
Jonathan Milan sogna in grande: "Voglio vincere Sanremo, Roubaix e tappe nei tre Grandi Giri"
Dopo la maglia verde al Tour, Milan guarda oltre: "Era il mio sogno, ma ora voglio di più". Al Festival dello Sport confessa ambizioni da fuoriclasse
Jonathan Milan, 25 anni, è salito sul palco del Festival dello Sport accanto ad Alessandro Petacchi, per tracciare il bilancio di una stagione positiva e parlare di nuovi progetti. Insieme a Petacchi e Franco Bitossi, Milan è infatti uno dei soli tre italiani ad aver vinto la classifica a punti al Tour.
Dalla pista alla maglia verde: “Portarla a Parigi era il mio sogno”
“Se Jonathan sistema ancora qualche dettaglio, può diventare il miglior sprinter del mondo”, ha commentato Petacchi.
Milan, che ha interrotto un digiuno italiano di sei anni al Tour de France vincendo due tappe (la numero 8 a Laval e la 17 a Valence), ha spiegato che rinunciare alla pista è stato un sacrificio, ma un sacrificio necessario: “Abbandonare la pista quest’anno è stato difficile, ma è servito. Vincere quella maglia e portarla fino a Parigi era il mio sogno, e l’ho realizzato”.

Un sogno che ha coronato una stagione ricca di successi, arrivati successi anche al Critérium du Dauphiné, all’UAE Tour e alla Tirreno–Adriatico.
“Ora voglio di più”: Sanremo, Roubaix e i tre Grandi Giri
Pensando al Tour, Milan ammette di avere sofferto in una tappa in particolare: “Ho davvero sofferto nella frazione di Lourdes. Ora voglio di più. Mi piacerebbe vincere la Milano–Sanremo, anche se finché ci sarà la Cipressa credo sia difficile per me. E la Parigi–Roubaix, anche quella è un sogno: quest’anno l’ho finita per la prima volta (101° posto), ma un giorno voglio vincerla”.
Un altro obiettivo, forse ancora più ambizioso, riguarda le grandi corse a tappe: “Un altro sogno è vincere tappe in tutti e tre i Grandi Giri, magari nello stesso anno. È una sfida dura, ma è un mio sogno. Anche riuscirci una volta sola nella carriera sarebbe già un’enorme soddisfazione, ma farlo nello stesso anno sarebbe l’obiettivo supremo”.
Prima di lasciare il palco, Milan e Petacchi hanno parlato anche di Tadej Pogačar, definito dal ligure il nuovo “Cannibale”. “Corre per vincere”, ha detto Petacchi. “Prima di lui c’era un altro Cannibale che ha vinto 525 corse e non faceva regali a nessuno. Ha fatto la storia del ciclismo. Non vedo perché Pogačar non debba inseguire i record anche lui. Certo, dà fastidio a molti: se non vince lui, vince qualcuno della sua squadra”.
Milan ha annuito: “Non posso che essere d’accordo. Ti alleni per vincere, non per regalare le corse. Io spero che anche la mia squadra vada bene, ma in qualche modo, alla fine, vince sempre lui”.