
Giro d'Italia 2025 - 7a tappa: si scoprono le carte
È giunto il momento della prima vera frazione di montagna, nonché del primo arrivo in salita di questo Giro. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Dopo tre frazioni più o meno transitorie, seppur non prive di difficoltà, il Giro d'Italia 2025 ritrova una giornata cruciale nell'evoluzione della classifica generale, la prima di alta montagna, che apre un trittico molto intrigante di frazioni nel secondo weekend. La 7a tappa parte subito in salita con pendenze esigenti per arrivare a Roccaraso (7 km al 6.4%, max 11%) e prima di incontrare la discesa si sale anche a Rivisondoli (quasi 2 km al 5%) e alla Forchetta (1.9 km al 7.5%, max 12%). Una lunga discesa porta a Sulmona, quindi altri km di fondovalle molto veloce conducono a Pratola Peligna; qui uno zampellotto nel paese precede uno strappo di 1 km al 5.5%, prima avvisaglia della successiva salita di Monte Urano (4.5 km al 9.4%, max 14%), durissima ma molto distante dall'arrivo. Segue una salita con caratteristiche diametralmente opposte, essendo infinita ma pedalabile, il Valico della Forcella (24.3 km al 3.7%, max 9%). Non c'è GPM, ma si sale anche per arrivare al Valico di Fonte Capo La Maina (oltre 3 km al 5.2%, seguiti da un altro strappetto che porta al valico), ultima asperità prima di quella conclusiva. In ogni caso i 15 km pianeggianti che precedono l'ascesa finale, nonché le caratteristiche specifiche di quest'ultima lasciano presagire che la frazione si decida con uno sforzo massimale negli ultimi 3 km di impennata: la salita di 11.9 km al 5.5% si compone infatti di due tratti ben distinti, con il primo pedalabile di 9.2 km al 4.6% seguito da una rampa di 2.4 km al 10.1% (max 13%) in cui si deciderà tutto; la strada è pressoché pianeggiante negli ultimi 300 metri. Anche se tutto si deciderà nel finale, va comunque sottolineato come questa tappa sia tutto fuorché un unipuerto, accumulando quasi 3500 metri di dislivello in meno di 170 km.
Le salite del giorno
Arrivano le montagne e risulta più che mai interessante vedere le salite nel dettaglio. Vi proponiamo perciò il profilo dettagliato di tutte le salite, anche quelle minori senza GPM, realizzate approfittando delle tracce Strava pubblicate proprio da RCS, molto affidabili e veritiere, con piccole discrepanze che non alterano la valutazione. Fa eccezione il profilo della salita finale, che avevamo già prodotto in autonomia alcuni mesi fa.



Fari puntati su…
È giunto il momento di vedere la sfida tra gli uomini di classifica. La tappa ha un disegno buono anche per vedere arrivare una fuga partita in avvio di tappa, motivo per cui potrebbe esserci grande bagarre fin dai primi km (già zeppi di salite, anche con pendenze interessanti) e la tappa potrebbe risultare particolarmente impegnativa. Due anni fa quasi tutte le frazioni più importanti finirono per sorridere ai fuggitivi, con un relativo disinteresse dei big nel giocarsi i successi di tappa. In un Giro però che Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates - XRG) come grandi favoriti, c'è da attendersi che le rispettive squadre cerchino di tener chiusa la corsa per lanciare i capitani verso quello che sanno fare meglio: sforzi massimali di breve durata nel finale di corsa. Il successo di tappa porterebbe con sé anche secondi di abbuoni, che peraltro verranno assegnati anche in occasione del Red Bull KM posto a Tagliacozzo poco prima dell'inizio formale della salita: vedremo se le squadre dei big vorranno chiudere in anticipo per giocarsi anche quelli.
Il primo nome da affiancare allo sloveno e allo spagnolo è sicuramente quello di Giulio Ciccone (Lidl - Trek), che non è il loro avversario più credibile per la maglia rosa, ma lo è senz'altro per il successo di tappa: un finale di questo tipo è adattissimo all'abruzzese, che correrà l'intera tappa nella sua regione e sarà sicuramente motivato a far bene; inoltre la sua formazione sta volando e spesso in questi casi l'entusiasmo finisce per travolgere tutti i componenti. Lo ricordiamo secondo su un finale simile poco lontano da qui, a Campo Felice, alle spalle di Egan Bernal (INEOS Grenadiers) nel Giro del 2021. Il colombiano è chiamato ad un primo test per capire a che punto è nel suo lento percorso di recupero dopo il terribile incidente di tre anni fa, in compagnia del cocapitano Thymen Arensman (INEOS Grenadiers), autore di una pessima prestazione nella prima frazione, ma protagonista di una buona cronometro il giorno successivo. Discorso analogo va fatto per Derek Gee (Free Palestine - Premier Tech), corridore esplosivo che potrebbe difendersi bene in un finale di questo tipo.
Tornando invece a nomi davvero altisonanti, un corridore esplosivo di assoluto spessore che può veramente insidiare Ayuso e Roglic è senz'altro Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), che se dimostrasse di stare coi migliori sulle grandi montagne, può approfittare delle due tappe che verranno per fare confusione, sfruttando percorsi adattissimi alle sue caratteristiche (muri e sterrati).
Diametralmente opposto è il ragionamento che va fatto per Antonio Tiberi (Bahrain - Victorious), forse il più credibile avversario di Roglic e Ayuso per la classifica generale, che però potrebbe soffrire un arrivo secco di questo tipo. A lui potrebbe venire congeniale uno svolgimento combattutto, con battaglia fin dalle prime salite e micce bagnate ai piedi della salita finale. Il traguardo è anche a due passi dal confine col Lazio, quindi c'è da aspettarsi che anche i suoi tifosi siano in gran numero sull'ascesa conclusiva e questo potrebbe dargli una spinta in più.
Non bisogna dimenticarsi dei gregari di Ayuso e Roglic, che formano una fitta schiera di outsider che potrebbero a loro volta vincere la tappa in base allo svolgimento della stessa, essendo molto adatti ad un finale di questo tipo: primo fra tutti Isaac del Toro (UAE Team Emirates - XRG) che sembra avere una gran gamba; in casa UAE ci sono anche Brandon McNulty e Adam Yates, mentre in casa Red Bull, orfana di Jai Hindley, va ricordato Daniel Felipe Martínez, anche se quest'ultimo non sembra in grande forma ed era in difficoltà anche sulle ben più facili salite verso Matera.
Altro nome sicuramente interessante è quello di Richard Carapaz (EF Education - EasyPost), anche se nelle ultime stagioni il suo rendimento è stato un po' altalenante. Passiamo infine in rassegna tutti gli altri possibili uomini di classifica che dovranno farsi trovare pronti al traguardo: Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), David Gaudu (Groupama - FDJ), Wilco Kelderman e Simon Yates (Team Visma | Lease a Bike), Davide Piganzoli (Team Polti VisitMalta), Einer Rubio e Nairo Quintana (Movistar Team), Max Poole e Romain Bardet (Team Picnic PostNL), Wout Poels (XDS Astana Team), Louis Meintjes (Intermarché - Wanty) e Paul Double (Team Jayco AlUla).
Giro d'Italia 2025, gli orari della settima tappa
La partenza ufficiale verrà data alle 12:55, con arrivo previsto come sempre tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 12:00 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 17:55), sia su Eurosport/Discovery+ (dalle 12:30 alle 17:45).