
Il Mundo di Jonas Vingegaard: Vuelta chiusa con un'altra vittoria
Il danese si prende l'ultimo arrivo in salita alla Bola del Mundo, distanzia ancora Almeida e vince la sua prima Vuelta. Pidcock difende il podio, Riccitello supera Pellizzari
Non è stato sempre al meglio, non è stata una passeggiata, il contesto intorno alla corsa non è stato semplice da gestire, il UAE Team Emirates e João Almeida ci hanno provato fino all'ultimo, ma non è bastato. Jonas Vingegaard chiude La Vuelta 2025 con la sua terza vittoria di tappa, prendendosi il primo e l'ultimo arrivo in salita, da Limone Piemonte alla Bola del Mundo.
Il danese arriva a Madrid in maglia rossa, il primo di sempre a riuscirci per il suo Paese, e aggiunge un altro Grande Giro al suo palmares dopo i due Tour de France. Per la Visma Lease a Bike è il quinto successo nelle ultime sette edizioni con tre corridori diversi, dopo tre settimane ben più complicate rispetto a quelle del podio monopolizzato nel 2023. Non è stato un Vingegaard fuori categoria come forse si poteva pensare, ma nessuno è mai riuscito a staccarlo direttamente, e nel momento decisivo i numeri non mentono.
La Vuelta 2025, la cronaca della ventesima tappa
Nei primi chilometri ci sono subito due gpm di terza categoria, Escondida e Paradilla, dove chi ha ancora qualcosa da dare si spende per entrare in fuga. Particolarmente attiva la INEOS Grenadiers, che spende quasi tutti i suoi uomini per aiutare Egan Bernal. Con lui nel gruppo di testa c'è anche Bob Jungels, mentre la Lidl-Trek ha Giulio Ciccone, Julien Bernard e Carlos Verona, dopo il contributo iniziale del solito Mads Pedersen.
In totale davanti sono in trentuno, con quasi tutti gli scalatori fuori classifica: Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), Mikel Landa (Soudal Quick-Step) e Harold Martín López (XDS Astana Team). Alle loro spalle però si mette subito a lavorare il UAE Team Emirates, con Ivo Oliveira e Mikkel Bjerg a spingere nel fondovalle.
Ai piedi del Puerto de Navacerrada, ai -55 dal traguardo, il vantaggio dei fuggitivi è solamente di 1'30", mentre dietro arriva a tirare anche la Red Bull-BORA-hansgrohe con Ben Zwiehoff. Davanti è Julien Bernard a tenere alto il ritmo e selezionare il gruppo di testa, che scollina con ancora un minuto di margine. In discesa si sganciano in cinque, con Bernal, Landa e Ciccone insieme a Jardi van der Lee (EF Education-EasyPost) e Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale), ripreso prima della salita finale.

Nel frattempo, nel gruppo malliot rojo era arrivato a tirare Juan Ayuso, che finisce il suo turno sulle prime rampe del secondo passaggio a Navacerrada. Il gruppo passa senza grossi intoppi sulla corsia rimasta scoperta a un blocco stradale messo in piedi da un gruppo di manifestanti, alcuni dei quali abbastanza oltre le righe.
Davanti Landa arriva a inizio salita con qualche secondo di vantaggio, ma viene quasi subito ripreso da Ciccone. I due proseguono in coppia per qualche chilometro, mentre il trenino UAE viene tirato brevemente da Marc Soler, poi da Felix Großschartner e infine da Jay Vine, che arriva davanti ai 7. Il ritmo dell'australiano è troppo elevato per Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale), ma anche per Giulio Pellizzari (Red Bull-BORA-hansgrohe). L'italiano prova a prendere il suo passo per difendere la posizione e la maglia bianca da Matthew Riccitello.
Ciccone e Landa vengono raggiunti all'imbocco della rampa decisiva, quando la strada non è più asfaltata e le pendenze si impennano. Finito il lavoro di Vine è il momento di Almeida, che prova a imporre il suo ritmo per cercare di mettere in difficoltà Vingegaard. Con loro ci sono anche Tom Pidcock, Jai Hindley e Sepp Kuss. L'australiano ci prova a 2.2 chilometri dalla vetta, con in testa il terzo posto del britannico, che però risponde ancora molto bene.
Vingegaard si porta subito alla sua ruota, saltando un Almeida incapace di cambiare ritmo per davvero. Ne ha eccome invece la maglia rossa, che poco prima dell'ultimo chilometro se ne va da solo. Nessuno riesce a tenere il passo del danese, che conquista l'ultimo arrivo in salita e la sua prima Vuelta in carriera.
Secondo posto a 11" per il suo compagno Kuss, per una Visma sempre pronta nei momenti decisivi. Hindley guadagna solo 9" su Pidcock, che difende la terza posizone e il suo primo podio in un Grand Tour. Almeida è quinto a 22" dal suo rivale, che provato a mettere in difficoltà fino all'ultimo. Arriva poco dietro Riccitello, che toglie il quinto posto e la maglia bianca a Pellizzari. Kuss scavalca Gall ed è settimo, mentre Torstein Træen (Bahrain-Victorious) chiude in nona posizione. Domani a Madrid sarà passerella, da capire se nelle modalità previste o se ci saranno modifiche per questioni di sicurezza.
