L’Acquedotto Carolino © Dafne Impellizzeri
Cicloturismo

Reale Borbonica 2025: la randonnée che unisce sport, cultura e territorio

Domenica 14 settembre torna l’evento organizzato da Cam.bi.a con quattro percorsi e un intero weekend di appuntamenti tra la Reggia di Caserta, borghi e sapori locali

07.09.2025 08:43

Torna domenica 14 settembre la Randonnée Reale Borbonica, giunta alla sua ottava edizione che quest’anno, oltre ai tre percorsi tradizionali da 200, 120 e 60 chilometri, si allarga aggiungendo anche un brevetto da 300 km con 20 ore di tempo massimo a disposizione. L’appuntamento, organizzato dall’associazione dilettantistica Cam.bi.a in collaborazione con la Reggia di Caserta, il Comune di Piana di Monte Verna e una lunga lista di associazioni e organizzazioni del territorio, prevede non solo i quattro percorsi ciclistici, ma anche una tre giorni di eventi sportivi, culturali ed enogastronomici. Per il terzo anno consecutivo, luogo di partenza e arrivo sarà Piana di Monte Verna.

Un weekend di sport, cultura e sapori

Come nelle precedenti edizioni, la Randonnée Reale Borbonica 2025 è molto più che una semplice sfida sportiva: è un intero weekend pensato per valorizzare le eccellenze del territorio e offrire un’esperienza completa a partecipanti e accompagnatori.

«Per noi è importante non solo organizzare un evento ciclistico, ma generare una riflessione sul ruolo della bici come motore di scoperta e di crescita sostenibile» spiega Giuseppe Gallina, presidente di Cam.bi.a. L’intera tre giorni sarà un contenitore di esperienze: musica e stand enogastronomici a cura delle Pro Loco, trekking per gli accompagnatori, attività di educazione stradale con FIAB Caserta, momenti di convivialità garantiti da aziende partner come Seafood Matese e il Pastificio di Gragnano.

II programma completo della Reale Borbonica 2025 © Cam.bi.a
II programma completo della Reale Borbonica 2025 © Cam.bi.a

Pedalare nella storia

La parte in bicicletta prevede percorsi dal grande valore culturale e architettonico, con il transito all’interno del sito UNESCO della Reggia di Caserta e nelle sue articolazioni: il Real Sito del Belvedere di San Leucio, il Bosco di San Silvestro (oggi Oasi WWF), l’Acquedotto Carolino con i maestosi Ponti della Valle e le sorgenti del Fizzo, individuate da Vanvitelli per alimentare i giochi d’acqua del Parco Reale.

Sarà anche un viaggio tra le eccellenze agroalimentari: il passaggio tra le aziende di mozzarella di bufala DOP della piana del Volturno, i colori rossi della melannurca IGP, l’antica mela dei Romani che caratterizza la Valle di Maddaloni. Una continua scoperta di borghi e di patrimoni, materiali e immateriali.

«Quest’anno abbiamo previsto quattro percorsi – da 300, 200, 120 e 60 km – per renderla accessibile a tutti e trasformarla sempre più in una festa del territorio» continua Gallina. «Non vogliamo solo far pedalare: vogliamo far conoscere la Reggia e i suoi siti, aprendo luoghi solitamente chiusi come la Fagianeria borbonica, per offrire ai partecipanti un racconto inedito ed esclusivo».

A testimonianza della sua crescente rilevanza, la Reale Borbonica è stata selezionata dal comitato scientifico del Museo della Reggia di Caserta e inserita nel Bando di Valorizzazione partecipata: un riconoscimento che certifica l’importanza culturale e sociale dell’iniziativa, capace di coniugare sport e patrimonio in un progetto di ampio respiro. «Lavoriamo per far crescere il cicloturismo e i servizi connessi – commenta Gallina – perché crediamo che la bici possa diventare un’opportunità concreta per tutto il territorio circostante».

In bici sull’Acquedotto Carolino © Dafne Impellizzeri
In bici sull’Acquedotto Carolino © Dafne Impellizzeri

Il percorso da 300 chilometri

Anche per l’edizione 2025 tutti e quattro i percorsi partiranno da Piana di Monte Verna. Il tracciato più impegnativo, lungo 270 chilometri (valevole come brevetto BRM 300 km) e con 3200 metri di dislivello, prevede 11 punti di controllo presidiati dalle associazioni del territorio.

Già alla partenza, la Pro Loco Pianese accoglierà i partecipanti con una colazione. Si proseguirà quindi verso Giano Vetusto (Piazza Pozzillo), con punto di controllo a cura della Pro Loco Janus, e al Real Sito di Caccia della Fagianeria di Piana di Monte Verna, con verifica a cura della Pro Loco e degustazioni offerte da Cirio Agricola. Tra le tappe di maggiore rilievo figurano l’ingresso della Reggia di Caserta, con controllo gestito da Cam.bi.a, e il Real Sito di San Silvestro – Oasi WWF, in cui i partecipanti saranno accolti dall’associazione WWF La Ghiandaia insieme a Cam.bi.a. Grande interesse anche per il passaggio presso l’Eremo di San Vitaliano a Casertavecchia-Casola, con punto di controllo e ristoro a cura dell’associazione Gli Amici dei Colli Tifatini. Un momento di forte impatto simbolico sarà l’attraversamento dei Ponti della Valle e dell’Acquedotto Carolino a Valle di Maddaloni, con ristoro organizzato dalla comunità locale e dall’amministrazione comunale, cui seguirà la sosta presso le Sorgenti del Fizzo, sempre legate all’Acquedotto, con controllo e ristoro a cura della Pro Loco Airola e dell’associazione Mosaico, che proporrà anche visite guidate. Il percorso toccherà poi Dugenta, con controllo a cura della Pro Loco, e Gioia Sannitica (frazione Santuario Maria del Bagno), dove Slow Food Matese e il Comune offriranno ospitalità ai ciclisti. Nel rientro è prevista una sosta a Villa Santa Croce, prima di tornare a Piana di Monte Verna, dove, in Piazza XXIV Maggio, si terranno il controllo conclusivo e il pasta party finale a cura della Pro Loco Pianese. «Il nostro obiettivo – sottolinea Gallina – non è fare grandi numeri a tutti i costi ma soprattutto vogliamo che ciascuno torni a casa con un sorriso, perché significa che siamo riusciti a rispettare le aspettative».

Iscrizioni e partecipazione

Le iscrizioni sono già aperte e possono essere effettuate attraverso il sito ufficiale di ARI Audax Randonneur Italia. L’obiettivo degli organizzatori è raggiungere quota 250 iscritti, una soglia che per Gallina rappresenta il giusto equilibrio: numeri gestibili che permettono di mantenere la qualità dell’accoglienza e al tempo stesso di far crescere progressivamente la manifestazione.

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