Gli sponsor storici dei casinò nel ciclismo

25.06.2021 19:13

Niente più sponsorizzazioni da parte di casinò o sale da gioco per le squadre di ciclismo italiano. Da un anno circa sono vietate per via del Decreto dignità, che ha definito alcune regole precise per evitare che una sovraesposizione a immagini relative al gioco potessero suscitare problemi di ludopatia. Un cambiamento significativo, perché in passato tanto il Casinò di Campione quanto la società 888 Casino, avevano puntato molto sul mondo delle due ruote per trovare spazio di affermazione, offrendo alle squadre e anche alle manifestazioni un sostegno economico importante. Nel mondo dello sport, infatti, i costi sono in costante aumento e quindi poter contare su forme di sostegno economico collegate alla pubblicità, significa garantire a un atleta o a una società una maggiore tranquillità.

Il debutto è stato con i Mondiali


Per quanto riguarda le due ruote, poi, il matrimonio tra il mondo delle scommesse e il ciclismo era ormai da considerare storico. Qualche esempio eclatante? Nel 2005, una delle principali case da gioco europee, il Casinò di Campione d’Italia, ha deciso di diventare lo sponsor ufficiale dei Campionati Mondiali di Ciclismo su strada. Una scelta più che comprensibile in termini di marketing, dal momento che la manifestazione aveva 850 corridori iscritti, in rappresentanza di 70 nazioni. Senza parlare dei numeri degli spettatori, che poi erano il vero target dell’iniziativa commerciale. All’epoca, infatti, si calcolava la presenza di oltre 300mila spettatori lungo il circuito, con una copertura mediatica di più di mille giornalisti e fotografi che significano contenuti e immagini dello sponsor diffuse da 80 emittenti televisive, per un totale di almeno un centinaio di ore di trasmissione delle varie gare. Decisamente un bel bagno di folla per lo sponsor principale dell’evento, che ha spinto il Casinò di Campione d’Italia a scendere in campo.

Coinvolte le squadre di molti paesi


Per citare altri casi, poi, si può fare riferimento a un ciclista del rango di Fredrik Kessiakoff, che è stato il primo svedese ad indossare la maglia a pois, che viene assegnata al miglior scalatore al Tour de France. Nel pieno della sua carriera il ciclista ha pensato che potesse avere senso scegliere come sponsor una società impegnata nelle scommesse. Correva l’anno 2012 e in quel periodo le squadre di ciclismo che si sono fatte stregare da marchi legati al mondo del casinò e del gioco sono state numerose. Attività in via di crescita, disposte ad investire in cambio di un ritorno di immagine, che hanno scelto uno sport come il ciclismo che conquista il pubblico anche se purtroppo non sempre può contare sul sostegno economico di cui avrebbe bisogno. Lo sport, soprattutto in tempi recenti, ha bisogno di contributi e di sponsor e spesso è importante anche dare spazio ad attività economiche che nel passato non erano mai state considerate.

Anche il Giro d’Italia ha assecondato l’idea


Nulla di cui stupirsi, se si considera che anche il Giro d'Italia, manifestazione ciclistica di livello internazionale, nel 2015 ha scelto un operatore leader nel mondo dei casinò come 888.it in qualità di sponsor ufficiale. Per la corsa ciclistica in rosa si è trattato di un matrimonio assolutamente felice, come ha dichiarato all’epoca anche il vice presidente di 888, Itai Pazner, spiegando che specialmente l’aspetto “local” della sua società veniva messo in risalto dalla scelta di sostenere economicamente una manifestazione come il Giro, che è storica e molto popolare in Italia sin dai tempi di Coppi e Bartali ma ha anche una dimensione internazionale. La sponsorizzazione per il Giro, peraltro, era arrivata all’epoca dopo quella per la Superbike.

La legge non lascia spazio


Ciclismo a parte, anche altre discipline in passato hanno goduto della sponsorizzazione di Casinò e società di scommesse on line. È capitato con la boxe, ma pure con la Serie A di calcio nelle stagioni passate. Esperienza da dimenticare, visto che con il Decreto Dignità, approvato nel 2018 e diventato operativo due estati fa, è stato fatto divieto assoluto di pubblicizzare e di sponsorizzare le piattaforme dedicate a quello che viene considerato gioco d’azzardo. Perdite per milioni di euro, difficili da recuperare. Esclusa la possibilità di appoggiarsi al gambling, le squadre devono guardare al altri settori, ad esempio quello sempre più emergente della tecnologia, come ha fatto ad esempio l'UCI World Team Astana, una delle squadre più agguerrite e competitive a livello internazionale, che di recente ha siglato un accordo di sponsorizzazione con Premier Tech.
Notizia di esempio
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