Il trio che si è giocato la frazione odierna © Team Jayco-Alula
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Lavorano tanto le squadre dei velocisti, ma Laporte a casa sempre lui

Il francese della Jumbo-Visma bissa il successo nella terza tappa del Critérium du Dauphiné. Battuti Bennett e Groenewegen, entrambi autori di volate al limite del regolamento. Quarto Trentin

06.06.2023 17:39

Dopo due tappe troppo impegnative è giunta oggi - nella terza frazione del Critérium du Dauphiné 2023 - la prima e probabilmente unica possibilità di vittoria per gli sprinter puri qui presenti. Da Monistrol-sur-Loire si giungeva a Le Coteau dopo 194.5 chilometri di gara, prevalentemente pianeggianti. Gli unici due GPM erano la Côte de Bellevue-la-Montagne (4.9 km al 5.8%, seconda categoria) dopo una quarantina di chilometri e la Côte de Pinay (7.5 km al 3%, quarta categoria) con scollinamento a poco meno di 20 km dal traguardo di Le Coteau.

Pronti via e c'è stato l'attacco di Lorenzo Milesi (Team DSM) e Mathieu Burgadeau (TotalEnergies), ma dopo una quindicina di chilometri il corridore italiano ha deciso di attendere il gruppo tirato dalla squadra di Dylan Groenewegen, il Team Jayco-Alula, lasciando così da solo in avanscoperta il collega francese. Burgadeau ha proseguito in solitaria con un vantaggio massimo che ha toccato quasi i sei minuti, ma successivamente ha deciso a propria volta di arrendersi, venendo ripreso ai -118 dal plotone guidato da Tsgabu Grmay (Jayco) e Patrick Gamper (BORA-hansgrohe). In tal modo, superata anche una protesta che ha costretto l'organizzazione a interrompere la gara per un paio di chilometri, il plotone si avviava compatto verso il finale di gara, sempre guidato dalle squadre dei due velocisti più forti, Groenewegen e Sam Bennett (BORA).

Primo momento di tensione in vista dello sprint intermedio di Pont-D'Héry (54.6 km dal traguardo) che assegnava rispettivamente 3", 2" e 1" ai primi tre. La Soudal Quick-Step di Julian Alaphilippe ha tentato di far vincere la volatina al francese che in tal modo avrebbe potuto prendersi la maglia gialla, sfilandola dalle spalle di Christophe Laporte (Jumbo-Visma), il quale alla partenza aveva lo stesso tempo del due volte iridato ed era davanti in classifica per una questione di piazzamenti. Laporte però si è difeso benissimo andando a precedere Alaphilippe sulla linea del traguardo volante guadagnando al contempo i 3" in palio e mantenendo quindi la gialla.

Pochi istanti più tardi, ai -48.5, una caduta innescata nella pancia del plotone da alcuni uomini della Movistar, tra cui Matteo Jorgenson, e da Andrey Zeits (Astana Qazaqstan Team, colui che ha rimediato le conseguenze peggiori, costretto al ritiro) ha coinvolto un buon quarto del gruppo, tra cui anche lo stesso Alaphilippe e il compagno Mauri Vansevenant (Soudal). La maggior parte di coloro che hanno baciato l'asfalto è però ripartita rapidamente senza incontrare particolari difficoltà e senza riportare gravi escoriazioni. In una decina di chilometri tutti sono riusciti a ritornare sulle code del plotone.

Nuova scivolata ai -24 a causa di un restringimento in leggera salita (già approcciato il facile GPM finale) e nuovamente a terra Vansevenant e Jorgenson, unici a cadere insieme ad Andrea Bagioli (Soudal). Anche stavolta, fortunatamente, nessuna conseguenza per i tre colpiti dalla malasorte. Il plotone ha scollinato il GPM compatto, per poi lanciarsi velocissimamente in discesa verso gli ultimi otto chilometri. Un problema all'anteriore (il secondo di giornata) non ha consentito ad Alaphilippe di inserirsi nel trenino per Ethan Vernon (Soudal), mentre in testa battagliavano squadre degli uomini di classifica e compagini degli sprinter.

Tra una caduta e l'altra, la Soudal ha preso la testa ai -2 con Bagioli e Florian Sénéchal mantenendola fino ai 500 metri, quando la BORA di Bennett ha lanciato perfettamente il velocista irlandese e il suo eccezionale pesce pilota Danny van Poppel. Il neerlandese ha lasciato Bennett in testa ai -150 metri, la distanza perfetta perché Sam potesse esprimere tutta la sua potenza sui pedali e andarsi a prendere la tappa. Così non è avvenuto però, perché, nonostante una deviazione evidente che ha danneggiato Matevz Govekar (Bahrain-Victorious) che era alla sua ruota, Bennett è stato sorpassato a centro strada da uno straordinario Laporte, impostosi al fotofinish. Terzo ha concluso l'altro grande favorito, Groenewegen, il quale a propria volta si è reso protagonista di una spallata molto pericolosa ai danni dello stesso Govekar, doppiamente ostacolato (ingiustamente) durante lo sprint finale. Entrambi, Bennett e Groenewegen, sono stati poi declassati dalla giuria. Buon quarto posto per Matteo Trentin (UAE Emirates).

Nella generale Laporte rafforza la propria leadership alla vigilia della cronometro individuale di domani. Sarà una prova contro il tempo molto impegnativa: 31.1 chilometri ondulati da Cours a Belmont-de-la-Loire. Un primo importante appuntamento per gli uomini di classifica, il favoritissimo è proprio Jonas Vingegaard (Jumbo).

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