Thibau Nys vince il GP di Argovia © Trek Segafredo
Professionisti

Aargau fa rima con Thibau. Nys entra nel club dei grandi

Il talento belga della Trek Segafredo vince il GP Aargau battendo in una volata ristretta gente del calibro di Hirschi e Bilbao. Filippo Baroncini, primo degli italiani, chiude in sesta posizione

09.06.2023 19:03

Il GP del Cantone di Argovia (nome ufficiale Grosser Preis des Kantons Aargau), conosciuto anche col nome di GP Gippingem, giunge quest’anno alla sua 59° edizione e vede nel Rotberg la salita simbolo della corsa, che dovrà essere scalata sette volte nei medesimi giri del circuito finale. Leuggern è sede di partenza e di arrivo e negli ultimi anni lo spartito tattico della corsa si è equamente diviso tra volate di gruppo ed assoli di finisseur. Marc Hirschi (UAE Team Emirates) è il vincitore dell’edizione 2022 ed è regolarmente presente ai nastri di partenza in una squadra dove a meno di imprevisti sarà lui il capitano designato. 

Delle 21 squadre alla partenza, 9 sono WT, 5 sono Professional, 6 sono Continental ed in più si aggiunge la squadra nazionale svizzera capitanata da Mauro Schmid. Sono complessivamente 20 gli italiani in gara, e alcuni di loro possono fare bene e giocarsi anche le chances per la vittoria. In particolare questa è la prima corsa in maglia Bahrain Victorious per Antonio Tiberi, dopo essere stato licenziato dalla Trek Segafredo in seguito all’uccisione di un gatto a colpi di fucile risalente al giugno 2022. Per il laziale ci auguriamo che i colpi da oggi in poi li dia soltanto sui pedali.

La corsa è stata caratterizzata da una fuga di comprimari formata da Davis Corey (Q36.5 Pro Cycling), Jakob Schmidt (P&S Benotti), Emanuel Zangerle (Felbermayr-Simplon Wels), Joshua Huppertz (Lotto-Kern Haus), Jon Knolle (Vorarlberg), Louis Rouiller e Christoph Janssen (Nazionale Svizzera). Per diversi km Matteo Amella (Corratec) ed Edoardo Martinelli (Mg.K Vis-Colors for Peace) hanno inseguito i sette uomini di testa, salvo poi rinunciare al tentativocon l’inizio del circuito del Rotberg, lungo il quale anche la fuga ha perso progressivamente sia uomini che terreno sul gruppo inseguitore. Proprio quest’ultimo ha visto molto attivi all’inseguimento l’Intermarchè Circus Wanty e l’UAE Emirates. 

Gli ultimi due ciclisti ad arrendersi al ritorno del gruppo sono stati Zangerle e Janssen che sono stati ripresi dal gruppo sulla penultima ascesa del Rotberg. A questo punto se n’è andato tutto solo Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates), ventunenne australiano già fattosi notare quest’anno al Giro di Sicilia in cui ha vinto in solitaria la prima tappa da Marsala ad Agrigento. Sotto il forcing della BORA Hansgrohe Fisher-Black è stato ripreso dopo aver avuto un vantaggio massimo di 25 secondi. Sull’ultima ascesa verso il Rotberg il ritmo è aumentato ulteriormente e sono rimasti in testa alla corsa una trentina di ciclisti. Nell’ultima decina di km pianeggianti scatti e controscatti hanno ravvivato la corsa fino all’esito finale con una volata ridotta dove Thibau Nys (Trek Segafredo) ha avuto la meglio proprio su Hirschi, mentre in terza posizione si è piazzato Pello Bilbao (Bahrain Victorious). Hanno chiuso la top five Marco Haller (Bora Hansgrohe) in quarta posizione ed Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling) in quinta posizione, quest’ultimo giunto ad 1 secondo di ritardo da Nys. Hanno completato la top ten, dal sesto al decimo posto e tra il secondo ed i tre secondi di ritardo da Nys, Filippo Baroncini (Trek Segafredo), Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën), Felix Engelhardt (Jayco AlUla), Jesús Herrada (Cofidis) ed Élie Gesbert (Arkéa Samsic).

Nys, già ottimo crossista, raccoglie i primi frutti su strada di una carriera ancora tutta da scoprire e dopo la vittoria nella seconda tappa del Tour of Norway ottiene la seconda vittoria stagionale in una delle corse di un giorno più importanti della Svizzera. Molti protagonisti del GP del Cantone di Argovia li ritroveremo già dopodomani quando scatterà il Tour de Suisse 2023 che si svolgerà da domenica 11 a domenica 18 giugno.

 

Results powered by FirstCycling.com

La crisi infinita del ciclismo tedesco
Ancora auto sul percorso, e stavolta le cicliste alzano il livello dello scontro