Vittoria Guazzini, Elisa Balsamo, Letizia Paternoster e Martina Fidanza a Glasgow 2023 © FCI
Pista

Le azzurre scendono dalla nuvola: detronizzate nell'Inseguimento

Ai Mondiali su pista di Glasgow il quartetto italiano quinto in qualifica, potrà ambire al massimo al bronzo; ma ci sono tante attenuanti. Miriam Vece fuori dalla finale dei 500 metri. Stasera tornano in gara i GannaBoys e Martina Fidanza

04.08.2023 12:45

La nuvola su cui erano salite a Saint-Quentin-en-Yvelines nel 2022 si è dissolta, e le ragazze azzurre dell'Inseguimento a squadre sono dovute scendere, con un po' di mestizia. Campionesse del Mondo un anno fa in Francia, appena quinte in qualifica oggi, ovvero piazzate nella prima posizione utile per non giocarsi l'oro ai Campionati del Mondo su pista 2023. Non che, fossero arrivate quarte e avessero quindi salvato la teorica possibilità di essere in lizza per il titolo, avrebbero avute troppe più chance al cospetto di avversarie che hanno dimostrato di avere ben più di una marcia in più.

Ma non è assolutamente il giorno, questo, di gettare la croce addosso a Elisa Balsamo, Martina Fidanza, Vittoria Guazzini e Letizia Paternoster: troppi intoppi hanno punteggiato il cammino di questo quartetto, da ultimo le serie fratture di Guazzini in aprile e di Balsamo in maggio, a rallentare in maniera purtroppo decisiva l'avvicinamento all'appuntamento iridato di Glasgow 2023. Di tutto ciò il ct Marco Villa è ovviamente consapevole, come è consapevole di dover spostare in avanti le lancette del prossimo obiettivo utile: Parigi 2024, raccogliere un podio olimpico sarebbe un coronamento fantastico per un ciclo indimenticabile della pista azzurra femminile.

E non sarà facile, perché le avversarie crescono a vista d'occhio, ma se Villa e le ragazze potranno lavorare con tranquillità e senza incidenti di percorso, i risultati arriveranno. Oggi - come anticipato - quello che è arrivato è un quinto posto, col tempo di 4'14"742 (cinque secondi in più rispetto ai Mondiali 2022). Le britanniche (Katie Archibald, Elinor Barker, Josie Knight e Anna Morris), prime, hanno fatto segnare un 4'10"333, rifilando quasi un secondo e mezzo alla Nuova Zelanda, seconda, quasi quattro agli Stati Uniti, terzi, e quattro abbondanti alla Francia, quarta.

Si scontreranno incrociandosi, Gran Bretagna-Francia, Nuova Zelanda-Stati Uniti, ma le britgirl hanno dato una notevole impressione di strapotere. Poi magari domani una Chloé Dygert si sveglia col piede giusto e rimette un po' di cose in discussione, ma al momento pare difficile che l'oro possa sfuggire alle ragazze guidate da Cameron Meyer. Quanto alle azzurre, affronteranno al primo turno il Canada (ottavo oggi), ben consce che l'obiettivo non è superare l'attuale mogia versione delle nordamericane (è piuttosto scontato che avvenga) quanto fare un tempo che possa proiettarle nella finalina per il bronzo. Vedremo il tutto domani alle 13.

L'altra gara di cui stamattina si sono disputate le qualifiche sono i 500 metri femminili. Le tedesche vestitesi ieri d'iride hanno dominato la scena, tre nelle prime cinque, con Emma Hinze prima (32"850), Lea Sophie Friedrich quarta e Pauline Sophie Grabosch quinta; al secondo posto si è inserita l'australiana Kristina Clonan con 33"004, non lontana anche la britannica Sophie Capewell (terza con 33"042). Eliminata un po' a sorpresa la campionessa uscente Taky Marie Divine Kouamé, solo decima col tempo di 33"676, ma stiamo avendo l'impressione che la spedizione francese non sia propriamente al top, vedremo nel prosieguo di rassegna se tale impressione verrà confermata dai risultati.

Per l'azzurra in gara, Miriam Vece, è arrivato un dignitoso undicesimo posto col tempo di 33"680 che migliora sensibilmente la prestazione di Saint-Quentin-en-Yvelines 2022 ma resta lontanuccio dal massimo livello toccato in passato dalla cremasca, che nel 2020 conquistò il bronzo mondiale col record italiano di 33"171. La scommessa di Ivan Quaranta è riportare Miriam su quei tempi, che oggi le sarebbero valsi un quarto posto in qualifica.

La finale dei 500 metri andrà in scena alle 20.23, tra il primo turno dell'Inseguimento a squadre maschile (19.42, Italia pienamente in corsa per una medaglia), il completamento del torneo della Velocità a squadre (sempre maschile, finali alle 21.30) e lo Scratch femminile in cui alle 20.58 la bicampionessa uscente Martina Fidanza proverà a regalare il primo podio alla spedizione azzurra.

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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!