Georgios Bouglas festeggia sul podio il titolo nazionale greco © Nassos Triantafyllou
Mondo Continental

Bouglas, premio olimpico dopo lo scandalo uzbeko?

Il campione greco sogna la partecipazione a Parigi2024 e una nazione rivale, l'Uzbekistan, potrebbe essersi fatta fuori da sola. Focus sulla VolkerWessels, vincente su più fronti

05.07.2023 22:30

Ventiduesimo appuntamento con la rubrica Mondo Continental. In questa puntata: Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, Midden-Brabant Poort Omloop, Campionati Nazionali, il sogno olimpico del campione greco Georgios Bouglas e la VolkerWessels, vincente su più fronti.

Le corse della settimana

Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques

Il podio finale della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques © Tartu2024

In Polonia è andata in scena la trentaquattresima edizione della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, corsa a tappe di quattro giorni dal percorso non troppo complicato. Al via si sono schierate tredici Continental, quattordici formazioni dilettantistiche e una selezione nazionale polacca, per un totale di ventotto squadre.

Nella prima tappa c’è stata subito una sorpresa: nonostante il percorso sembrasse adattissimo ad una volata di gruppo, è andata in porto una fuga. A fare il colpaccio è stato l’estone Siim Kiskonen (Tartu2024), che è riuscito ad andarsene da solo e a conquistare la sua prima vittoria a livello UCI. Alle sue spalle, un gruppetto di sette uomini, regolato da Sam Gademan (Allinq) davanti a Mihkel Räim (ATT Investments), ha tagliato il traguardo con 21” di ritardo.

Lo stesso giorno, nel pomeriggio, si è disputata anche la seconda frazione. Questa volta non ci sono state sorprese e tutto si è deciso con uno sprint a ranghi compatti. Si è imposto Daan Van Sintmaartensdijk (VolkerWessels), bravo a precedere Patryk Stosz (Voster ATS) e l’italiano Filippo Fortin (Maloja Pushbikers). In classifica generale, gli abbuoni dei traguardi volanti hanno cambiato leggermente la situazione alle spalle di Siim Kiskonen, che ha comunque mantenuto la leadership con un margine di sicurezza,

Anche per la terza tappa era atteso un volatone generale, ma i tre fuggitivi di giornata si sono rivelati ossi più duri del previsto e, mantenendo un grande accordo fino alla fine, sono riusciti a conservare un piccolo margine sul plotone. Tomáš Jakoubek (ATT Investments) ha conquistato il secondo successo stagionale, precedendo Hidde Van Veenendaal (Metec-SOLARWATT) e Bas Van Belle (Wielerploog Groot Amsterdam), cronometrato con 3” di ritardo. Il gruppo, regolato da Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development), ha tagliato il traguardo con un distacco di 7”.

Nessuna sorpresa nella quarta frazione: doveva essere volata e così è stato. La vittoria è andata all’esperto Coen Vermeltfoort (VolkerWessels), che ha messo in fila i protagonisti del primo sprint di gruppo della corsa polacca. Il suo compagno di squadra Daan Van Sintmaartensdijk ha chiuso terzo davanti a Filippo Fortin, mentre Patryk Stosz si è dovuto nuovamente accontentare della seconda posizione.

Anche l’ultima tappa si è conclusa in volata, ma il gruppo di testa era ridotto ad una quarantina di corridori e non comprendeva i principali velocisti della corsa. Ancora a secco di vittorie, i corridori polacchi si sono riscattati all’ultimo momento utile, monopolizzando il podio. A trionfare è stato Marceli Bogusławski (Alpecin-Deceuninck Development), che ha battuto Norbert Banaszek (HRE Mazowsze Serce Polski) e Bartlomiej Proc (Santic-Wibatech). Filippo Fortin è riuscito a rimanere nel primo gruppo, ma non è andato oltre il quarto posto.

Leader sin dalla prima frazione, Siim Kiskonen ha conquistato la vittoria finale, con 19” di margine su Max Kroonen (VolkerWessels) e 21” sul miglior giovane della corsa, Michał Pomorski (HRE Mazowsze Serce Polski). Filippo Fortin ha chiuso ottavo con 41” di ritardo. Tomáš Jakoubek ha vinto sia la classifica a punti che quella degli sprint intermedi, mentre la HRE Mazowsze Serce Polski è stata la migliore squadra. 

