Ronhaar in estasi dopo la vittoria allo sprint contro Sweeck © UCI Cyclocross
Ciclocross

A Dublino Ronhaar firma il secondo sigillo dell'anno

Nella quinta prova di Coppa del Mondo, nella capitale irlandese, il neerlandese conquista la seconda vittoria stagionale in CDM battendo allo sprint Sweeck. Iserbyt terzo, ancora male Thibau Nys

26.11.2023 17:48

Come abbiamo già avuto modo di scrivere in questa stagione, il 2023-2024 si sta contraddistinguendo come l'inverno delle novità, del cambiamento negli equilibri della disciplina maschile ai massimi livelli (e anche al femminile pare che potremo assistere alle sfide fra le ultime due generazioni di dominatrici, quella impersonificata da Lucinda Brand e quella di cui Fem van Empel è esponente di spicco, con Ceylin Del Carmen Alvarado a fungere da anello di congiunzione).

Oggi in quel di Dublino, circuito abbastanza impegnativo e reso durissimo in entrambe le occasioni in cui si è corso dalla pioggia e dal fango, ha trionfato nuovamente Pim Ronhaar, che diventa un po' a sorpresa il plurivincitore di questa CDM, l'unico che alla quinta tappa può già vantare un doppio successo (prima di oggi vinse infatti nel festival del fango a Derdemonde). Le condizioni odierne lo esaltavano, lui atleta dai picchi notevolissimi ma al contempo molto incostante e soggetto a diversi passi falsi sui circuiti più veloci, dove pure l'anno scorso pareva essere migliorato significativamente. Questa sua nuova vittoria dà ulteriore legittimazione a quella di Dendermonde, confermando che Ronhaar sarà da qui in avanti un fattore sempre da tener d'occhio, quantomeno in condizioni del genere; e confermando anche di seguire sempre più le orme ciclocrossistiche di Wout van Aert in quanto a potenza sprigionata nel fango.

La cronaca della corsa
In avvio i più brillanti sono stati, come spesso avviene, Niels Vandeputte e Thibau Nys, con un Eli Iserbyt che già dopo un minuto di gara aveva preso il comando delle operazioni, tirando il collo a chi - come Laurens Sweeck, ma soprattutto Cameron Mason e Pim Ronhaar - era invece scattato molto male e si trovava sin da subito a dover rimontare diverse posizioni. Il peggiore fra tutti è però stato il campione europeo Michael Vanthourenhout (ieri infortunatosi alla spalla nell'ultimo giro della gara di Kortrijk, mentre era in testa, per giunta), che dopo aver cambiato bici al primo passaggio ai box si è trovato addirittura in ultima posizione.

Nys ha provato ad allungare sulla sabbia e ha guadagnato qualche metro, favorito anche dalla scivolata di Iserbyt e Ryan Kamp in una curva a S. Solamente Toon Vandebosch è rimasto alle calcagna del figlio d'arte, mentre un folto gruppetto guidato da Eli veleggiava a non troppi secondi dalla testa della corsa, con a propria volta un leggero margine su Vanthourenhout e Mason.

I primi, compresi i due succitati, si sono poi ricompattati all'inizio della seconda tornata, ma un nuovo attacco di Thibau sulla sabbia ha rotto gli equilibri per la seconda volta. Iserbyt però in quest'occasione non se l'è lasciato scappare e nemmeno Sweeck e Ronhaar son rimasti a guardare. Nys non si è accontentato della selezione venuta fuori ed è ripartito sul fango, staccando di circa 5" Eli, Pim, Laurens e con loro Jens Adams, Joran Wyseure, Kevin Kuhn e Vandebosch. Mason e Vanthourenhout transitavano ancora insieme a oltre 15" di ritardo, dando l'idea di esser già fuori gara. 

Il terzo round si è risolto in un braccio di ferro tra il battistrada e i due inseguitori - Iserbyt e Ronhaar - con gli ultimi che alla fine sono riusciti a prevalere e riavvicinarsi al fuggitivo proprio in conclusione di tornata (2" appena era il loro gap). Non molto più indietro, a 7", c'erano Sweeck, Adams e Wyseure, mentre il resto della compagnia pagava oltre 20" ai primi.

Intorno a metà gara (sette i giri totali, ancora una volta si è andati sotto l'ora) i tre inseguitori sono rientrati su Eli e Pim, i quali a propria volta erano tornati sotto a Thibau. A quel punto è stato Wyseure a tentare l'azione fortunata, anch'egli grande amante di queste condizioni un po' estreme, stoppato però da Adams. Iserbyt ha perso qualche metro con il cambio bici e Ronhaar ha tentato di approfittarne all'inizio del terzultimo giro allungando proprio sul rettilineo in asfalto, dopo esser rimasto prevalentemente passivo per il resto della gara.

Pim ha fatto effettivamente il buco sul fango ed è stato proprio Eli a rispondere deciso alzandosi anche sui pedali ove trovava qualche piccola striscia d'erba. Anche Nys ha cambiato passo seguendo la ruota di Sweeck, salvo poi staccarsi da Laurens nel segmento sabbioso, il vero punto di forza dell'atleta della Crelan-Corendon. Ronhaar, Iserbyt e Sweeck erano praticamente attaccati alla conclusione del terzultimo round, ma una foratura ha rispedito indietro proprio Sweeck, che solamente grazie ad un altro prodigioso esercizio di stile sul banco sabbioso è riuscito a recuperare enormemente e poi a chiudere il gap nei confronti dei primi due, i quali avevano un po' rallentato dopo che il cambio bici di Ronhaar aveva sentenziato il ricongiungimento.

Pim ha provato a sorprendere gli altri due attaccandoli appena prima di transitare sulla linea del traguardo al suono della campana, guadagnando 3" che ha difeso per tutta la prima metà del settimo e ultimo giro. Sul lungo rettilineo che precedeva il tratto più duro Sweeck ha sorpassato in tromba un affaticatissimo Iserbyt, costretto ad alzare bandiera bianca. Laurens si è poi gradualmente avvicinato a Ronhaar e con un'abile spallata gli ha preso la posizione proprio prima dell'ultimo rettilineo davvero fangoso del percorso. Pim però ha retto alla grande la botta dimostrandosi un fenomeno vero e proprio nel fango e chiudendo il piccolo gap che si era aperto in precedenza.

Volata a due dunque, Sweeck davanti e Ronhaar dietro. Laurens colpevolmente non ha controllato il rivale e così Pim ha potuto tranquillamente lanciarsi già prima del rettifilo conclusivo, chiudendo la partita prima ancora che si giungesse sull'asfalto. Per lui e per la squadra un'altra vittoria importantissima, mentre Sweeck può consolarsi pensando a che punto era nelle scorse settimane (vero è che saltare Kortrijk ha fatto la differenza nei confronti di Iserbyt lo stakanovista). Proprio Eli ha chiuso terzo a 20", rafforzando la propria leadership nella generale. Quarto l'ottimo Wyseure a 28", quinto Adams a 37" e solamente sesto Nys a quasi un minuto dal compagno di squadra; per lui continua il pessimo momento iniziato quasi un mese or sono al Campionato Europeo in Francia.

 

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