Léo Bisiaux può finalmente esultare dopo quaranta minuti di sofferenza © UCI Cyclocross
Ciclocross

Léo Bisiaux campione del mondo juniores di ciclocross

Il francese riporta in patria la maglia di categoria a distanza di 12 anni dall'ultima volta. Gara dominata dall'inizio alla fine, secondo il neerlandese Remijn, terzo il belga Corsus. Buon dodicesimo posto per Cafueri

05.02.2023 12:25

Era il grande favorito e non ha deluso le aspettative, gestendo a piacimento la competizione e salutando gli avversari dopo nemmeno due giri. Léo Bisiaux ha conquistato il titolo mondiale a Hoogerheide sfoggiando una superiorità paragonabile a quella dei grandi campioni della disciplina. Il podio degli juniores è il primo della rassegna iridata che vede tre diverse nazionali rappresentate sui tre gradini più prestigiosi della stagione: al secondo e al terzo posto concludono un neerlandese, Senna Remijn, e un belga, Yordi Corsus, appartenenti alla lunga schiera di coloro che avrebbero dovuto rendere dura la vita al francese senza tuttavia riuscirci.

In partenza la gara aveva preso una brutta piega per gli atleti statunitensi, privati del loro miglior atleta Andrew August, finito a terra dopo dieci secondi di gara e alla fine solamente ventiduesimo, mentre l'Italia era ben rappresentata in testa da un sorprendente Tommaso Cafueri. Già da subito però si è capito che Bisiaux volesse far gara dura rilanciando ad ogni curva e attaccando nel segmento in salita a lui particolarmente favorevole. A nulla sono valsi i tentativi dei belgi di metterlo in difficoltà sulle tavole, dove Corsus è sempre stato capace in ognuno dei sei giri previsti di guadagnare qualcosina sui rivali.

Il francese ha salutato la compagnia sul finire della seconda tornata con un attacco imprevedibile prima della scalinata, a testimonianza di quanto fosse grande il margine sugli avversari, lasciati tutti sul posto meno Remijn, che nel terzo e quarto round ha ribattuto all'accelerata di Bisiaux avvicinandosi alla testa della corsa e sfiorando il riaggancio. I belgi rimasti in gara per il podio, cioè lo stesso Corsus, Seppe Van Den Boer e più indietro il rimontante Wies Nuyens, hanno accusato il colpo perdendo una ventina di secondi anche dal neerlandese. Nelle ultime due tornate Remijn (2° a 11") è rimbalzato, ma è comunque riuscito a difendere la seconda piazza dal prepotente ritorno di Corsus (3° a 17") e Nuyens (4° a 17"), i quali sono stati capaci nel giro conclusivo di staccare il connazionale Van Den Boer (5° a 26") e l'olandese Keije Solen (6° a 30"). La top ten è completata dal neerlandese Mika Vijfvinkel, dal danese Albert Philipsen, dall'ungherese Zsombor Takács e dal ceco Vaclav Jezek.

Miglior italiano Cafueri, dodicesimo a soli 3" dal decimo posto di Jezek. Per Tommaso sicuramente un ottimo Mondiale; gli altri italiani più indietro, Elian Paccagnella ventisettesimo a 1'57", Stefano Viezzi trentatreesimo a 2'36" e Samuele Scappini quarantacinquesimo a 3'20".
Prossimi appuntamenti il Mondiale femminile under 23 alle ore 13.00 e alle 15.00 l'attesissimo Mondiale maschile élite.

Tour of the Alps 2023 - Analisi del percorso
È Van Anrooij la regina delle under 23