Midden-Brabant Poort Omloop

Il podio finale della Midden-Brabant Poort Omloop © VolkerWessels

Nei Paesi Bassi si è disputata l’undicesima edizione della Midden-Brabant Poort Omloop, corsa di un giorno entrata nel calendario UCI nel 2017. A darsi battaglia lungo i 185 chilometri di gara sono state ventuno squadre: dieci Continental e undici formazioni dilettantistiche.

Il percorso, quasi completamente pianeggiante, prevedeva tre giri di un circuito di oltre cinquanta chilometri, la cui principale difficoltà era rappresentata dall’Oude Rielseweg, un lungo settore di pavé. Nel finale, invece, si entrava in un circuito di 7,5 chilometri che conduceva al traguardo.

La corsa è stata combattuta sin dalle prime battute e l’azione decisiva è nata già nel primo giro del circuito lungo. Il plotone si è spezzato in tre parti e il gruppo di testa, composto da circa trenta corridori, ha preso un vantaggio sufficiente a tagliare fuori dalla lotta per la vittoria tutti coloro che erano rimasti indietro.

Nel circuito finale ci sono stati numerosi attacchi e davanti sono rimasti in nove. A 5 km dal traguardo è partito Thimo Willems (VolkerWessels), che è riuscito ad andare via da solo. Il belga, secondo l’anno scorso alla Brussels Cycling Classic, è risultato imprendibile per tutti ed è andato a conquistare la sua prima vittoria UCI in carriera.

All'ultimo chilometro Stijn Appel (ABLOC) è uscito in caccia di Willems, ma non è riuscito a raggiungerlo. Il ventiseienne ha comunque tenuto a distanza gli altri rivali e ha tagliato il traguardo con 6” di ritardo, cogliendo un secondo posto che rappresenta il suo miglior risultato in carriera a livello UCI.

Appena dietro il corridore della ABLOC, a 8” da Willems, la volata per il terzo posto ha premiato Jeroen Van Krimpen (Dutch Food Valley), che ha così portato una formazione dilettantistica sul podio. Il ventiquattrenne ha confermato l’ottimo stato di forma che, a fine giugno, lo aveva portato a concludere in terza posizione anche il campionato nazionale riservato agli élite senza contratto. 

L’altro uomo della VolkerWessels presente nel gruppo di testa, Peter Schulting, ha chiuso in quarta posizione, mentre l’unica altra squadra ad avere due uomini davanti, la BEAT, non è andata oltre il sesto posto di Guillaume Visser.

Campionati Nazionali Filippine, Grecia, Iran

Georgios Bouglas si conferma campione greco © Nassos Triantafyllou

In settimana si sono svolti i campionati nazionali di Filippine, Grecia e Iran, che hanno scelto di ritardarli di qualche giorno rispetto a quelli di quasi tutti gli altri paesi.

Nelle Filippine la prova a cronometro è stata molto combattuta e con distacchi minimi: il successo è andato a Rustom Lim (Go for Gold Philippines), che ha preceduto di 1” Gilbert Valdez e di 2” Jhonrey Buccat. In realtà Joshua Pascual (7Eleven Cliqq) ha fatto registrare un tempo migliore di 43” rispetto a quello di Lim, ma, essendo in gara fra gli under 23, ha dovuto accontentarsi del titolo di categoria. Anche un altro under 23, Landerson Nebres, ha fatto meglio del vincitore della prova élite.

Dopo il titolo a cronometro, la Go for Gold Philippines ha fatto ancora meglio nella gara in linea, monopolizzando il podio. Il campione uscente Jonel Carcueva ha confermato il proprio titolo, con un’azione solitaria che lo ha portato a tagliare il traguardo con 1’24” su Jericho Jay Lucero e 1’47” su Jaypee Olarte. La Continental filippina sembra ormai essere diventata il riferimento del ciclismo locale, ma la 7Eleven Cliqq, surclassata quest'anno, può sperare nella crescita di Joshua Pascual, autore dell’accoppiata crono-corsa in linea tra gli under 23.

