
Paesi Baschi: Schachmann vince la cronometro d'apertura di Vitoria-Gasteiz
Il tedesco torna alla vittoria dopo quasi due anni di digiuno: Soudal Quick-Step sugli scudi, bene anche UAE e RedBull
La cronometro di apertura del Giro dei Paesi Baschi sorride ancora una volta a Maximilian Schachmann (Soudal Quick-Step): il tedesco vince partendo tra i primi e riuscendo a fissare un tempo che né João Almeida (UAE Team Emirates-XRG) né Florian Lipowitz (RedBull-BORA-hansgrohe) riusciranno ad abbassare, pur andando a pochi centesimi dal successo di tappa. Monopolio (quasi) assoluto per Soudal Quick-Step e RedBull-BORA nelle prime sei posizioni di tappa e distacchi già pesanti, in una corsa così breve, per alcuni uomini di classifica. Primo degli italiani Luca Vergallito (Alpecin-Deceuninck) a 53".
Il percorso
Frazione a cronometro per specialisti di 16.5km con partenza e arrivo a Vitoria-Gasteiz. Il tracciato, molto veloce, è quasi completamente pianeggiante, salvo la breve salita verso il GPM di Arzubiaga (0.9km al 2.4%, max 4%), dove è posto un rilevamento cronometrico intermedio.
Giro dei Paesi Baschi 2025, la cronaca della prima tappa
Tra i primi a scendere in strada dal parquet della Fernando Buesa Arena, stampano tempi interessanti Ethan Hayter (Soudal Quick-Step), Mauro Schmidt (Jayco AlUla) e Victor Campenaerts (Team Visma-Lease a Bike): Hayter ferma il cronometro a 18'43", fornendo subito un ottimo riferimento. Il britannico, però, viene quasi subito scalzato dalla hot seat dal compagno di squadra Maximilian Schachmann: il tedesco fa meglio di tutti all'intermedio e abbassa di 6" il tempo di Hayter all'arrivo, pennellando una difficile curva finale in vista del traguardo e rilanciando sulla linea d'arrivo.
Tra gli uomini di classifica partiti nella prima parte di corsa, contiene il distacco a 18" Ben Healy (EF Education-Easypost), mentre fa un ottimo tempo Ilan Van Wilder (Soudal Quick-Step), che si piazza in terza posizione provvisoria a 11" dal compagno di squadra Schachmann. Sbaglia strada Maxim Van Gils (RedBull-BORA-hansgrohe), perdendo almeno 15" nella manovra di inversione: non sbaglia, invece, Aleksander Vlasov (RedBull-BORA-hansgrohe), che accusa solo 10" di ritardo da Schachmann.
Quello del tedesco si rivela un tempo veramente difficile da battere: Schachmann si mette dietro degli specialisti come Nelson Oliveira (Movistar) e Bruno Armirail (Groupama-FDJ). La sua leadership provvisoria trema solo quando al traguardo arrivano Florian Lipowitz e João Almeida, ma né il portoghese né il ventiquattrenne tedesco riescono a far meglio di lui, chiudendo comunque le rispettive prove a pochi centesimi da Schachmann. Ultimo a partire è il grande favorito Brandon McNulty (UAE Team Emirates): il campione a cronometro statunitense appare però un po' ingolfato già al primo intermedio e conclude la sua prova a +34". Tappa e maglia quindi per Maximilian Schachmann, che torna alla vittoria dopo quasi due anni di digiuno; completano il podio João Almeida e Florian Lipowitz.

Tra gli uomini di classifica, oltre Almeida, Lipowitz, Vlasov e Van Wilder, perde meno di tutti Mattias Skjelmose (Lidl-Trek) che accusa 12" di ritardo dal leader Schachmann. Cronometro forse decisiva per stabilire le gerarchie in casa Movistar: il giovane Pablo Castrillo (+22" da Schachmann) fa infatti molto meglio del capitano Enric Mas, arrivato a 1'10". Sotto i 30" Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) e il terzetto UAE Isaac Del Toro, Felix Grossschartner e Marc Soler. Oltre i 40" Romain Gregoire (Groupama-FDJ), Oscar Onley (Team PicNic-PostNL) e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious).