Ciclocross

Christen, uno show per vincere il Mondiale juniores. Dockx-Smith a podio, Paletti 15esimo

30.01.2022 19:52

La gara delle sorprese. Si potrebbe rinominare così il Mondiale juniores maschile di oggi. Si arrivava alla rassegna iridata con un favorito netto e per molti l'esito era scontato: oro e maglia arcobaleno per il giovane fenomeno David Haverdings, dominatore dell'intera stagione. E invece il neoacquisto della Baloise torna a casa a bocca asciutta e si presenterà al campionato nazionale della prossima settimana senza avere in bacheca nemmeno un titolo (all'Europeo era stato battuto da Aaron Dockx). Una vera disdetta per colui che ha tirannizzato la categoria vincendo l'80% delle corse a cui ha preso parte, ma che non è riuscito a capitalizzare nell'occasione più importante.

Al suo posto, a mettere in piedi un vero e proprio show con attacchi, surplace e wippate è stato Jan Christen, lo svizzero del Pogi Team (squadra di Tadej Pogacar, come si può desumere dal nome, e settore giovanile della UAE, futura destinazione del neocampione del mondo). Il rossocrociato, il quale aveva preparato con cura l'appuntamento mondiale, sfruttando le sue doti da stradista ha domato il velocissimo tracciato di Fayetteville, battendo in volata il belga Dockx, atleta costruito per fare cross e molto più abile tecnicamente rispetto al vincitore, e il britannico Nathan Smith.

Venendo alla cronaca, in partenza scatto bruciante di Smith, marcato da Dockx e Haverdings. Molto indietro l'italiano Luca Paletti e svariati favoriti della vigilia, su tutti i belgi Yordi Corsus e Victor Vandenberghe e il francese Louka Lesueur. Dopo il salitone Christen prende subito la testa e forza l'andatura, selezionando un drappello di cinque crossisti (presente anche Coréntin Lequet), ma in corrispondenza del rettilineo d'arrivo la situazione si ricompone e rientrano davanti tutti i nomi più attesi, meno Lesueur, il quale paga evidentemente una giornata nera. Mentre il campione europeo guida perfettamente il gruppetto nel lungo serpentone in discesa, Haverdings, che era alla sua ruota, scivola e finisce a terra portandosi dietro Christen e Spranger ma soprattutto perdendo 30", impossibili da rimontare anche per lui su un percorso del genere.

Smith ne approfitta e aumenta il ritmo, mentre Nuyens, Vandenberghe e Corsus continuano ad arrancare, venendo velocemente raggiunti e staccati dallo svizzero, già tornato in testa a fine seconda tornata. Nel terzo dei sei giri in programma avviene la mossa decisiva: Vandenberghe fa il buco a Dockx e Smith, facendo guadagnare loro quasi dieci secondi sugli inseguitori. Ancora una volta tirare è compito di Christen, non perfetto tatticamente (e nemmeno tecnicamente, si nota il suo essere meno specialista rispetto ad altri).

Superata la metà gara c'è l'aggancio tra il duo di testa e la coppia inseguitrice, con Lequet che riesce a tenere strenuamente la ruota di Jan. Lo svizzero non si accontenta e attacca nuovamente, portandosi dietro Dockx e Smith. Nelle due tornate finali i tre si succedono svariate volte in testa al gruppetto. Il britannico è nettamente il più affaticato e perde le ruote ogniqualvolta vi sia un'accelerata, mentre Christen appare brillantissimo e in totale controllo, nonostante sia quello che ha speso di più nella prima parte di gara. Il belga, perfetto in discesa e attentissimo sugli scatti dello svizzero, è la seconda forza in campo, ma muovendosi bene può assolutamente puntare alla vittoria.

Superata per l'ultima volta la scalinata Christen tenta di sorprendere gli avversari, ma entrambi rispondono presente; inizia quindi la lotta per non prendere in testa il rettilineo finale, che tende leggermente a scendere e favorisce chi parte in seconda o terza ruota. Il perdente è Dockx, il quale è costretto a lanciare la volata da davanti. Il belga viene sorpassato con grande facilità dal velocissimo Christen, meritato vincitore e atleticamente una spanna sopra agli avversari, ma resiste al ritorno di Smith, difendendo quantomeno l'argento. Quarto il francese Lequet (a 20"), quinto lo statunitense Andrew August, sorpresa di giornata e primo 2005 al traguardo (a 20"), sesto Vandenberghe (a 33"), settimo Wies Nuyens (a 35") e ottavo il canadese Ian Ackert (a 39"); conclude nono a 41" il rimontante Haverdings, con anche lui davanti la lotta per l'oro sarebbe stata ancora più avvincente, c'è da esserne sicuri; completa la top ten il danese Nielsen (a 49"), il quale precede il deludente Corsus. Paletti è quindicesimo, degnissimo piazzamento per lui, arrivato negli States appena quarantott'ore fa.

La terza e ultima giornata prosegue alle 20 con la prova under 23 femminile, sfida tra Van Empel, Pieterse e Van Anrooij, penultima gara in programma prima del gran finale con gli élite alle 21.30.

Notizia di esempio
Chiamiamolo Puck Pack! Pieterse guida il gruppetto di olandesi dominanti tra le under. Bramati 16esima