La formazione della Visma | Lease a Bike per il Giro d'Italia 2024 © Siguiendo la Rueda via IG
Giro d'Italia

Ecco la Visma dei giovani per il Giro d'Italia: Kooij per le volate, Uijtdebroeks per le salite

La formazione olandese è orfana di Van Aert: al suo posto Laporte, ottima spalla per le volate di Kooij, presente e futuro degli sprint. Uijtdebroeks proverà a crescere come uomo da GT, per le crono c'è Affini

Doveva essere Wout van Aert il protagonista del Giro d'Italia 2024 della Visma | Lease a Bike, ma il vicecampione del mondo è stato messo fuorigioco dalla brutta caduta alla Dwaars doors Vlaanderen. Al suo posto è stato convocato il campione europeo Christophe Laporte, molto simile al belga per spunto veloce e confidenza con le planimetrie vallonate e i terreni ostici. 

La formazione della Visma | Lease a Bike per il Giro d'Italia 2024 © Team Visma | Lease a Bike via IG
La formazione della Visma | Lease a Bike per il Giro d'Italia 2024 © Team Visma | Lease a Bike via IG

Kooij alla prova di maturità

Non cambiano però le scelte per la classifica e le volate: l'uomo più atteso è Olav Kooij, talento precoce (classe 2001) in tre anni di professionismo ah già raccolto 32 vittorie: quest'anno ha già conquistato tre vittorie nel World Tour, con due tappe alla Parigi-Nizza e una all'UAE Tour. Per lui il Giro 2024 è la prima occasione per sperimentarsi in una grande corsa a tappe: troverà un roster di velocisti di prima categoria con cui battagliare. Ad aiutarlo, oltre a Laporte , ci saranno Tim van Dijke (convocato al posto di Koen Bouwman, ammalatosi durante il Romandia) e due passisti come Jan Tratnik ed Edoardo Affini. Il primo potrebbe dire la sua anche nelle tappe più ostiche (nel 2020 vinse la tappa di San Daniele del Friuli coronando con la vittoria la fuga di giornata), il secondo proverà a cercare nuovamente buoni risultati nelle cronometro, dove ha raccolto i migliori risultati della carriera.

Uijtdebroeks punta in alto

Cian Uijtdebroeks ha avuto una prima parte di stagione con alti e bassi: alla Parigi-Nizza è stato la seconda punta accanto al vincitore Matteo Jorgenson, concludendo la corsa al settimo posto, mentre alla Volta a Catalunya un malessere lo ha debilitato portandolo al ritiro all'ultima tappa di Barcellona. L'anno scorso il belga se ne andò dalla Bora-hansgrohe lamentando il bullismo ricevuto da parte dei compagni, non dopo essersi rammaricato che la squadra fosse più indietro rispetto alle altre nelle cronometro: ora ci sono tutte le condizioni per poter fare bene, sia per il livello della squadra, vincitrice di tutti i GT dello scorso anno, sia per la presenza di uomini che possono essere un supporto fondamentale per le tappe più dure: oltre al sopraccitato Tratnik infatti la squadra gli ha affiancato l'esperto Robert Gesink (l'olandese compirà 38 anni il 31 maggio) e il campione ungherese su strada e a corno Attila Valter, anch'egli giovane e con molti margini di miglioramento, per quanto già alla quarta partecipazione alla Corsa Rosa, dove nel 2021 vestì anche la maglia rosa per tre giorni. Per il classe 2023, che già l'anno scorso fu ottavo alla Vuelta a España , l'obiettivo di una top five potrebbe non essere irrealizzabile.

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Paolo Armentini
Inseguo sogni e utopie dal 1990. Non sapendo né correre, né scrivere, né insegnare, provo a fare le tre cose, sia mai che me ne esca una giusta.