Tadej Pogacar vince la quarta tappa della Parigi-Nizza 2023 © A.S.O.
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Parigi-Nizza, in un tempo da lupi il raggio di sole è il sorriso di Pogacar

Lo sloveno è l’unico a rispondere allo scatto di Vingegaard, poi nel finale vince allo sprint su Gaudu; terzo un ottimo Mader che stacca nell’ultimo chilometro il danese in difficoltà. Pogačar nuovo leader della generale

08.03.2023 18:17

Il finale di tappa ha visto la rivincita tra i due contendenti dell’ultimo Tour de France e questa volta a prevalere è stato Tadej Pogacar.

La quarta tappa della Parigi-Nizza 2023 prevedeva 165 km da Saint-Amand-Montrond a La Loge des Gardes con un percorso adatto ai corridori esplosivi, infatti l’arrivo era posto al termine di una salita di 6.8 km al 7% medio con il tratto più duro nei primi 4 km.

Dopo circa 30 km di gara si è formata una fuga di sette unità composta da Larry Warbasse (AG2R Citroën Team), Pascal Eenkhoorn (Lotto Dstny), Maurice Ballerstedt (Alpecin Deceuninck), Lilian Calmejane (Intermarché Circus Wanty), Hugo Houle (Israel Premier Tech) e la coppia della Uno X Pro Cycling Team Anders Skaarseth e Jonas Gregaard con l’olandese della Lotto come uomo messo meglio in classifica con un distacco di 1’06” dal leader Magnus Cort Nielsen (EF Education- EasyPost).

Il gruppo ha concesso ai fuggitivi fino a 5’ tirati dagli uomini della UAE Team Emirates di Tadej Pogacar e per molti chilometri Eenkhoorn è stato maglia gialla virtuale.

Ai -40 dal termine si sono visti davanti per la prima volta gli uomini della INEOS Grenadiers di Dani Martinez proprio mentre davanti ha provato ad allungare la maglia gialla virtuale col gruppetto inseguitore tirato da Skaarseth; il ricongiungimento in testa alla corsa è avvenuto intorno ai -32 mentre il gruppo ha un distacco misurato in circa 2’30”.

La fuga è stata ripresa in vista del traguardo volante ai -17, dove a passare per terzo è stato Pogacar che ha così guadagnato 2” in classifica; la salita finale è stata la resa dei conti e a prenderla di petto sono stati gli uomini dell’AG2R con Mikael Cherel, successivamente si è messo davanti con il pilota automatico Felix Grossschartner e il suo ritmo ha fatto male a molti tra cui la maglia gialla Cort Nielsen, Maximilian Schachmann (BORA hansgrohe) e Jack Haig (Bahrain Victorius).

AI -4.5 ha attaccato secco Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) e sulle sue ruote è rimasto solo un pimpante Pogacar che ha anche trovato il tempo di sorridere alla telecamera; un rallentamento dei due ha permesso ai rivali tirati da Chris Harper (Team Jayco AlUla) di ritornare sotto e ai -3 è partito in contropiede David Gaudu (Groupama FDJ).

Il momento chiave della tappa è stato ai -2 quando Pogacar con una progressione ha sorpreso Vingegaard in fondo al gruppetto e in quattro pedalate si è portato su Gaudu mentre dietro il danese ha provato a rientrare ma è rimbalzato staccato anche da Gino Mader (Bahrain).

Allo sprint Pogacar si è tolto di ruota il francese vincendo in solitaria, terzo a 34” Mader, completano la top 10 di giornata Aurelian Paret Peintre a 42”, la coppia Kevin Vauquelin (Arkéa Samsic) – Vingegaard a 43”, Romain Bardet (DSM), Dani Martinez, Simon Yates (Jayco) e Matteo Jorgenson (Movistar) tutti cronometrati a 51”.

Nella generale Pogi nuova maglia gialla con 10” su Gaudu, 44” su Vingegaard, 56” su S.Yates, 1’19” su Mader, 1’40” su Bardet e Dani Martinez, 1’42” su Jorgenson, 1’44” su Neilson Powless (EF) e 1’54” su Matteo Sobrero (Jayco) che chiude la top 10.

Domani i corridori saranno attesi da una tappa di 213 km con arrivo a Saint-Paul-Trois-Chateaux adatta ai velocisti resistenti.

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