Jumbo-Quick Step: ma questa fusione si fa o no?
Proprio quando sembrava di sì, sono iniziate a piovere le smentite. E noi tifiamo fortissimamente per il fallimento del progetto, soprattutto pensando agli “esodati” del Wolfpack
Proprio quando sembrava di sì, sono iniziate a piovere le smentite. E noi tifiamo fortissimamente per il fallimento del progetto, soprattutto pensando agli “esodati” del Wolfpack
Unendosi al Wolfpack, i Calabroni dovrebbero rinunciare a parte del roster, indebolendosi. Un’operazione che è la spia di quanto sia difficile trovare sponsor (si parla di Amazon, ma solo come partner secondario) e della precarietà del sistema
Nel ciclismo dei Pogačar e degli Evenepoel non ha più senso una categoria che produce un campione europeo a crono (Segaert) più vecchio di quello élite (Tarling). Né ce l’hanno i team di Serie B sempre appesi alle wild card, e allora…
Attenzione, nessuno vuole dileggiare il giovane belga né confrontarlo con il veronese quanto, semmai, con l’equivoco che li accomuna: considerarli corridori da gare a tappe
A dispetto del desiderio di molti di vederlo correre altrove, il Corazziere di Verbania deve molto al team inglese che, peraltro, sta cambiando pelle e in futuro avrà proprio nell’italiano uno dei cardini
Certo, un movimento si rilancia lavorando sui giovani e allargando la base. Ma serve uno sbocco al vertice che eviti di perdere per strada dei potenziali talenti: dove andrebbero oggi il nuovo Bettini o il nuovo Ballan, se anche ci fossero?
Se il Führer avesse vinto la guerra, oggi tutti giocherebbero a calcio in sella ad una bici, mentre per fortuna lo fanno solo i tedeschi. Ma perché, invece, le gare di cross non possono davvero far parte dei Giochi?
A Glasgow la pietra tombale su quello che poteva essere il dualismo del secolo: il belga nemmeno ha provato ad anticipare l’olandese, più forte nel finale, e poi si è pure detto contento per l’argento. E allora va’ a quel paese, Wout!
Troppo a ridosso del Tour per creare il giusto hype, con un calendario rivedibile che prevede subito la prova in linea e la sovrappone pure alla pista, una deprimente Nazionale azzurra su strada ed il Cycle-ball (!) a darci il colpo di grazia
Alla luce dell’effettiva Vanaertizzazione di Tadej certificata dall’epilogo del Tour, lo sloveno, proprio come il belga, avrebbe tutto l’interesse a puntare la corsa rosa nel 2024. E RCS Sport dovrebbe disegnare un percorso adatto ai due
Indipendentemente dalla cotta di Tadej sul Col de la Loze, il fuoriclasse danese si appresta a vincere con pieno merito il suo secondo Tour de France, alla faccia di chi gli vuole male e oggi rosica
...nel senso che non deve essere geloso del successo della Grande Boucle: perché se la corsa più famosa è anche la più spettacolare, a guadagnarci è tutto il ciclismo. Che in troppi (a torto) considerano ancora uno sport noioso
I destini incrociati di due fuoriclasse che rischiano di uscire ridimensionati da questo Tour: in senso assoluto Wout, relativamente ai grandi giri Tadej
La misura è contenuta nelle modifiche al Codice della Strada di cui è promotore proprio il Capitano. Il primo passo è fatto, ora però bisogna lavorare sull’automobilista incazzato che è dentro ognuno di noi
Se già il suo inserimento nella formazione del Tour, nonostante un figlio in arrivo, era sembrato un’imposizione del team, l’inatteso rinnovo di Kooij riduce ulteriormente lo spazio di Wout all’interno della squadra: e ora che succede?