
Veneto Classic, La La Loland: Sakarias beffa Vermeersch e Ulissi e brinda alla prima tra i pro'
Il norvegese della Uno-X Mobility affronta in maniera impeccabile il toboga finale e anticipa il belga della UAE Emirates-XRG, con il quale aveva ripreso un generoso Lorenzo Germani (poi 4°) a 1700 metri dal traguardo. 5° De Pretto
Un colpo di scena dopo l'altro, la Veneto Classic è passata di mano in mano: prima Davide De Pretto, poi Diego Ulissi, infine Lorenzo Germani hanno accarezzato l'idea di vincere l'ultima gara del 2025. Eppure, per un motivo o per un altro, i tre corridori italiani si sono fermati sul più bello: se De Pretto e Ulissi sono stati traditi da problemi meccanici sugli sterrati di Diesel Farm, il laziale della Groupama-FDJ - scattato di forza sulla rampa di Contrà Stoarda - è stato riacciuffato a 1700 metri dal traguardo di Bassano del Grappa da Sakarias Koller Loland e Florian Vermeersch, tra i protagonisti dell'affollata fuga che ha scandito gran parte della corsa. A quel punto, il più lesto di tutti è stato il norvegese della Uno-X Mobility, che ha interpretato in maniera impeccabile l'ultimo chilometro sulle tortuose strade del centro storico, lasciandosi alle spalle Vermeersch, Ulissi (rientrato sui primi a ridosso del triangolo rosso), un esausto Germani e De Pretto, rallentato nel finale anche dai crampi. La Professional scandinava - ormai pronta al salto in massima serie - è particolarmente affezionata a Bassano del Grappa, dove un anno fa si impose Magnus Cort Nielsen, anch'egli in fuga da lontano.
La cronaca della Veneto Classic
La stagione professionistica internazionale si conclude con la 5ª edizione della Veneto Classic, corsa particolarmente adatta agli scattisti di mestiere. I 178,8 km che uniscono Soave (Verona) a Bassano del Grappa (Vicenza) procedono tranquilli fino all'abitato di Breganze (Vicenza), dove inizia una serie di saliscendi che precede il primo dei cinque passaggi sulla Tisa, uno strappo in lastricato di 300 metri al 15,2% di media e una pendenza massima del 20%. Dopo aver raggiunto l'affascinante Marostica (Vicenza), la carovana affronterà per due volte il circuito della Rosina, caratterizzato dall'omonima salita di 3 chilometri con una pendenza media del 5,6%. A seguire, il gruppo punterà nuovamente verso Colceresa (Vicenza), dove inizierà un nuovo anello di 12 chilometri da ripetere per quattro volte, caratterizzato dalle scalate multiple della Tisa. Un nuovo passaggio a Marostica, poi l'ingresso nella tenuta dell'imprenditore tessile Renzo Rosso, la Diesel Farm: 2100 metri tra asfalto e sterrato che, nel primo tratto, salgono costantemente in doppia cifra (10,9% di media). Conclusa questa impegnativa divagazione, mancheranno meno di 6 chilometri al traguardo. L'ultima insidia prima di raggiungere la cittadina ai piedi del Grappa è lo strappo di Contrà Stoarda, poco meno di 500 metri al 9,6% che si arrampicano fino al 16%. Strada in costante ascesa prima di raggiungere l'arrivo di Piazza Libertà.
Dopo un primo, effimero tentativo dell'austriaco Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck) e dell'italiano Tommaso Bessega (Biesse-Carrera-Premac), l'azione-chiave della corsa decolla al km 15: all'attacco i belgi Xandro Meurisse (Alpecin), Dylan Teuns (Cofidis), Lorenz Van de Wynkele (Lotto), Stan Van Tricht (Alpecin) e Florian Vermeersch (UAE Emirates-XRG), il canadese Nickolas Zukowsky (Q36.5), gli italiani Matteo Ambrosini (MBH Bank-Ballan-CSB), Gabriele Bessega (Biesse-Carrera), Davide De Pretto (Jayco-AlUla), Mattia Gaffuri (Polti VisitMalta), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Mattia Negrente (XDS-Astana), Kevin Pezzo Rosola (General Store-F.lli Curia-Essegibi) e Diego Ulissi (XDS), il campione nazionale lussemburghese Arthur Kluckers (Tudor), i norvegesi Sakarias Koller Løland (Uno-X Mobility) e Fredrik Dversnes (Uno X), lo spagnolo Mikel Retegi (KERN Pharma) e l'uruguaiano Eric Fagúndez (Burgos Burpellet-BH). I 19 uomini al comando accumulano un vantaggio massimo di 2'37" sul gruppo, pilotato dagli uomini della Petrolike, a cui subentreranno gli UAE Emirates-XRG.
