Nessuno ha dimenticato il Tour de France del 1989, una sequela di colpi di scena e passaggi di maglia tra Laurent e Greg, con un epilogo (soli 8" in favore dell'americano) scolpito nella leggenda. La Boucle 2023 gli si avvicinerà?
Un'antica suggestione che torna nei discorsi degli appassionati, ma che nel ciclismo contemporaneo sarebbe oggettivamente improponibile: serve altro per diminuire il divario tra Giro e Tour
Percorso da scalatori? Sì ma fino a un certo punto. Quel che è certo è che la sfida sarà tra Vingegaard e Pogacar. E per il nostro movimento si certifica uno stato sostanzialmente comatoso
The show must go on, ma prima prendiamoci una settimana di riflessione collettiva
I risultati del Delfinato, in cui Vingegaard ha fatto sensazione, ci proiettano verso un Tour de France in cui il solo Pogacar potrà verosimilmente contrastare il danese della Jumbo-Visma
Le cinque settimane di distanza tra Giro e Tour lasciano ampio spazio a una fase del calendario davvero insipida. Motivo in più per spostare in avanti la corsa rosa, riportandola alle date di un tempo
Il ritiro di Remco Evenepoel ha svuotato la corsa rosa di contenuti; e quello di Tao Geoghegan Hart ha consegnato la vittoria a Primoz Roglic, anche più della decisiva crono del Monte Lussari
Il Giro d'Italia 2023 è stato per due settimane piuttosto deludente, a tratti avvilente. Ora in queste ultime tappe qualcosa succederà: se non per forza, almeno per inerzia