
Pogacar in controllo: «Non ho spinto fino in fondo». E quella frecciatina alla Visma...
Le dichiarazioni del campione del mondo, dopo la seconda vittoria consecutiva al Delfinato. Vingegaard: «Non ho perso tanto, posso essere soddisfatto»
Il regno di Tadej Pogacar si estende ineluttabilmente anche sul Giro del Delfinato 2025. Dopo al sorprendente vittoria nella prima tappa e il dominio assoluto nel primo arrivo in salita di ieri, il campione del mondo ha fatto tre nell'arrivo in salita di Valmeiner 1800, apparentemente senza faticare più di tanto. A confermarlo è stato lo stesso fuoriclasse della UAE Emirates-XRG, nelle dichiarazioni rilasciate subito dopo il traguardo.
«Non mi è piaciuto l'attacco in discesa della Visma»
«Avremmo voluto controllare la situazione su tutte le salite di oggi, ma la Visma ha attaccato a più riprese», ha spiegato Pogačar, raccontando l'andamento di una frazione percorsa a tutta dall'inizio alla fine. «Hanno attaccato negli ultimi chilometri del Col de la Croix de Fer, credo per provare a staccarmi nella successiva discesa. I primi due chilometri sono stati pericolosi, non mi piacciono queste situazioni, ma è il ciclismo di oggi».
Tutto abbondantemente sotto controllo, comunque, nonostante l'inferiorità numerica: «Sono stato molto contento di come Pavel [Sivakov, ndr] e tutta la squadra hanno corso oggi. Quando Pavel è rientrato, ha preso il controllo della situazione. Sull'ultima salita mi ha detto che non avrebbe potuto lavorare a lungo, ha preparato il mio attacco e io sono partito: per non essere attaccato da tutti i Visma, ho preferito muovermi io per primo. Ho mantenuto un buon ritmo fino al traguardo, sono contento di aver difeso la maglia gialla in questo modo».
«Oggi Jonas è stato molto forte», ha notato il campione del mondo, confessando però di non essersi impegnato al massimo: «Non volevo nemmeno dare tutto oggi: era molto caldo e le salite erano molto lunghe. Per fortuna nell'ultimo chilometro il mio vantaggio era tale da permettermi di rilassarmi un attimo e di recuperare un po'. Al Tour Vingegaard potrà essere più forte, ma anche la nostra squadra avrà due scalatori in più. Possiamo essere molto soddisfatti per come sono andate le cose oggi».

Vingegaard: «Oggi è andata meglio di ieri»
«Ho provato a seguire Pogačar - ha spiegato dopo l'arrivo Jonas Vingegaard - ma non ho potuto rispondere al suo attacco. Sono salito del mio passo e alla fine non ho perso così tanto. Penso di aver fatto un buon lavoro, i miei numeri sono stati buoni, posso essere soddisfatto di come sono andate le cose oggi. Tadej è stato più forte oggi come ieri, ha meritato di vincere: complimenti a lui. Spero che questa corsa mi possa aiutare a migliorare e a raggiungere un livello ancora più alto per il Tour».
Lipowitz: «Roglič rimane il capitano per il Tour»
Dietro ai due alieni, si conferma in grande forma la maglia bianca Florian Lipowitz. Queste le parole del giovane scalatore tedesco della Red Bull-Bora-hansgrohe: «Anche oggi è stata una giornata dura, abbiamo cercato di essere conservativi, senza attaccare e rimanendo sulle route. Quando Tadej è partito, ho provato a tenere la ruota di Jonas, ma ho capito presto che sarei esposo salendo a quel ritmo. Ho preferito tenere il mio passo, è stata comunque molto dura e non posso essere più che felice tanto del risultato, quanto della prestazione».
Le ottime prestazioni del 24enne di Leichingen non sembrano cambiare i piani, almeno a parole, della Red Bull in vista del Tour de France: «Il piano rimane quello di aiutare Roglič, il capitano rimane lui. Sulle tre settimane ha già dimostrato più volte di essere fortissimo. Sto dimostrando di essere in forma, ma il mio obiettivo rimane quello di supportarlo».