Daan Hoole centra la prima vittoria in carriera nella decima tappa del Giro d'Italia 2025 © Giro d'Italia / LaPresse
Giro d'Italia

Giro d'Italia, è il giorno di Daan Hoole: vittoria per lui nella decima tappa

Il campione a cronometro orange gestisce perfettamente la prova, mettendosi dietro anche Joshua Tarling; Roglič guadagna su tutti gli avversari per la generale

20.05.2025 17:30

Prima in carriera per Daan Hoole (Lidl-Trek), che confeziona una bella vittoria nella cronometro della decima tappa del Giro d'Italia 2025. Il gigante olandese gestisce magistralmente lo sforzo nei 28.6km, mettendosi dietro il favoritissimo Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) e un comunque ottimo Ethan Hayter (Soudal Quick-Step). Classifica generale rimescolata dalle prestazioni dei protagonisti della lotta per la vittoria finale: Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe) guadagna su tutti gli avversari per la classifica generale, mentre Juan Ayuso (UAE Team Emirates-XRG) fa la voce grossa in casa UAE, più che dimezzando il ritardo dalla maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG).

Il percorso

Frazione a cronometro di 28.6km da Lucca a Pisa. I primi 8km sono i più tecnici, con uno strappo in avvio per salire sulla mura di Lucca, la discesa con due tornanti per tornare in città e il successivo tratto in periferia che presenta una dozzina di curve in poco più di 4km. Dopo Pontetetto, dove è posto il primo rilevamento cronometrico intermedio (8.3km), il tracciato proseguirà al contrario su strade ampie e rettilinee. Circa a metà tappa è posto il falsopiano fino al Foro di San Giuliano, con una successiva discesa con 4 larghissimi tornanti, al cui termine è posto il secondo rilevamento cronometrico, ad Asciano (20.5km). Il tracciato torna più complicato entrando nel centro storico di Pisa, con ben 5 curve in meno di 2km.

Giro d'Italia 2025, la cronaca della decima tappa

Tappa condizionata dal maltempo, che ha bagnato le strade del tracciato prima della partenza della frazione e minaccia di tornare. Il primo tempo interessante è, di nuovo, quello fatto segnare da Ethan Hayter (Soudal Quick-Step): si ripropone la sfida che aveva caratterizzato la prima cronometro di Tirana, con il britannico contrapposto al campione europeo a cronometro Edoardo Affini (Visma-Lease a Bike) e Daan Hoole (Lidl-Trek). Hayter è il primo a traguardo in 32'40", mentre stavolta è dietro Affini. È però Hoole ad avere la meglio: riuscendo a correre sull'asfalto asciutto, il campione olandese di specialità ferma il cronometro sui 32'30".

Subito dopo parte un altro blocco di corridori interessanti: scendono in strada a breve distanza Lucas Plapp (Jayco-AlUla), Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), Joshua Tarling e Jay Vine (UAE Team Emirates). La sfortuna non sembra abbandonare proprio Vine, che fora ed è costretto a un cambio bici. (Mentre sul traguardo di Pisa inizia a piovere / 14.42) Van Aert passa al primo intermedio con 3" di ritardo da Hoole: pochi minuti dopo è Tarling a distruggere il tempo dell'olandese, abbassandolo di ben 17". Van Aert cala decisamente, facendo segnare un tempo altro già al secondo intermedio, ma a sorpresa ad Asciano perde anche Tarling, che passa con 4" di ritardo dal tempo di Hoole. Il gallese, che evidentemente ha speso troppo nella prima parte di cronometro, cerca di invertire la tendenza negli 8km di prova rimanenti, ma è dietro anche al traguardo, piazzandosi in seconda posizione provvisoria a 7" da Hoole, che può tirare un sospiro di sollievo. L'olandese sorride, mostrando il telefono alla telecamera, dove ci sono collegati in videochiamata i suoi compagni di squadra Simone Consonni e Jonathan Milan. 

Intanto, nonostante la caduta, Vine riesce a chiudere in quinta posizione provvisoria a 33'07". Dopo una serie di corridori che non vanno a impensierire per la classifica di tappa, fanno ottimi tempi al primo intermedio Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step) e Marco Frigo (FreePalestine), che si mettono dietro anche il tempo del leader provvisorio Hoole. Il veneto cala nel finale, rimanendo comunque nei primi dieci, mentre Cattaneo arriva addirittura a sfiorare il podio di tappa.

Inizia alle 16.13 la corsa per la classifica generale, con la partenza di un concentratissimo Primož Roglič, per il quale si prospetta almeno la prima parte di crono all'asciutto, anche se le prime gocce di pioggia iniziano a imperlare la lente della telecamera che segue lo sloveno già qualche chilometro prima del primo intermedio. I corridori dopo di lui in classifica generale partiranno tutti con la pioggia, perché già dalla partenza di Simon Yates (Visma-Lease a Bike) attorno alla rampa si aprono gli ombrelli degli spettatori.

Primož Roglič impegnato nella decima tappa del Giro d'Italia 2025 © Giro d'Italia
Primož Roglič impegnato nella decima tappa del Giro d'Italia 2025 © Giro d'Italia

Adam Yates (UAE Team Emirates) perde subito la borraccia aerodinamica, mentre Egan Bernal (INEOS-Grenadiers) cade nei primissimi km di corsa, influenzando negativamente tutta la sua prova. Juan Ayuso rischia nei primi chilometri, ma perde poco da Roglič al primo intermedio, passando addirittura con 12" di vantaggio sullo sloveno al secondo intermedio, complice il diradarsi della pioggia che gli permette di spingere in discesa. Intanto Primož Roglič chiude la sua prova in diciassettesima posizione a 33'45", tempo sul quale dovranno basarsi tutti gli altri uomini di classifica. Molto scomposta la prova della maglia rosa Isaac Del Toro, che perde sia da Roglič che dal proprio compagno di squadra Ayuso: lo spagnolo arriva al traguardo, dove invece piove copiosamente, in 34'04", mentre il messicano conclude la sua prova in 34'52".

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I risultati degli uomini di classifica

Con il tempo di 33'45", Primož Roglič guadagna su tutti gli avversari per la classifica generale, balzando in quinta posizione a 1'18" dalla maglia rosa Isaac Del Toro. Il messicano perde 1'07" dallo sloveno, ma soprattutto 48" dal compagno di squadra Juan Ayuso, che perde 19" da Roglič. È di 38" il ritardo di Antonio Tiberi: le prime tre posizioni del podio rimangono, quindi, invariate. Guardando al valore assoluto, l'uomo che perde meno da Primož Roglič è Thymen Arensman (13"), mentre addirittura gli guadagna 15" il più attardato Derek Gee (FreePalestine). Scalano posizioni in classifica, pur perdendo dallo sloveno, Adam Yates e Brandon McNulty (UAE Team Emirates-XRG), autori di prove non eccelse. Pagano, sia da Roglič che in classica, Giulio Ciccone (1'38"), Richard Carapaz (1'37") ed Egan Bernal (1'43").

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