Dopo il secondo posto dello scorso anno, Miltiadis Giannoutsos è riuscito a fare un passo avanti e a conquistare il titolo nazionale a cronometro in Grecia. Il venticinquenne, già protagonista al Tour of Albania in questa stagione, ha dominato la prova, rifilando ben 1’14” all’esperto Polychronis Tzortzakis e 2’41” a Nikiforos Arvanitou (Sofer Savini Due). Piuttosto deludente la prova del campione uscente Periklis Ilias, che ha chiuso solo quinto con 3’57” di ritardo.

Se nella gara contro il tempo il campione uscente ha deluso, nella prova in linea il vincitore del 2022, Georgios Bouglas (Matrix Powertag), si è confermato. Il trentaduenne ha staccato tutti, presentandosi da solo sul traguardo. Il rivale principale è stato Nikolaos Michail Drakos, dilettante in Italia con l’ASD Aries, che ha chiuso con un distacco di 58”, mentre Charalampos Kastrantas ha completato il podio a 1’40”.

In Iran c'è stata la doppietta di Saeid Safarzadeh (Tianyoude Hotel). Già vincitore del titolo nazionale a cronometro del 2019, si è ripetuto quest'anno con 49" sul campione uscente, il quarantottenne Hossein Askari e 59" su Behnam Ariyan (Mes Sungun-Azad). Per aggiudicarsi la prova in linea per la terza volta in carriera, invece, Saeid Safarzadeh ha dovuto imporsi in una volata a otto. Alle spalle del trentasettenne si sono piazzati il giovanissimo Ali Labib Shotorban (Sidi Ali Unlock) e Hasan Seyfollahifard (Mes Sungun-Azad), rimasto sul podio dopo il secondo posto dello scorso anno. Il campione uscente Behnam Khalili Khosroshahi (Mes Sungun-Azad) si è dovuto accontentare del nono posto, con 35” di ritardo. Da segnalare il dodicesimo posto di Mehdi Sohrabi, ex corridore della Lotto Belisol, la cui squalifica per doping è scaduta proprio il giorno prima della corsa.

Nell’ultima settimana l’UCI ha segnalato tanti movimenti di mercato, con le squadre cinesi ancora molto attive. La Tianyoude Hotel ha ingaggiato il ventinovenne colombiano Yeisson Quetama, all’esordio nel mondo Continental. Fresco di partecipazione alla Vuelta a Colombia, non ha ottenuto grandi risultati in carriera. La Shenzhen Xidesheng ha deciso di puntare sui fratelli svedesi Erik ed Hannes Bergström Frisk: Erik, classe ’99, sembrava più talentuoso, ma non corre a livello UCI da quasi due anni; Hannes, classe ’95, ha invece preso parte, in settimana, alla Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques. Triplo ingaggio per la Kung, che ha tesserato il globetrotter colombiano Vladimir Yesid López, alla Sidi Ali Unlock nei primi mesi del 2023, e i russi Nikita Kirzhaykin e Anton Popov. Quest’ultimo da dilettante ha corso in Italia con la Palazzago.

Ha un passato “italiano” anche Hossein Alizadeh, che nel 2013 ha vestito la maglia dell’Amore & Vita, pur senza mai disputare gare nel nostro paese. Il trentacinquenne iraniano, quinto nel campionato nazionale in linea, ha firmato con l’indonesiana Nusantara e potrebbe disputare il Tour of Qinghai Lake. Molto esperto anche l’ultimo arrivo in casa Roojai Online Insurance: la formazione thailandese ha, infatti, ingaggiato il trentaquattrenne greco Polychronis Tzortzakis, già vincitore di due corse quest’anno. L’XSpeed United ha, invece, deciso di assicurarsi le prestazioni di un giovane, il ventenne statunitense Jonah Killy, miglior giovane del recente Tour of Albania. 

