
Ma(ra)vi(lla) García al Tour de France Femmes, vittoria a sorpresa. Kim Le Court in giallo
La spagnola attacca ai -10, resiste al rientro del gruppo e trionfa a Quimper. Wiebes vince la volata, La campionessa delle Mauritius è terza e supera Vos
Ci sono due grandi storie da raccontare dopo la seconda tappa del Tour de France Femmes, che chiudeva il weekend del Grand Départ bretone con un altro arrivo esplosivo a Quimper. La prima è quella di Margarita Victoria García Cañellas, per tutte Mavi García, classe 1984, che si regala il successo più importante della carriera credendo all'incredibile e trasformandolo in realtà. La scalatrice di Mallorca ha portato fino al traguardo un tentativo che sembrava non creare nessun pericolo alle favorite, che invece hanno temporeggiamento un attimo di troppo e si sono fatte sorprendere.
Per la Spagna è la prima vittoria di tappa in quattro edizioni, nello stesso giorno in cui arriva anche la prima maglia gialla africana. Mary Patricia Kimberley Le Court de Billot-Pienaar, per tutte Kim Le Court, dopo la vittoria di tappa al Giro e quella alla Liège-Bastogne-Liège, centra un altro enorme traguardo per se stessa e per le Mauritius, sorpassando Marianne Vos grazie all'abbuono al traguardo. La capitana della AG Insurance-Soudal si conferma una delle più forti su questi arrivi, ma con questa condizione si propone come una candidata più che credibile per la classifica generale.
Tour de France Femmes 2025, la cronaca della seconda tappa
Dopo il ritiro di Marlen Reusser durante la tappa di ieri, non riparte da Brest un'altra delle protagoniste attese. Charlotte Kool non ha recuperato dalla brutta caduta di una settimana fa in Belgio, e la prima maglia gialla della scorsa edizione è costretta subito ad abbandonare.
Le due squadre rimaste senza una leader provano subito a riscattarsi, con Aude Biannic (Movistar) e Franziska Koch (Team Picnic PostNL) nella fuga iniziale. La campionessa nazionale tedesca, già premiata come combattiva ieri, passa per prima allo sprint intermedio di Châteaulin, mentre alle spalle delle due fuggitive Lorena Wiebes (Team SD Worx-Protime) batte Vos e guadagna altri 17 punti.
A quel punto il vantaggio di Koch e Biannic è di appena una ventina di secondi, e già sulla salita di Menez Quelerc'h (3.3 km al 6.2%). Silke Smulders (Liv AlUla Jayco) si dimostra ancora interessata ai punti dei gpm, battendo in volata la maglia a pois Elise Chabbey (FDJ-SUEZ). Le due proseguono l'azione per qualche chilometro, mentre il gruppo si fraziona in due tronconi e anche Lotte Kopecky (Team SD Worx-Protime) rimane dietro a una trentina di secondi.

Ai -50 anche Maud Rijnbeek (VolkerWessels) riesce a rientrare sulla coppia di testa, e il vantaggio risale fino a 45". Le due interessate alla pois si giocano anche i punti sulla Côte de Locronan (quarta categoria), e questa volta è Chabbey a prendersi i due punti. Rijnbeek non riesce a tenere il passo della svizzera e di Smulders, ma poco prima di essere ripresa trova un po' di aiuto da Maeva Squiban (UAE Team ADQ), appena fuoriuscita dal gruppo.
La francese torna sulle due davanti ai piedi del primo passaggio sulla Côte du Chemin de Trohéir, l'unica salita categorizzata del circuito finale. Chabbey si aggiudica un altro gpm, mentre dietro Kim Le Court (AG Insurance-Soudal) deve risalire il gruppo in salita dopo aver cambiato bici. Ai -23 ci sono ancora una trentina di secondi di vantaggio per le fuggitive, mentre dal gruppo si muove in prima persona addirittura Kasia Niewiadoma (Canyon//SRAM zondacrypto). L'unica a seguire la vincitrice dello scorso anno è Pauline Ferrand-Prévot (Team Visma Lease a Bike), ma l'azione si esaurisce senza riuscire a raccogliere secondi di abbuono all'intermedio, posizionato in cima allo strappo di Pen Ar Stang.
Con la fuga di nuovo a una manciata di secondi, Riejanne Markus (Lidl-Trek) contrattacca e riesce a riportarsi su Chabbey, Smulders e Squiban, mentre dietro torna a controllare la Visma. Ai -12 le quattro vengono riprese, e dal gruppo riparte in solitaria Mavi García (Liv AlUla Jayco). La spagnola è uscita di classifica per una caduta ieri, ma viene comunque tenuta sotto controllo.
Ai piedi della Côte du Chemin de Trohéir il suo vantaggio è di una ventina di secondi, mentre dietro è la FDJ-SUEZ a rilevare la SD Worx e prendere la situazione in mano. Juliette Labous è la prima ad allungare, poi torna davanti Chabbey e anche Demi Vollering forza brevemente in prima persona, ma alla sua ruota ci sono ancora tutte le migliori. Elisa Longo Borghini (UAE Team ADQ) si stacca e conferma le difficoltà di ieri, e anche Elisa Balsamo (Lidl-Trek) perde contatto. Anche Lotte Kopecjy soffre, ma riesce a tornare davanti per aiutare le compagne
Nonostante le schermaglie fra le favorite, García rimane davanti con un po' di margine dentro l'ultimo chilometro. Ai 700 metri ci riprova Niewiadoma, seguita da Le Court, Liane Lippert (Movistar), Vos e da un'ottima Wiebes, ma dopo la prima fiammata l'andatura cala. Chloe Dygert (Canyon//SRAM zondacrypto) riesce a tornare davanti per aiutare la compagna, ma manca ancora troppo per un vero e proprio leadout, e una volta spostata la statunitense tutte tornano a guardarsi. Quando Wiebes lancia lo sprint è troppo tardi: a 41 anni e mezzo, Mavi García trova la vittoria più importante della carriera, credendoci e spingendo fino alla fine per tenere quei pochi metri di vantaggio, prima di lasciarsi andare alla gioia e all'incredulità.
Vos chiude quinta, battuta da Lippert e soprattutto da Kim Le Court, che grazie ai 4" di abbuono e alla somma dei piazzamenti è la nuova maglia gialla. La campionessa delle Mauritius ha lo stesso tempo della vincitrice di ieri, 6" su Ferrand-Prévot e 10" su Niewiadoma, poi tutte le altre. Prendono un buco di 8" Cédrine Kerbaol (EF Education-Oatly) e Sarah Gigante (AG Insurance-Soudal), mentre Longo Borghini incassa quasi due minuti. Domani si arriva ad Angers per la prima probabile volata di gruppo compatto.