Romain Bardet guida la DSM al Giro 2024 © DSM-Firmenich-PostNL
Giro d'Italia

Grandi ambizioni nella DSM del Giro: Bardet capitano, Jakobsen per le volate

La formazione olandese annuncia gli 8 uomini per la Corsa Rosa, con l'obiettivo podio per l'esperto francese ed un Tobias Lund Andresen in grande crescita

29.04.2024 20:43

Continuano gli annunci ufficiali delle squadre che prenderanno parte al 107esimo Giro d'Italia, stavolta è il turno della DSM-Firmenich-PostNL. Come già noto da tempo, il team olandese ha indicato il grand tour italiano come uno degli obiettivi principali di questo 2024, decidendo di presentarsi al via con il doppio obiettivo: una parte di corridori cureranno la classifica generale attorno al leader, mentre altri 3 uomini si occuperanno degli sprint.

Bardet capitano unico

Nonostante le alte aspettative, l'avvicinamento all'appuntamento è stato tutt'altro che semplice, con i forfait obbligati di Max Poole, Matt Dinham e Timo Roosen che erano inizialmente previsti nella formazione. 
Non cambia invece il capitano, che resta un Romain Bardet ringiovanito e a caccia del podio, apparso in ottima forma negli ultimi appuntamenti. Per andare alla ricerca del risultato importante Bardet avrà a propria disposizione buoni scalatori come Gijs Leemreize e Chris Hamilton, elementi solidi quando la strada sale.

Potrebbe invece godere di maggiore libertà lo statunitense Kevin Vermaerke, che si esprime al meglio su percorsi vallonati ma ha comunque già dimostrato di saper lavorare come gregario nei grandi giri. Passando alla metà del team che non ha caratteristiche da scalatore troviamo innanzitutto il jolly olandese Julius Van den Berg, passista in grado di stare tanti chilometri in testa al gruppo per fare il ritmo. 

Jakobsen sarà il velocista designato?

Il reparto volate invece vede una situazione che sembrava ben delineata, ma nelle ultime settimane rischia di essere diventata poco chiara, almeno sulla carta. La causa del “disordine” sono le straordinarie prestazioni del giovane Tobias Lund Andresen, velocista danese che avrebbe dovuto essere l'ultimo uomo di Fabio Jakobsen, ma dopo le 3 recenti vittorie in Turchia le gerarchie diventano meno nette. 

Probabilmente la fama e l'esperienza di Jakobsen prevarranno, ma se lo sprinter ex Quick Step non dovesse esprimersi al meglio, il ricambio sarebbe pronto e molto intrigante. Quel che è certo, infine, è il ruolo di apripista di Bram Welten, che sa agire con destrezza da ultimo o penultimo uomo.

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