La Global6 ha scelto di puntare sul ventiduenne canadese Evan Russell, che ha da poco lasciato la Saint Piran, e sul norvegese Jonas Hjorth, ancora una volta in cerca di fortuna lontano dall’Europa dopo le esperienze in Giappone e Bahrain. Sfruttando la presenza in squadra del crossista Tibor Del Grosso, la Metec-SOLARWATT ha potuto aggiungere un diciassettesimo corridore al suo roster: si tratta del ventitreenne Casper Van Der Woude, reduce dalla medaglia d’argento al campionato nazionale dei Paesi Bassi riservato agli élite senza contratto. Non è ancora stato ufficializzato dall’UCI, ma la ABTF Betão-Feirense ha annunciato di aver ingaggiato Tiano Da Silva, sudafricano con origini lusitane, che aveva iniziato la stagione proprio in Portogallo, con i dilettanti Santa Maria da Feira.

Il corridore della settimana: Georgios Bouglas

Georgios Bouglas, in maglia di campione nazionale, vince la prima tappa del Tour of Japan © Georgios Bouglas

Georgios Bouglas ha recentemente conquistato il terzo titolo nazionale greco in carriera, confermandosi uno degli elementi di maggior spessore del movimento ellenico. Nonostante l’assenza da quasi un decennio di formazioni UCI del suo paese, il trentaduenne è un veterano del mondo Continental, in cui corre sin dal 2009, con l’unica eccezione del 2015, anno in cui rimase senza squadra. 

Quest’anno, grazie alla collaborazione dell'amico Paco Mancebo, suo compagno di squadra nel 2010, ha trovato spazio alla Matrix Powertag e ha ripagato la fiducia della formazione nipponica vincendo, oltre al campionato nazionale, una tappa del Tour of Japan. Ha disputato anche un buon numero di corse con la maglia della nazionale fra Turchia, Uzbekistan, Grecia ed Emirati Arabi Uniti, raccogliendo diversi piazzamenti interessanti e aiutando in più di un'occasione i suoi connazionali a vincere.

Nel biennio da junior, Georgios Bouglas iniziò a farsi notare nelle corse del calendario ellenico, ma raccolse le maggiori soddisfazioni su pista: si laureò campione balcanico dello scratch e vinse il titolo nazionale sia nell’omnium che nell’inseguimento a squadre. Partecipò anche ai Campionati del Mondo di categoria, chiudendo lo scratch in ottava posizione.

Nel 2009, appena diciottenne, fece il suo esordio nel mondo Continental con la maglia della Heraklion-Nessebar. Nonostante la poca esperienza, riuscì ad ottenere qualche risultato incoraggiante, sfiorando la top ten all’Emirates Cup e alla Banja Luka-Beograd e chiudendo al quinto posto il campionato nazionale. Partecipò anche ai Campionati Europei under 23 su pista, senza brillare particolarmente.

L’anno successivo rimase nella stessa squadra, che prese il nome di Heraklion Kastro-Murcia. Su strada non riuscì a ripetere le buone cose fatte vedere al primo anno, ma su pista mostrò interessanti miglioramenti: nel mese di marzo si tolse la soddisfazione di partecipare ai Campionati del Mondo élite nell’inseguimento a squadre, in seguito conquistò il titolo nazionale dell’inseguimento individuale e, a fine stagione, prese nuovamente parte ai Campionati Europei under 23, cogliendo un discreto nono posto nell’omnium.

Nel 2011 Bouglas fu confermato nel suo team, che nel frattempo prese il nome di KTM-Murcia. Partecipò nuovamente ai Campionati del Mondo su pista nell’inseguimento a squadre e ottenne la prima top ten in una corsa internazionale su strada, chiudendo al decimo posto la Banja Luka-Belgrade I. A fine stagione, dopo il sesto posto nel campionato nazionale, disputò la prova in linea dei Campionati Europei under 23, senza portarla a termine, e, vinse il titolo nazionale nella velocità a squadre su pista.

L’anno successivo la sua formazione cambiò denominazione per la quarta volta in quattro anni, diventando Gios Deyser-Leon Kastro. Il corridore greco mostrò dei bei progressi, centrando quattro top ten di tappa al Tour of Hellas, due al Tour de Serbie e sfiorando il successo al campionato nazionale in linea (fu battuto solo da Ioannis Drakakis). La sua stagione si chiuse con un buon sesto posto nello scratch ai Campionati Europei under 23 su pista.

