
Subito scintille alla Vuelta a Burgos, poi vince ancora Lorena Wiebes
La SD Worx sfiora il successo con l'attacco di Häberlin, poi vince allo sprint con la campionessa europea a Poza de la Sal. Balsamo seconda, Longo Borghini quarta e protagonista insieme a Kopecky
Dopo aver perso per la prima volta la corona all'Itzulia, la SD Worx-Protime prende in mano la Vuelta a Burgos già alla prima tappa. La classifica è tutt'altro che decisa dopo l'arrivo in volata a Poza de la Sal, ma l'andamento degli ultimi trenta chilometri ha messo in mostra tutte le possibilità che Lorena Wiebes e compagne avranno di raccogliere successi in questa settimana.
Prima del solito successo in volata della campionessa europea, non scontata viste le pendenze dell'ultimo chilometro, anche Lotte Kopecky si è subito messa in evidenza, provando a portare via un gruppetto molto ristretto insieme a Elisa Longo Borghini, a sua volta grande protagonista. Inoltre, l'attacco di Steffi Häberlin nel finale ha permesso di scaricare la responsabilità della corsa sulle altre squadre prima del finale, perché anche la svizzera ha dimostrato di avere grandi qualità e di dover essere tenuta in considerazione per la classifica finale, oltre ovviamente alla campionessa del mondo.
Vuelta a Burgos 2025, la cronaca della prima tappa
Partenza da Burgos per la prima di quattro tappe, 125 chilometri con due gpm di terza categoria nei primi trentacinque chilometri. Fin da subito si forma una fuga a due, composta da Morgane Coston (Roland) e Idoia Eraso (Laboral Kutxa-Fundación Euskadi), con la francese che passa per prima su entrambe le salite categorizzate. Alle loro spalle ci provano Virginia Bortoli (Top Girls Fassa Bortolo) e anche Ally Wollaston (FDJ-SUEZ), sulla carta una delle candidate a un buon risultato in volata.
La coppia di testa arriva ad avere oltre cinque minuti di vantaggio, poi il gap inizia a calare rapidamente negli ultimi cinquanta chilometri. Mentre Eraso e Coston vengono riprese, il gruppo si fraziona in discesa, con Elisa Longo Borghini e Lotte Kopecky subito a spingere in prima persona per portare via il tentativo. Davanti ci sono anche Paula Blasi per UAE Team ADQ e Barbara Guarischi e soprattutto Lorena Wiebes per Team SD Worx-Protime, oltre a Célia Gery (FDJ-SUEZ), Antonia Niedermaier (Canyon//SRAM zondacrypto), Franziska Koch (Team Picnic PostNL), Aude Biannic (Movistar) e Ceylin Del Carmen Alvarado (Fenix-Deceuninck).
Dietro si fanno trovare impreparate Marlen Reusser e Juliette Labous, le altre due principali favorite, che mettono Movistar e FDJ-SUEZ a tirare per chiudere insieme alla Lidl-Trek, che oltre a curare la classifica di Amanda Spratt vuole anche la tappa con Elisa Balsamo. Il distacco supera anche i venti secondi, poi sull'Alto La Varga (3.5 km al 4.1%) Reusser rompe gli indugi e riesce a rientare da sola, nonostante l'ottimo ritmo imposto da Longo Borghini per tenere viva l'azione.
Prima e dopo lo scollinamento riescono a rientrare da dietro altre atlete, comprese Balsamo e altre ruote veloci. Movistar prova ad abbassare un po' il ritmo dopo venti chilometri molto dispendiosi, ma ai -16 ripartono Gery e Steffi Häberlin (Team SD Worx-Protime). Nessuna squadra riesce subito ad organizzare un inseguimento, e quando Canyon e Lidl-Trek arrivano a tirare ci sono 50" da recuperare negli ultimi otto chilometri.

La strada che porta allo strappo finale è però molto favorevole al gruppo, che inizia a vedere le fuggitive ai piedi della salita che porta al traguardo di Poza de la Sal. Gery non molla e prova ad allungare anche col gruppo ormai a pochi metri, costringendo a uno sforzo supplementare per chiudere il buco a 1.3 dall'arrivo.
La strada tende sempre a salire per tutto l'ultimo chilometro, con punte anche dell'8%, per cui in molte provano a lanciarsi in una volata in cui tempismo e posizione contano quanto le gambe per evitare di prendere un buco. Longo Borghini prova ad anticipare all'ultima curva, dove la pendenza si impenna ulteriormente, ma Kopecky ha preso il controllo delle operazioni e apre il corridorio giusto per Wiebes. Balsamo resiste nel testa a testa fino agli ultimi 50 metri, ma la campionessa europea ha qualcosa in più e vince nettamente.
Kopecky riesce comunque a chiudere terza e prendersi 4" di abbuono, mentre Longo Borghini (quarta di tappa) ne aveva preso uno allo sprint intermedio. Reusser chiude nona ma con un buco di 5" rispetto a chi le precede, stesso distacco anche di Labous, Niedermaier, Spratt e Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck), per citare solo le donne di classifica. Domani una tappa altimetricamente più semplice, ma con l'attenzione sempre alta per possibili ventagli e per uno strappo poco prima del traguardo di Roa de Duero.