I battistrada viaggiano compatti fino ai -130 dal traguardo: Van Tricht fuori dai giochi per un incidente meccanico. L'episodio non muta l'andamento della fuga, che rintuzza il tentativo di rimonta degli inseguitori, segnalati a circa 1'30" in cima alla prima Tisa. Pur avendo il campione del mondo gravel all'attacco, i bianconeri provano a riaprire la corsa con il russo di passaporto francese Pavel Sivakov (UAE Emirates-XRG), scattato sulla discesa della Tisa. Raggiunti e staccati Bessega e Van de Wynkele - entrambi staccati dal gruppo di testa - l'ex INEOS Grenadiers non riuscirà però a mettere davvero nel mirino i primi, rassegnandosi all'evidenza quando mancheranno poco meno di 50 chilometri al capolinea della corsa e della stagione.
Nel frattempo, la terzultima Tisa impone una nuova selezione tra gli uomini al comando: fuori dai giochi Ambrosini, Gaffuri, Kluckers, Pezzo Rosola e Retegi. Alle loro spalle, invece, entrano in azione altri 8 uomini: il campione nazionale belga Tim Wellens (UAE Emirates) e e i connazionali Jenno Berckmoes (Lotto) e Ramses Debruyne (Alpecin), il francese Romain Grégoire (Groupama), gli italiani Alessandro Pinarello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Christian Scaroni (XDS) e lo svizzero Marc Hirschi (Tudor). Tuttavia, i veti incrociati tra gli inseguitori compromettono i propositi di rimonta: il ritardo si aggira intorno a 1'45" ai -27 da Bassano del Grappa.
Nel frattempo, gli 11 superstiti della fuga - nonostante qualche esitazione - continuano a macinare un ottimo passo prima di darsi battaglia sulla penultima Tisa, dove attacca De Pretto. Alla ruota del veneto si accodano subito Germani e Vermeersch prima che in rapida successione rientrino tutti gli altri, incluso Negrente, che si incaricherà di fare l'andatura nel quarto e ultimo giro dell'anello di Colceresa. La scena si ripete anche sull'ultimo, ripidissimo strappo in pavé: il corridore belga della UAE Emirates prende l'iniziativa, portandosi dietro Meurisse, De Pretto e Løland. Il contrattacco del quartetto - a cui si accoderà anche Ulissi - non riuscirà però a decollare: ad eccezione di Negrente, infatti, i battistrada si ricompatteranno nel tratto di alleggerimento che precede l'ingresso a Diesel Farm. Alle loro spalle, invece Wellens forzerà l'andatura in compagnia di Debruyne. Un'azione senz'altro coraggiosa, ma tardiva: la sfida per la vittoria è ormai circoscritta a chi pedala davanti.
Eccoci, dunque, nella tenuta del patron di Diesel, dove accelera immediatamente De Pretto. Il vicentino della Jayco allunga su Ulissi, ma un problema meccanico ai -9 lo costringerà a ripartire da fermo. Dunque, il livornese rimane da solo al comando, inseguito da Germani, Meurisse e Vermeersch. Nel primo tratto di discesa, però, Ulissi è costretto a rallentare per non finire a terra. Risultato: ai -7 si forma un terzetto (De Pretto-Germani-Ulissi), seguiti da Vermeersch e Meurisse. Dietro l'angolo, però, c'è un nuovo coup de theatre: il belga della Alpecin-Deceuninck è costretto a rialzarsi per un foratura. Più o meno in contemporanea, Løland ritrova la ruota dei primi.

In una corsa letteralmente imprevedibile, tocca attendere lo strappo di Contrà Stoarda per capire chi potrà fare la differenza: Germani scatta con decisione a metà della salita, mettendo in difficoltà Ulissi e De Pretto, quest'ultimo alle prese con i crampi. All'inseguimento del laziale si portano dunque Løland e Vermeersch che, dopo qualche istante di controllo, lavorano per chiudere sul corridore di casa Groupama-FDJ. La rincorsa al battistrada solitario si chiude alle porte di Bassano del Grappa: strappo ricucito ai -1700 metri. Schermaglia dopo schermaglia, Ulissi fa in tempo a riagganciare i tre di testa in vista del triangolo rosso. Quando tutti si aspettano la bordata dei veterani, ecco l'azione a sorpresa del 24enne norvegese della Uno-X Mobility, che interpreta in maniera impeccabile il tortuoso finale che conduce al traguardo, distanziando di qualche metro Vermeersch e Ulissi. Neppure l'ultima rampa cambia l'ordine dei fattori: 1° successo da professionista per Løland davanti a Vermeersch (accreditato dello stesso tempo), Ulissi (a 1") e Germani (a 11"). 5° De Pretto (a 21"), seguito da Teuns (a 37"), Dvernses (a 43"), Fagúndez (a 44"), Wellens e Debruyne, entrambi attardati di 59".