Nel 2013 cambiò squadra per la prima volta e passò alla SP Tableware, altra Continental ellenica. Nel nuovo team ottenne subito eccellenti risultati, finendo numerose volte nella top ten in Algeria e Russia, arrendendosi al solo Ioannis Tamouridis nel campionato greco e, soprattutto, conquistando le prime vittorie UCI in carriera: si aggiudicò, infatti, due tappe del Romanian Cycling Tour, dimostrando di essere in grado di battere corridori con esperienze nel professionismo.

L’anno successivo, sempre in maglia SP Tableware, Bouglas chiuse al secondo posto la Banja Luka-Belgrade II e conquistò l’agognato titolo greco, arrivando in parata con il fratello Apostolos. A fine stagione partecipò alla prova in linea dei Campionati del Mondo di Ponferrada, in cui si mise in luce con un tentativo di fuga. Inizialmente la Federazione Greca aveva in programma di non inviare nessuno per la corsa élite, ma cambiò idea proprio all’ultimo momento, iscrivendo il corridore soltanto dieci minuti prima della deadline.

La sua stagione si chiuse con una frattura della clavicola e la chiusura della SP Tableware. Nel 2015, quindi, il corridore greco rimase senza squadra e non disputò alcuna gara internazionale su strada, ma continuò di allenarsi. Rientrò a fine stagione per i campionati nazionali su pista e vinse i titoli di inseguimento a squadre, velocità a squadre, madison e omnium.

Nel 2016 iniziò a lavorare come personal trainer insieme al fratello e tornò a correre con più frequenza su strada. Fu ingaggiato dalla China Continental Team of Gansu Bank, che gli diede la possibilità di disputare il Tour of Qinghai Lake, in cui ottenne due top ten di tappa. Conquistò, inoltre, il primo podio in carriera nella prova a cronometro dei campionati nazionali.

L’anno successivo disputò diverse gare minori in Europa e, in estate, firmò nuovamente con la China Continental Team of Gansu Bank per disputare il Tour of Qinghai Lake. Nella corsa cinese ottenne un ottimo terzo posto nella prima tappa, in cui fu battuto in volata solo da due corridori attualmente nel WorldTour (Jon Aberasturi e Dušan Rajović).

Anche nel 2018 Bouglas scelse di gareggiare in Cina, ma stavolta cambiò squadra e si accasò alla Ningxia Sports Lottery-Livall, a cui regalò una storica vittoria di tappa al Tour of Qinghai Lake. In seguito non riuscì a ripetersi, ma ottenne comunque dei buoni piazzamenti fra Tour of Taihu Lake e Tour of Hainan.

Gli ottimi risultati gli fecero guadagnare il rinnovo del contratto e lui dimostrò di meritarla, anche se la vittoria sembrava non voler arrivare: prima del Tour of Qinghai Lake, infatti, arrivò secondo in due tappe del Tour of Egypt, in due Tour of Taiyan, nella Bursa Orhangazi Race e nel campionato nazionale a cronometro. Proprio nella corsa simbolo del calendario cinese, però, riuscì a sbloccarsi, replicando la vittoria di tappa dell’anno precedente.

Nel 2020 rimase in Cina, ma cambiò squadra e passò alla SSOIS Miogee. Ad inizio stagione ottenne qualche buon piazzamento tra Tour de Langkawi e Tour de Taiwan, prima che la pandemia portasse alla sospensione del calendario internazionale. Nonostante in Cina fosse tutto bloccato, alla ripresa delle competizioni la squadra poté correre qualche gara grazie al fatto di avere tanti stranieri nel roster e il greco si fece notare anche al Tour of Mevlana.

Con la Cina bloccata era impensabile rimanervi anche nel 2021 e così il corridore greco firmò con la Salcano Sakarya BB. Ebbe la possibilità di disputare le tante corse UCI del calendario turco e sfiorò la vittoria sia al GP Mediterrenean, sia in una tappa del Tour of Mevlana, Per alzare le braccia al cielo, però, dovette aspettare la seconda tappa della In the footsteps of the Romans, corsa bulgara che fu curiosamente l'unica disputata dalla sua squadra fuori dalla Turchia. 

