Il duello tra Van Empel e Pieterse © UCI Cyclocross World Cup
Ciclocross

Van Empel schianta le Anversarie

Ad Anversa Fem spezza la resistenza della solita Pieterse e torna al successo dopo tre sconfitte consecutive. Ancora una volta il podio è tutto classe 2002: al terzo posto si issa Van Anrooij

04.12.2022 13:24

Il ciclocross torna ad Anversa dopo un anno di pausa dovuto alle restrizioni anti-Covid e lo fa in grande stile a inizio dicembre, cioè nel momento in cui la stagione si fa via via sempre più intensa. Il percorso che si svolge in riva al fiume Schelda (da qui, appunto, il nome dato alla gara, Scheldecross) presenta qualche modifica rispetto all'ultima edizione svoltasi nel 2020 e vinta da Van der Poel, allora in maglia iridata, tra gli uomini e Betsema tra le donne: la partenza è stata spostata sulla banchina adiacente alla spiaggia e il segmento nel parco è stato ampliato e allungato, reso comunque difficile sempre dalle colline iconiche dello Scheldecross presenti ogni anno. I rettilinei erbosi la fanno da padroni poiché presenti in grandi quantità, ma ovviamente l'elemento caratterizzante del tracciato è la sabbia della riva della Schelda, posizionata soprattutto a fine circuito ma ben distribuita in tutta la lunghezza del giro, che verosimilmente risulterà decisiva ai fini del risultato finale.

A contendersi la vittoria le solite Fem van Empel e Puck Pieterse, ormai le uniche crossiste completamente focalizzate sulla Coppa del Mondo e nient'altro, ma anche Shirin van Anrooij e Denise Betsema, due grandi amanti della superficie sabbiosa che possono creare più di qualche grattacapo alle due succitate. Della partita pure Kata Blanka Vas, Pauline Ferrand Prévot e le due 777 Aniek van Alphen, vincitrice ieri a Boom, e Inge van der Heijden, atleta che riesce a esprimere il meglio di se stessa proprio sulla sabbia. Non presenti le due costipate Lucinda Brand e Ceylin Del Carmen Alvarado.

Pronti via e subito se ne va il magnifico duo sotto l'impulso di Pieterse, particolarmente a proprio agio sulle colline di Anversa e con la sabbia presente nel tratto iniziale. Van Empel le tiene facilmente la ruota mentre Vas guida le inseguitrici senza però dar l'impressione di poter sostenere il ritmo forsennato di Fem e Puck. L'unica in grado di farlo è Van Anrooij che infatti prontamente si porta in terza posizione e inizia a mulinare le gambe di pura potenza come sa fare solo lei cercando di rosicchiare qualche secondo al duo di testa. Malissimo invece Betsema, rimasta intruppata nelle prime curve e relegata nelle retrovie, perfino alle spalle di una Prévot partita molto indietro a causa del ranking UCI. 

Shirin ricuce il ritardo quasi fino a riportarsi sulle due battistrada ma un'innocua scivolata in una curva a U le costa tantissimo e la fa ripiombare alle spalle di Vas, Bakker e Van der Heijden. Nel lungo tratto sulla spiaggia emergono le differenze tra le varie crossiste in una superficie diversa dal solito quale la sabbia: Pieterse è ottima e allunga su una Van Empel un po' in difficoltà, che si salva però in qualche modo grazie alla propria prodigiosa esplosività e potenza; la migliore di tutte è Van Anrooij, la quale con una grazia rara sorpassa le altre inseguitrici e si riporta nelle vicinanze delle coetanee, distanti circa 10".

Nella seconda tornata Puck allunga subito sfruttando tavole e qualche svolta tecnicamente complicata, ma poi Fem, non impeccabile nella guida del mezzo, le si rifa' sotto. L'azione di Pieterse è però implacabile e Van Empel cede una seconda volta riuscendo a riprendere l'avversaria solo in prossimità della conclusione della seconda tornata, soprattutto grazie alla propria corsa a piedi, mentre Van Anrooij, affaticata dalle due rimonte del primo giro, cede qualcosina transitando a 12", braccata da un'ottima Van der Heijden a 21". La corsa sembra ormai indirizzata verso l'ennesimo duello tra queste due (Puck e Fem) fantastiche atlete.

Nel terzo giro Van Empel detta il passo dall'inizio alla fine, facendo le linee e limitando i vantaggi della rivale. Stretta nella morsa del ritmo asfissiante della leader di Coppa Pieterse inizia a commettere qualche errore e perde metri prima di arrivare sulla sabbia. Qui Fem può sfruttare le proprie grandi doti nella corsa a piedi, fondamentale nel quale è nettamente superiore all'avversaria, per scavare un solco che si misura in ben 7" alla conclusione del terzo round. Dietro continua la resistenza ormai perdente di Van Anrooij, mentre crescono bene Van der Heijden e soprattutto una Betsema che dopo la disastrosa partenza si è fatta valere in un percorso a lei amico.

Gli equilibri in testa alla corsa non cambiano né nella quarta né nella quinta tornata. Van Empel continua a spingere come una forsennata, Pieterse reagisce ma un po' alla volta perde sempre più secondi e vede la rivale allontanarsi definitivamente. In bilico invece la lotta per il podio, dove la buona Shirin deve difendersi dal prodigioso ritorno di una Denise particolarmente in palla nell'ultimo periodo (anche se purtroppo, per un motivo o per l'altro, mai vincente). Nell'ultimo giro però anche la rimonta dell'esperta neerlandese si arresta un pochino e dunque le posizioni nella top five risultano cristallizzate.

Van Empel ottiene quindi il primo successo da campionessa europea, anche se la maglia stellata verrà da lei indossata verosimilmente per la prima volta a Heusden-Zolder, nel Superprestige, visto che in Coppa del Mondo deve vestire la maglia di capoclassifica. Pieterse chiude comunque ben piazzata ancora una volta, seconda a 34". Puck sta tenendo in CDM una media punti altissima e comparabile a quella di Fem. A fare la differenza nella generale l'assenza di Puck nelle prime due prove del calendario, quelle svoltesi in America dove Van Empel ha fatto bottino pieno.
Tornando alla classifica odierna, completa il podio a 1'12" Van Anrooij, mentre Betsema ne rimane giù e deve accontentarsi della quarta piazza a 1'30", davanti ad un'ottima Van der Heijden (quinta a 1'45") che si sta rendendo protagonista della migliore stagione della propria ancor breve carriera e che fa dunque sperare in un'ulteriore crescita nei prossimi anni. Buon sesto posto per Bakker a 2'14", settima Van Alphen a 2'41" e ottava Laura Verdonschot a 2'48". L'atleta belga fino a qualche anno fa rappresentava la maggiore speranza della nazione guida della disciplina per il post-Cant, ma non si è dimostrata all'altezza delle aspettative e ultimamente riesce a performare ad alti livelli solamente in tracciati ricchi di sabbia come questo di Anversa. Completano la top ten la giovane lussemburghese Marie Schreiber, nona a 3'15", e la stessa Sanne Cant, decima a 3'31". Ritirata Ferrand-Prévot.

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