
Isaac Del Toro si racconta: "Non penso di essere un super talento"
Il messicano della UAE Emirates-XRG ha concesso un'intervista, nella quale ha parlato delle sue ambizioni e dei suoi obiettivi futuri
Sin dal suo esordio, Isaac Del Toro è stato etichettato come predestinato. Addirittura c'è chi lo ha battezzato come “nuovo Pogačar”, nonostante le smentite del team UAE. Comunque, il classe 2003 non ha tradito le aspettative: professionista da 2 anni, si è fatto notare per le numerose vittorie nel World Tour.
L'impresa più grande della sua carriera stava per avvenire allo scorso Giro d'Italia, durante il quale ha indossato la Maglia Rosa per 11 giorni. Il 22enne ha sfiorato il trionfo, perdendo sul Colle delle Finestre contro Simon Yates, attirando molte critiche tra gli esperti, come quelle che gli ha mosso Tom Dumoulin. Eppure, il nativo della Bassa California del Sud non si è scomposto e rimane con i piedi per terra, come ha dimostrato in una recente intervista a CyclingNews. Ecco quali sono state le sue parole e cosa pensa della sua posizione come ciclista.
Isaac Del Toro: “Non sono un super talento”
Appassionati e opinionisti vedono in Del Toro uno dei ciclisti più talentuosi della sua generazione. Il messicano però, la pensa diversamente. A questo proposito ha dichiarato: “Forse alcuni ciclisti hanno qualcosa che li rende migliori degli altri, ma magari è solo una questione mentale, oppure semplicemente lavoriamo duramente per essere la migliore versione di noi stessi. Non credo di essere un super talento. Se vedeste quanto lavoro per avere successo, non lo chiamereste talento. Voglio credere di lavorare abbastanza per poter stare lì davanti”.

Inoltre, lo sportivo riconosce anche di essere fortunato di far parte di un team importante come l'UAE Emirates: “Mi sento privilegiato a essere in questa posizione. So che non è normale e per questo sono grato alla squadra e a tutte le persone intorno a me per il loro aiuto”.
La delusione e la lezione del Giro d'Italia
Nel corso dell'intervista, Del Toro è ritornato sull'ultimo Giro d'Italia e sulla vittoria sfumata sul Colle delle Finestre. Tanta amarezza per lui nel ricordare la disfatta: “Fa ancora un po' male, anche adesso. Non è il modo in cui vuoi perdere una corsa, quando sei stato in testa alla classifica così a lungo. Volevo che finisse diversamente, ero a un solo passo dalla vittoria. Prima del Giro non avrei mai immaginato di ottenere così tanto successo. È stato comunque un enorme passo avanti nella mia carriera”.
Il giovane ha rivelato di aver imparato tanto da quella sconfitta: “Mi ha insegnato tantissimo e mi ha fatto capire che tipo di corridore e di persona voglio essere in futuro. Apprezzo anche tutte le opportunità che ho avuto finora nella mia vita, so che possono svanire rapidamente, quindi devo valorizzarle”.
Infine, Del Toro ha parlato del suo rapporto con Richard Carapaz, ecuadoriano dell'EF Education - EasyPost, con il quale ha avuto delle “scaramucce” sulla summenzionata tappa del Colle delle Finestre: “Non so se sia ancora arrabbiato, non abbiamo davvero parlato da allora, ma da parte mia non c’è nulla di personale. Ho molti amici nel gruppo e non ho problemi con nessuno, ma con lui non ho alcun rapporto".
