Lewis Askey taglia il traguardo di Crépy-en-Valois su un solo pedale © Jean-Louis Burnod
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4 Jours de Dunkerque, Lewis Askey vince con il Crépycuore

Il britannico della Groupama anticipa tutti ai 500 metri e taglia il traguardo con il piede destro sganciato dal pedale. Battuti Løland e Watson, 6° Dainese. Zingle sempre in maglia rosa

16.05.2025 10:55

Un numero da finisseur e un altro da funambolo: Lewis Askey è l'uomo del giorno alla 4 Jours de Dunkerque, in cui ha dominato la scena con uno scatto secco sulla rampa che conduceva al traguardo di Crepy-en-Valois. Uno sforzo che stava per essere vanificato dall'improvviso sgancio del piede destro dal pedale, avvenuto a 20 metri dalla linea bianca. Ciononostante, il 24enne britannico della Groupama è comunque riuscito a tagliare il traguardo per primo, lasciandosi alle spalle il norvegese Sakarias Koller Løland e il connazionale Samuel Watson. Axel Zingle - rimasto giù dal podio di giornata - ha conservato la maglia rosa di leader.

La cronaca della 2ª tappa della 4 Jours de Dunkerque

Dopo il successo del francese Axel Zingle (Visma-Lease a Bike) nella tappa inaugurale di Amiens, la 69ª 4 Jours de Dunkerque-Grand Prix des Haute de France prosegue con la 2ª tappa: 178,7 km da Avesnes-sur-Helpe a Crépy-en-Valois molto adatti agli sprinter resistenti, che si giocheranno il successo sulla breve ma insidiosa rampa finale di 300 metri al 5,5% medio. Percorso disegnato su misura degli amanti della mitologica pianura francese, intervallata da strappi e GPM che punteggiano soprattutto gli ultimi 90 km di corsa. Il carosello di salite si apre con il Pont Sant-Mard (1600 metri al 5,1% medio), seguito dal Vézaponin (1 km al 5% di pendenza media) e dal Coeuvres-et-Valsery, altri 1000 metri che si arrampicano al 6,2% di media. Prima di entrare nel circuito finale di 22,5 km da ripetere per una volta, la carovana affronta i 1300 metri della salita di Pondron (pendenza del 4,6%). L'ultima insidia prima di rientrare a Crépy è l'ascesa di Fresnoy-la-Rivière (1,6 km al 4,2% di media, con un tratto che sfiora l'8%), posizionata a 6 km dall'arrivo.

Cinque uomini all'attacco dal km 6: il belga Kenny Molly (Van Rysel-Roubaix), i francesi Victor Papon (Wagner Bazin-WB) e Nans Peters (Decathlon AG2R La Mondiale) e gli spagnoli Nicolas Alustiza Goenaga (Euskaltel-Euskadi) e Gorka Sorarrain Agirrezabala (Caja Rural Seguros-RGA). Il gruppo - pilotato a turno da Arkéa-B&B Hotels, Groupama-FDJ e PicNic PostNL, cui si aggiungeranno in seguito Free Palestine e Uno-X Mobility - concede loro un vantaggio massimo di 3' ai -64 dall'arrivo. Il buon accordo tra i battistrada, che galleggeranno a lungo tra il 1'30" e i 2' di margine, ritarda oltremodo i tempi del riaggancio, che si concretizzerà soltanto sull'ultimo GPM di giornata. La successiva discesa invoglia il belga Gil Gelders (Soudal Quick-Step) e lo statunitense Riley Sheehan (Free Palestine) ad abbozzare un allungo, subito respinto dal gruppo, che procede a passo spedito nel tortuoso finale. Free Palestine e Visma-Lease a Bike conducono le operazioni fino agli ultimi 700 metri per poi lasciare il testimone agli INEOS Grenadiers, schierati per il britannico Samuel Watson (INEOS Grenadiers). Dopo aver imboccato in testa la penultima curva, i granatieri vengono sorpresi dallo scatto bruciante del britannico Lewis Askey (Groupama-FDJ) ai 500 metri dal traguardo. L'emergente atleta della World Tour francese entra sul rettilineo d'arrivo con un piccolo margine sulla concorrenza, capeggiata proprio da Watson. Quanto basta per assicurarsi la vittoria, se solo Askey non fosse costretto a sganciare il piede dal pedale destro a 20 metri dalla linea del traguardo. Un impreviso che, tuttavia, non cambia l'ordine dei fattori: 2° centro per il corridore d'Oltremanica a una settimana dal suo primo brindisi tra i professionisti alla Boucles de l'Aulne. Alle sue spalle il norvegese Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility), il già menzionato Watson, Zingle e l'altro francese Matys Grisel (Lotto). 6° posto per il migliore degli italiani, Alberto Dainese (Tudor).

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Nans Peters al comando del quintetto in fuga nella seconda tappa della 4 Jours de Dunkerque © Jean-Louis Burnod

In base alla somma dei piazzamenti, la maglia rosa resta sulle spalle di Zingle, seguito proprio da Askey (che ha lo stesso tempo totale del francese grazie ai 10" di abbuono conquistati sul traguardo) e dall'altro britannico Ben Swift (INEOS Grenadiers, a 2").

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Venerdì la tappa di Famars (con tanto pavé)

La Quattro Giorni di Dunkerque proseguirà venerdì con la 3ª tappa, da Valenciennes a Famars per complessivi 154,2 km. Dopo un brevissimo tratto in linea, i corridori affronteranno un anello di 25,1 km da ripetere per 7 volte, caratterizzato dai settori di pavé di Querenaing à Maine (1100 metri) e Famars à Artres (1400 metri). A metà circuito, poi, si segnala uno strappo di 300 metri - che assegnerà punti per la classifica degli scalatori - al 4,8% di pendenza media. Finale in leggera ascesa, ma non per questo ostile agli sprinter di professione.

Diretta streaming su Discovery+ a partire dalle 15.15. 
 

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Carmine Marino
Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre 20