al Giro d'Italia, che tanto ha fatto parlar di sé con l'exploit nella tappa regina del Saudi Tour, grazie al quale si è aggiudicato anche la generale. A ruota, altri nomi nuovi da seguire sono quelli degli scalatori belgi Sylvain Moniquet, Harm Vanhoucke, Viktor Verschaeve e soprattutto Xander Vervloesem, vincitore della Ronde del'Isard nel 2020. Meritevoli delle residue speranze e curiosità Filippo Conca e Matthew Holmes, colui che due anni fa spezzò la striscia vincente di Richie Porte a Willunga Hill. Infine, per le corse che non dovessero presentare una massiva presenza di salite, Tim Wellens è un corridore sempre capace di piazzarsi e vincere se messo nelle condizioni ideali (Tirreno e Benelux Tour i suoi canonici obiettivi).

Caleb Ewan


VOLATE: E qui la Lotto si diverte. Si diverte perché ha tra le proprie fila l'uomo più veloce del gruppo, il più esplosivo, colui che in volata raggiunge i picchi più alti di velocità: Caleb Ewan. L'australiano, inoltre, non è un semplice sprinter puro, ma ha nel proprio bagaglio atletico una tenuta non banale su strappi duri e corti (il dominio espresso sulla diga di Hatta Dam ne è un esempio) che gli permette di essere competitivo anche in corse proibitive per la maggior parte degli altri velocisti; nel 2021, infatti, è stato addirittura fra i più brillanti su una salita come il Poggio. Il suo principale difetto è il deficit nel posizionamento pre-volata, che spesso lo costringe a rinunciare in toto allo sprint. Proprio per colmare questo gap tecnico, la Lotto si è attrezzata e ha aggiunto un nuovo vagone al treno di Ewan: Rüdiger Selig. Il tedesco si inserisce tra Roger Kluge e l'ultimo uomo Jasper De Buyst con il compito di portare Ewan in prima fila all'appuntamento con lo sprint. Giro, che non porterà a termine, e Tour i suoi focus. Di Arnaud De Lie si è già parlato nel paragrafo dedicato al mercato; il belga è completo e molto promettente in ottica futura e, nonostante non abbia in programma alcun grande giro in questa stagione, cosa normale considerata l'età, sarà la prima scelta della Lotto in assenza di Ewan. De Lie è da tenere in considerazione anche per le classiche di seconda fascia meno esigenti altimetricamente. Cédric Beullens, Jarred Drizners e lo stesso Andreas Kron, in gruppetti più selezionati, si annoverano nella lista dei velocisti targati Lotto Soudal.

Philippe Gilbert


CLASSICHE: Profondità invidiabile nel proprio roster per ciò che concerne le classiche, sia quelle fiamminghe che quelle ardennesi. Florian Vermeersch, secondo nel velodromo più famoso al mondo appena pochi mesi fa, è chiamato a confermarsi nelle sue corse, in particolare proprio la Roubaix. Brent Van Moer e Victor Campenaerts avranno un ruolo meno esposto, da tipici outsider che possono inserirsi nelle azioni dalla media distanza. Insieme, i tre belgi rappresenteranno un nuovo motivo di interesse, anche perché sono tutti e tre dei grandi pedalatori e quando si trovano al vento esprimono il meglio di sé stessi, facendosi odiare dal resto del gruppo. Da sistemare l'aspetto tattico per evitare attacchi scriteriati e azioni inutilmente dispendiose.
Prima di appendere la bici al chiodo, Philippe Gilbert si gusterà un'ultima stagione da professionista e, ancora una volta, con il mirino puntato sulla Milano-Sanremo; la Classicissima è infatti una delle pochissime soddisfazioni che il vallone non si è tolto in carriera. Per il resto, con l'eccezione dell'Omloop het Nieuwsblad, Gilbert salterà le classiche del pavé per focalizzarsi sull'amata Amstel, sulla Freccia Vallone e ovviamente sulla Doyenne. In tutti questi appuntamenti verrà affiancato da Tim Wellens, un'eterna promessa mai sbocciata in contesti di primo piano, e dal danese Andreas Kron, specialista di tappe e classiche vallonate.
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