
4 Jours de Dunkerque, Pierre Gautherat placa la sua Famars di vittorie
Il francese della Decathlon scatta in contropiede ai 1500 metri dall'arrivo e centra il suo primo successo in massima serie davanti a Stewart e Zingle, che si conferma in maglia rosa
Lucidità e freddezza: le chiavi della prima vittoria da professionista del francese Pierre Gautherat, che ha beffato tutti con un'azione in contropiede ai 1500 metri dal traguardo di Famars per vincere la terza tappa della 4 Jours de Dunkerque e conquistare il suo primo successo tra i professionisti. Il 22enne alsaziano ha conservato un piccolo ma decisivo vantaggio su Tobias Lund Andresen e Axel Zingle che, con l'abbuono incamerato al traguardo, ha difeso la maglia di leader.
La cronaca della 3ª tappa della 4 Jours de Dunkerque
Il giorno del pavé alla 69ª 4 Jours de Dunkerque-Grand Prix de Haute de France: la 3ª tappa (Valencienne-Famars, 154,2 km) si sviluppa quasi per intero su un anello di 24,5 km da ripetere per 6 volte, che prevede i settori di Quénénaing à Maing (2500 metri) e Famars à Artres (1200 metri), oltre che un breve strappo di 400 metri (pendenza media del 4,8%), valido per il Gran Premio della Montagna, a un paio di chilometri dalla linea del traguardo. Un paio di curve ampie negli ultimi 500 metri.
La fuga resta un'ipotesi per tutta la prima ora di corsa, affrontata a ritmo elevatissimo. Lo scenario cambia nel corso del secondo giro: entrano in azione il danese Casper Pedersen (Soudal Quick-Step), i francesi Antoine Huby (Soudal) e Killan Théot (Van Rysel-Roubaix) e lo spagnolo Javier Ibáñez (Caja Rural Seguros-RGA). I battistrada sfiorano i 4' di margine ai -84 dal traguardo prima di arrendersi al ritorno del gruppo, che ristabilisce le distanze poco prima del terzo passaggio sulla linea d'arrivo. Poco più avanti, si avvantaggia il danese Blume William Levy (Uno-X Mobility), che pedalerà tutto solo per una decina di chilometri per poi essere raggiunto da altri 6 uomini: i belgi Cedric Beullens (Lotto), Ceriel Desal (Wagner Bazin-WB) e Kenny Molly (Van Rysel), il colombiano Fernando Gaviria (Movistar), il francese Samuel Leroux (TotalEnergies) e il tedesco Michael Schwarzmann (Free Palestine). Anche la loro azione, però, riufluisce in fretta: gruppo di nuovo compatto a ridosso del quarto passaggio sul traguardo.

Gaviria ci riprova in contropiede con altri tre uomini: il belga Alec Segaert (Lotto), il britannico Ben Swift (INEOS Grenadiers) e il francese Mathis Louvel (Free Palestine). I quattro uomini di testa - dai quali si sfilerà quasi subito Gaviria - accumuleranno un vantaggio massimo di 44" ai -37 dall'arrivo per poi subire il ritorno degli inseguitori, pilotati dagli XDS-Astana, che chiuderanno sui primi in vista del GPM, dove andrà all'attacco un altro belga, Gil Gelders (Soudal). Il fiammingo ci riproverà con maggiore convinzione prima di affrontare il lastricato di Quénénaing, senza tuttavia guadagnare più di una decina di secondi sul resto della concorrenza, che piomberà su di lui a 11 chilometri dal capolinea. A quel punto, non resta che affrontare l'altro settore di pavé - dove la situazione resta praticamente immutata - e la rampa alle porte di Famars. Qui ci prova il campione italiano Alberto Bettiol (XDS-Astana) che, com'era accaduto nella prima tappa, mette alla frusta il gruppo ma senza riuscire a stanare gli avversari. Al contrario, il francese Pierre Gautherat (Decathlon AG2R La Mondiale) indovina il momento giusto per affondare il colpo risolutivo: partito ai 1500 metri dalla linea bianca,l'alsaziano guadagna subito un buon vantaggio su chi insegue. Gautherat non si volta e si presenta sul rettilineo d'arrivo con una cinquantina di metri sulle ruote veloci, capeggiate dal britannico Jake Stewart (Free Palestine): quel che serve per brindare alla sua prima vittoria in massima serie davanti a Stewart e al connazionale Axel Zingle (Visma-Lease a Bike). 4° il danese Tobias Lund Andresen (PicNic PostNL), poi il britannico Lewis Askey (Groupama-FDJ) e il migliore degli italiani, Alberto Dainese (Tudor), che ha così eguagliato il piazzamento ottenuto il giorno prima a Crépy-en-Valois.
Grazie all'abbuono conquistato sul traguardo, Zingle è ancora maglia rosa con 4" su Askey e Gautherat.
Sabato l'arrivo a Cassel
La Quattro Giorni di Dunkerque prosegue sabato con la penultima frazione: partenza da La Chapelle d'Armentières, arrivo a Cassel dopo 172,7 km. Dopo un primo tratto in linea interamente pianeggiante, la carovana entra nel circuito finale di 21,3 km da ripetere per cinque volte, nel quale spiccano le scalate alla Rue du Tambour (1800 metri al 4,2%) e alla conclusiva Porte d'Aire, 1 km all'8,8% di media con un tratto che si arrampica fino al 14%.
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