Lo scorso anno è rimasto in Turchia, ma ha cambiato squadra ed è passato alla Spor Toto. Ha ottenuto diverse top ten, ma solo due podi, entrambi ai campionati nazionali. Dopo il terzo posto nella cronometro, ha vinto la prova in linea otto anni dopo il suo primo titolo. In seguito ha disputato sia i Campionati Europei (per la prima volta in carriera) che i Campionati del Mondo.

Dopo aver già partecipato ai Campionati del Mondo, ai Campionati Europei e agli European Games, il grande obiettivo di Georgios Bouglas è quello di partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, unica corsa che non ha ancora disputato con la maglia della nazionale. Il secondo titolo nazionale di fila lo mette in una situazione di vantaggio rispetto ai connazionali, ma non è detto che la Grecia riesca a qualificare un suo atleta. In questo senso, potrebbe risultare decisivo lo scandalo dei campionati nazionali uzbeki, il cui annullamento ha sicuramente favorito le nazioni rivali per la caccia ad un pass a cinque cerchi. Chissà che questo episodio non possa essere decisivo per la partecipazione olimpica del corridore delle Matrix Powertag.

La squadra della settimana: VolkerWessels

I corridori della VolkerWessels © VolkerWessels

Non sono molte le Continental che hanno un roster sufficientemente profondo da disputare più gare contemporaneamente, ma il caso di una formazione di terza divisione in grado di vincere in paesi diversi nella stessa settimana è ancora più raro. Ci è riuscita la VolkerWessels, che la scorsa settimana ha vinto due tappe (con due corridori diversi) della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques in Polonia e la Midden-Brabant Poort Omloop nei Paesi Bassi. Queste vittorie vanno aggiunte alle tre già conquistate nella prima parte di stagione.

La formazione neerlandese è certamente una Continental ambiziosa: ha preso la licenza nel 2020 e dalla scorsa stagione si è iniziato a parlare di un possibile passaggio fra i professionisti. La dirigenza aveva poi smentito le voci, precisando che l’idea c’era, ma serviva tempo per attuarla. Per il momento non è chiaro se si possa pensare ad un salto di categoria per l’anno prossimo, ma dalla squadra hanno già fatto sapere che nel 2024 il team avrà anche un ramo femminile: VolkerWessels, infatti, diventerà lo sponsor della Parkhotel Valkenburg, formazione che ha lanciato nel grande ciclismo, tra le altre, fenomenali campionesse come Demi Vollering e Lorena Wiebes.

Quest’anno il roster della Continental neerlandese è composto da quindici corridori, con un belga e un britannico a sommarsi ai tredici corridori locali.

Il leader della squadra è Coen Vermeltfoort, vincitore di ben trentacinque corse UCI in carriera. Il trentacinquenne era una grandissima promessa da giovane, ma non è riuscito nel suo biennio in maglia Rabobank ad affermarsi nel grande ciclismo. In seguito si è riciclato con successo nel ruolo di grande specialista delle corse di categoria 2.

Anche Bert-Jan Lindeman è un corridore di grande esperienza: in carriera ha corso per ben nove stagioni nel WorldTour, vincendo anche una tappa alla Vuelta a España nel 2015. In carriera ha partecipato a tutti i GT e a tutte le classiche Monumento ed è approdato alla VolkerWessels lo scorso anno, dopo essere rimasto a piedi a causa della chiusura della Qhubeka ASSOS.

Anche Thimo Willems, vincitore della Midden-Brabant Poort Omloop, ha corso tra i professionisti: dal 2019 al 2021 ha difeso i colori della Sport Vlaanderen-Baloise, ma, nonostante dei buoni risultati, non è stato confermato. Lo scorso anno ha corso a livello Continental con la Minerva, formazione che a chiuso a fine stagione in seguito alla morte del proprietario.

Il corridore più esperto del roster, Peter Schulting, non ha mai corso a livelli superiori, ma ha esordito nel mondo Continental nel lontano 2006. In carriera ha vinto nove corse UCI, la più importante delle quali è sicuramente la Tacx Pro Classic 2018, in cui batté in volata corridori importanti come Dries De Bondt, Jérôme Baugnies e Jelle Wallays.

