Wellens e Pogačar durante il Tour de France 2025 ©Getty Images
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Wellens: "Durante il Tour Pogačar stava malissimo, è dovuto andare in ospedale"

Il belga della UAE Emirates racconta i momenti più difficili del Tour 2025, quando il campione sloveno ha rischiato di fermarsi per un problema al ginocchio

Tim Wellens ha rivelato quanto Tadej Pogačar sia andato vicino al ritiro durante il Tour de France 2025. In un’intervista a L’Équipe, il corridore belga della UAE Emirates ha raccontato un episodio finora sconosciuto, avvenuto nella seconda settimana della corsa, quando il campione del mondo ha accusato un forte dolore al ginocchio: lui stesso aveva già detto di aver avuto un infortunio e di aver sofferto tanto da pensare di ritirarsi, ma Wellens ha raccontato di quanto fosse seria la situazione.

"Durante la tappa verso Valence mi ha detto: ‘Tim, abbiamo un problema, mi fa molto male il ginocchio’, ha raccontato Wellens. “Stava così male che è sceso dall’auto per farsi visitare dal medico”.

“Abbiamo pensato potesse ritirarsi”

La situazione era preoccupante, tanto che, una volta terminata la frazione, Pogačar è stato portato in ospedale per accertamenti. “Dopo la tappa è andato in ospedale per fare degli esami. Hanno riscontrato un’infiammazione o qualcosa del genere, ma nessuno sapeva di cosa si trattasse. Stava davvero soffrendo e non eravamo sicuri che sarebbe riuscito ad arrivare al traguardo. Abbiamo persino pensato che potesse ritirarsi”.

Secondo Wellens, i segnali fisici erano chiari: “Si capiva che il suo corpo non era a posto: era gonfio, aveva preso peso. Vederlo arrivare a Parigi è stato un enorme sollievo. Tutti si chiedevano perché non attaccasse, ma ora ha senso. Eravamo preoccupati per lui fisicamente, ma mentalmente è rimasto forte”.

Un Tadej Pogačar provato al termine delle tappe alpine
Un Tadej Pogačar provato al termine delle tappe alpine del Tour

La superiorità della UAE Emirates

Il belga ha poi parlato del dominio della squadra e della personalità del suo capitano. “Se non fossi nella sua squadra, forse anch’io mi stancherei di lui", ha ammesso. ”Ma vedo quanto lavora sodo. Per me è il corridore più professionale della squadra. Un giorno eravamo appena tornati da Abu Dhabi, eravamo tutti esausti, ma lui è uscito ad allenarsi sotto il sole cocente".

E sulla notorietà crescente del due volte campione olimpico e quattro volte vincitore del Tour ha aggiunto: “È diventato una grande star. Se deve fermarsi per andare in bagno durante una corsa, si nasconde perché la gente si precipita immediatamente a scattare foto. Non te ne rendi conto, ma lui lo sente 24 ore al giorno. A volte vedo che ne ha abbastanza, ma lo gestisce molto bene. Penso che Tadej continuerà a correre per molto tempo perché ama davvero quello che fa”.

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