Anche Tijmen Eising, in gioventù promessa del ciclocross, ha una grande esperienza a livello Continental. Il trentaduenne ha vinto tre corse UCI in carriera, tutte nel 2011, ma, sebbene non alzi le braccia al cielo da dodici anni, le sue caratteristiche di grande passista (pesa 80 kg ed è alto quasi 2 metri) sono utilissime per una squadra che fa delle volate il proprio punto di forza.

Daan Van Sintmaartensdijk è uno degli uomini veloci del team: in carriera ha conquistato due successi a livello UCI, entrambi in volate di gruppo. In settimana è stato grande protagonista nella Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques, mentre nella prima parte di stagione si è fatto notare anche come importante vagone del treno per Vermeltfoort.

Nonostante abbia vinto il titolo nazionale tra gli under 23 lo scorso anno, Max Kroonen non è riuscito a fare il salto tra i professionisti ed è rimasto alla VolkerWessels per il suo primo anno da élite. Non si è comunque perso d’animo e in questa stagione ha vinto una tappa dell’Olympia’s Tour e ha chiuso in seconda posizione sia il GP Philippe Van Coningsloo che la classifica finale della Course de Solidarnosc et des Champions Olympiques.

Nei primi anni da under 23, Jarno Mobach sembrava un corridore dal futuro assicurato: il successo di tappa all’Olympia’s Tour 2017 a soli diciotto anni e i tanti risultati di spessore dell’anno successivo non sono, però, stati confermati. Dopo qualche buon segnale lanciato nel 2022, quest’anno ha disputato solo tre giorni di corsa a livello UCI. Ha ventiquattro anni e potrebbe ancora aspirare al professionismo, ma forse il treno giusto è già passato.

Timo De Jong, anch’egli ventiquattrenne, crede ancora nel professionismo: come Mobach, ha vinto la sua unica corsa UCI al primo anno da under 23, ma nel 2023 ha fatto vedere ottime cose. Fra le sue quattro top ten stagionali, la più interessante è sicuramente quella conquistata alla Volta Limburg Classic, in cui è andato in fuga nelle prime battute e si è difeso dalla rimonta dei big salvando un ottimo ottavo posto.

Un altro classe ’99 è Jasper Haest, vincitore di una splendida tappa al Tour de Slovaquie dello scorso anno. Quest’anno non si è visto molto, un po’ bloccato da compiti di gregariato, ma ha tirato fuori una grandissima prestazione al campionato nazionale: ha infatti chiuso la corsa in quinta posizione, battuto soltanto da professionisti.

L’altro corridore a vantare nel palmares una vittoria UCI è Nick Van Der Meer. Il ventinovenne, che nel 2021 si impose in una tappa del Tour of South Bohemia, è un corridore veloce e quest’anno è stato utilizzato soltanto come gregario. Ha ventinove anni ed è difficile pensare che possa avere grandi margini di miglioramento, ma si è comunque rivelato un aiuto importante per i capitani.

Non hanno mai vinto a livello UCI il ventiquattrenne Zak Coleman e il ventitreenne Jord Baak. Coleman, unico britannico del team, ha ottenuto il suo miglio risultato in carriera quest’anno, arrivando settimo in una tappa della Flèche du Sud. Baak, alla VolkerWessels dal 2020, non è mai arrivato nella top ten, ma ci è andato vicino alla Dorpeonomloop Rucphen, terminata in dodicesima posizione.

Completano il roster Rindert Buiter e Jente Klaver. Entrambi hanno diciannove anni e ci vorrà ancora tempo per capire che direzione potranno prendere le loro carriere. Ad inizio stagione faceva parte del team un altro classe 2003, Youp De Vos, che ha lasciato la squadra a fine marzo senza mai gareggiare.

La VolkerWessels tornerà in gara tra un paio di settimana per disputare alcune gare dilettantistiche tra Paesi Bassi e Belgio. Per il rientro a livello UCI bisognerà probabilmente attendere la Kreiz Breizh Elites, in programma in Francia a fine mese.

La crisi infinita del ciclismo tedesco
Parigi 2024: presentati i percorsi delle prove olimpiche